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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Trieste: il "San Giusto d'oro" a don Mario Vatta fondatore della Comunità di San Martino al Campo

Trieste: il
Trieste - Don Mario Vatta, fondatore della Comunità di San Martino al Campo, ha ricevuto venerdì 18 dicembre, nel corso di una affollata e partecipata cerimonia, svoltasi nella sala del Consiglio comunale, il 49° San Giusto d'oro, tradizionale riconoscimento che i giornalisti triestini assegnano a chi ha saputo distinguersi e portare con eccellenza alto il nome della città.
 
Il premio quest'anno va ad un uomo che ha speso tutta la sua vita per aiutare gli ultimi, i meno fortunati, le donne e gli uomini che la nostra città ha lasciato e lascia troppo spesso ai margini. 
 
Nato nel 1937, sacerdote dal 1963, don Mario Vatta è il fondatore della Comunità di San Martino al Campo, organizzazione che da 45 anni opera a Trieste in stretta collaborazione con le istituzioni e in rete con simili realtà italiane per garantire accoglienza a chi fa più fatica: persone vittime dell’alcol, della droga, reduci dal carcere, ostaggio della solitudine, che non ce la fanno a stare al passo e hanno bisogno di assistenza, di una casa, di cure, ma soprattutto di qualcuno che condivida le loro vite in salita. 
 
“Dalla strada - ha detto don Mario Vatta nel ricevere il riconoscimento - ho imparato a leggere il Vangelo a vivere e a trasmettere alla mia gente il messaggio del Maestro”. 
 
Ricordando i tanti tipi di povertà, ha ringraziato la Caritas Diocesana, espressione della Chiesa che gli è sempre stata accanto in questi 45 anni di attività, come pure quella rete infinita di solidarietà, fatta da tante persone, volontari e operatori, che rendono Trieste una città accogliente. “Questo San Giusto d'Oro fa un po' di luce sulle povertà, accende un faro più forte e ci rende ancora più attenti ai fratelli ed amici in difficoltà”.
 
Prima della cerimonia in Consiglio, in salotto azzurro, don Vatta ha firmato, come da tradizione, il libro d'oro del Comune, lasciando questa significativa dedica: “Il San Giusto di oggi è per noi. Noi ci sentiamo premiati e ne proviamo una gran gioia. Noi continueremo sulla strada già battuta, con tutte le donne e gli uomini di questa magnifica città di Trieste”.
 
Promossa dal Comune di Trieste, dall'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia e dal Gruppo Giuliano Cronisti con il contributo della Fondazione CRTrieste (che mette a disposizione ogni anno la statuetta opera dello scultore Tristano Alberti) la cerimonia ha visto gli interventi del presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic, del sindaco Roberto Cosolini, dei presidenti di Assostampa FVG Carlo Muscatello, e dell'Ordine dei Giornalisti del FVG Cristiano Degano, del vicepresidente del CdA della Fondazione CRTrieste Lucio Delcaro, della vicesindaca Fabiana Martini e del fiduciario del Gruppo Giuliano Cronisti Furio Baldassi.
 
“Oggi gli ultimi sono diventati i primi con questo premio” ha detto aprendo la cerimonia il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic, mentre il sindaco Roberto Cosolini ha evidenziato come don Mario è “un simbolo dell'amore verso il prossimo”, oltre che “un'autorità morale di indiscutibile esempio”. 
 
Il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha sottolineato l'importanza della sua opera: “non solo nel dare aiuto, ma nel dare strumenti e opportunità per fare uscire le persone dal bisogno, ricercando l'integrazione e la coesione”. 
 
Il presidente Carlo Muscatello ha messo in luce il valore di “un uomo che della solidarietà ha fatto la ragione della sua vita con la Comunità di San Martino al Campo”, mentre la vicesindaco Fabiana Martini ha brevemente ripercorso il significato dell'opera di don Mario e della Comunità di San Martino al Campo, che ha visto sempre “la persona al centro e prima di tutto ed è solo il noi che vince”. “Significativo anche il fatto - ha aggiunto Martini - che questo premio sia consegnato il 18 dicembre, giornata internazionale dei migranti”.
 
Sempre nel corso della cerimonia è stata presentato anche il suggestivo e apprezzato filmato Rai che, in tredici minuti ha ripercorso, a partire dal 1967 il quasi mezzo secolo del Premio e i suoi illustri vincitori. 
 
Una targa speciale del San Giusto d'Oro è stata conferita dal fiduciario dei Cronisti Giuliani Furio Baldassi al ristoratore Mario Suban, l'uomo che ha servito generazioni di triestini, politici, presidenti, che ha festeggiato gli 80 anni e i 150 anni del suo storico ristorante nel rione di San Giovanni (il nonno, nel 1865, aveva aperto l'osteria allora fuori porta grazie a una vincita alla Lotteria di Vienna), un simbolo della triestinità a tavola, che ha portato il nome della città mondo, dall'Australia ai Paesi Arabi al Giappone, in qualsiasi posto ci fosse bisogno di affabilità, gusto e professionalità.

In Carnia Mercatini & Presepi fanno da cornice a sci e sport invernali

Sauris - mercatino

FVG - Fra le vette innevate della Carnia, in Friuli Venezia Giulia, antiche tradizioni, folclore, buona tavola si coniugano con sci e sport invernali sulle piste dello Zoncolan, di Forni di Sopra, Sauris e Forni Avoltri. In dicembre i caratteristici paesi si animano con Mercatini e Presepi, che fanno da preludio e contorno al Natale.

Mercatino di Natale a Sauris
A Sauris dal 6 all’8 dicembre si svolge – dalle 10 all’imbrunire - il tradizionale Mercatino di Natale, che trasforma l’intera frazione di Sauris di Sopra in un incantevole “paese del Natale”: per tre giorni, sulle tradizionali bancarelle disposte fra rustici stavoli e antiche case in pietra e legno si potranno ammirare e acquistare i più tipici oggetti in legno, ferro battuto, paglia, ceramica, lana cotta e feltro dell’artigianato carnico (fra cui i comodi scarpèts, le tradizionali pantofole in velluto con la suola ricavata dal copertone di biciclette), addobbi natalizi, sculture e giocattoli in legno, lavori a maglia, tante idee regalo e prodotti della gastronomia locale, come il prosciutto crudo leggermente affumicato per il quale Sauris è conosciuta dai gourmet, la birra di Sauris, le ricotte affumicate, i formaggi di malga, i mieli di montagna, i dolci natalizi.

Cose semplici, realmente artigianali, che – lontano dall’omologazione e dalla standardizzazione- riportano indietro nel tempo, e fanno gustare il piacere del dono inconsueto ed unico. Musiche, piccoli spettacoli di artisti di strada, danze tradizionali, distribuzione di vin brulè e biscotti natalizi fanno da contorno alle bancarelle e contribuiscono a rendere festosa l’atmosfera. Il resto dell’incanto lo crea Sauris, con i suoi splendidi panorami, le architetture uniche, i capolavori d’arte custoditi nelle sue chiese, la sua eccellente cucina, l’ospitalità di assoluto livello in piccoli hotel o nell’albergo diffuso.

Winter Folk Festival ad Arta Terme
Un weekend sonoro, vitale e multiforme che raccoglie esperienze musicali molto diverse tra loro, colonna sonora ideale di questo tempo d’Avvento: il 12 e 13 dicembre Arta Terme viene animato dalla prima edizione del Winter Folk Festival. La località termale, addobbata a festa e con le bancarelle del tradizionale Mercatino di Santa Lucia, diventa lo scenario in cui musicisti di fama internazionale italiani e stranieri portano la loro voce e la loro musica a risuonare negli spazi aperti e chiusi così da rendere ancor più magica l’atmosfera prenatalizia. Folk e world music come espressione moderna di contaminazioni proprie sia delle aree di confine, quale è appunto la Carnia, che della nuova società complessa che avvicina e confronta culture diverse. Noti musicisti si alterneranno in concerto lungo le strade del Mercatino di Santa Lucia, nelle piazze, in vari locali e alberghi di Arta: il Duo Michele Pucci (virtuoso chitarrista) - Massimo Gatti (uno dei migliori mandolinisti europei di genere moderno); il Duo Giulio Venier (violinista, premiato come miglior musicista e ricercatore del FVG)-Lino Straulino ( cantautore, chitarrista polistrumentista carnico esponente di spicco della “Gnove musiche furlane”); il Trio Griff (ovvero Remi Decker, Colin Deru, Raphael De Cock che suonano e cantano antiche melodie usando vari tipi di cornamuse e flauti); il quartetto Antiche Ferrovie Calabro-Lucane (Ettore Castagna, Domenico Corapi, Gianpiero Nitti, Giuseppe Ranieri, strumentisti e ricercatori di talento nel mondo etno-musicale meridionale); Fabio Turchetto, talento italiano del Bandoneon, vanta prestigiose collaborazioni e ha suonato in diversi teatri nel mondo. Nei ristoranti, si gustano i piatti della tradizione natalizia carnica.

Natale nella Val Bût a Paluzza
Una “festa per i cinque sensi”, che accompagna il visitatore ad ascoltare musica, ad ammirare i sapienti lavori degli artigiani e i giochi di luce delle decorazioni natalizie, a respirare il profumo di cannella e spezie che insaporiscono i dolci e i piatti delle feste ed infine a gustare i prodotti tipici locali della Carnia e delle vicina Carinzia: questo il filo conduttore di Natale nella Val Bût, che anima il 12 e 13 dicembre il caratteristico borgo di Paluzza. Ed ecco che il centro storico del paese si affiancano varie isole tematiche, dal “Natale fatto a mano” (Artigiani e Hobbisti), ai “Sapori del Natale” (Agroalimentare), al “Natale oltre confine” (Bancarelle internazionali) e la centrale via Roma viene addobbata con decine di alberi di Natale realizzati, in un’amichevole competizione a suon di originali decorazioni dalle associazioni locali. Fra gli appuntamenti, sabato all’imbrunire la gara di orientering “Lanternes di Nodaal” e domenica i giochi di ieri e di oggi per i più piccini.

Borghi e Presepi a Sutrio
A Sutrio, il paese degli artigiani del legno ai piedi dello Zoncolan, da domenica 20 dicembre all’Epifania si possono ammirare decine di straordinari presepi allestiti nei cortili delle sue case più antiche e belle e lungo le strade del centro, in una sorta di percorso sacro tra le vie del paese, che per l’occasione sono addobbate con grandi alberi di Natale in legno da riciclo, realizzati dagli artigiani del paese. A realizzare i presepi esposti sono gli artigiani di Sutrio e dei paesi della Carnia, ma molti provengono anche da altre regioni italiane (ad iniziare dall’Alto Adige) e straniere, fra cui la Slovenia, la Carinzia, la Germania. A fare da cornice, scene di Presepe vivente con rappresentazioni dei vari momenti della Natività, degustazione di specialità tradizionali, musica. Cuore di Borghi e Presepi è il Presepio di Teno, un'opera eseguita nel corso di ben 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988), maestro artigiano di Sutrio. L’opera, che riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, animati con ingranaggi meccanici, regala uno straordinario spaccato etnografico sulle tradizioni, la vita, i lavori, le usanze della montagna carnica.

Per informazioni: Carnia Welcome
Tel. 0433.466220 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.carnia.it

"Natale d’ A…mare" con il suo Presepe di sabbia ancora a Lignano Sabbiadoro

Natale d’ A…mare con il suo Presepe di sabbia ancora a Lignano Sabbiadoro

Lignano Sabbiadoro (Ud) - Dopo il record di oltre 30 mila visitatori dello scorso anno, il grande Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro, attrazione centrale del calendario di Natale d’A…mare del centro balneare friulano,  ritorna sabato 5 dicembre l’opera realizzata dagli artisti dell’accademia della sabbia, verrà inaugurata  alle ore 16 nella “Piazza Natale” antistante la Terrazza a Mare.

Nell’attesa gli organizzatori svelano alcuni particolari molto interessanti, a cominciare dai numeri dell’opera; sono stati ben 400 i metri cubi per 6.800 quintali di sabbia dell’arenile lignanese, trattata come sempre senza l’uso di alcun collante chimico, solo “aghe e savalon d’aur” appunto, uniti alla mano sapiente degli artisti dell’Accademia della Sabbia.

Guidata da Antonio Molin una squadra di 7 artisti ha lavorato per 5 settimane, confezionando un’opera che raggiunge i 4 metri di altezza, concepita su più livelli e studiata per stimolare il visitatore ad interagire, addentrandosi con lo sguardo per scoprire nuovi anfratti.

Le persone si troveranno così al centro di una vera e propria “città in movimento” popolata da oltre 200 figure umane e 300 animali, intenti in decine e decine di scene di lavoro e di vita quotidiana. Non poteva come ogni anno mancare l’omaggio al Friuli Venezia Giulia e alla sua gente, fra i personaggi umani trovano quindi posto alcuni illustri rappresentanti di questa terra quali Carlo Rubbia, Margerita Hack e Enzo Bearzot, magistralmente riprodotti con la sabbia.

A sovrastare la città poi la grande porta e le maestose mura finemente scolpite, oltre le quali si può scorgere all’orizzonte l’arrivo dei tre Magi. Fra innumerevoli scene di vita e frementi attività commerciali - non mancano il pescivendolo, il fornaio, il vasaio, il fabbro, il panettiere e il macellaio - ecco stagliarsi la grande scena della Natività, che quest’anno accontenterà il puristi del presepe classico, mostrando la sedimentazione e sovrapposizione di diverse epoche architettoniche. Ecco allora Giuseppe, Maria e Gesù trovare posto in un contesto di rovine di una città classica, vegliate da quattro angeli e dagli immancabili bue e asinello.

Anche quest’anno, al centro del tendone, sarà presente l’Albero di Yule, sui cui rami fioriranno colorati migliaia di biglietti contenenti auguri, preghiere, richieste e speranze dei visitatori e, all’esterno della tensostruttura, un nuovo Albero dei Desideri, sul quale i bambini potranno appendere conchiglie colorate in segno di buon auspicio. A tutti i visitatori sarà chiesta un’offerta libera, parte del ricavato sarà devoluto come ogni anno a progetti in favore di bambini in condizioni di difficoltà e disagio.

Il grande Presepe di Sabbia è inserito nel programma delle manifestazioni natalizie lignanesi, che vedrà anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio ecologico, i mercatini, ai festeggiamenti del Capodanno e alla tradizionale Foghera, fino al 6 gennaio saranno anche attivi fornitissimi chioschi enogastronomici.

Presepe di Sabbia sarà aperto nei giorni 5, 6, 7, 8, 12 e 13 dicembre dalle 10.00 alle 18.00. I giorni infrasettimanali dal 9 al 18 dicembre dalle 15.00 alle 18.00. Dal 19 dicembre al 6 gennaio dalle 10.00 alle 18.00. A Natale e Capodanno dalle ore 14.00 alle ore 18.00.

Organizzato dalla neonata associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur, in collaborazione con la Città di Lignano Sabbiadoro, la Pro Loco Lignano, Lignano in Fiore Onlus e la Biblioteca Comunale e con il fondamentale contributo delle associazioni lignanesi.

Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo www.prolocolignano.it.

 

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