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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

È morto l'artista triestino Bruno Chersicla. Aveva realizzato il dipinto più grande del mondo

È morto l'artista triestino Bruno Chersicla. Aveva realizzato il dipinto più grande del mondo

Trieste - L'artista Bruno Chersicla, nato a Trieste nel 1937 e residente da molti anni in Brianza, è morto il 3 maggio. Nel 2009 fu insignito del "San Giusto d'oro" della città di Trieste; nel 2001 entrò nel Guinness dei Primati per il dipinto più grande del mondo, sul pavimento della piazza Unità d'Italia, un'opera che coinvolse 4700 persone, tra cui moltissimi bambini delle scuole.

Aveva studiato all’Istituto Statale d’Arte del capoluogo giuliano. Iniziò la sua carriera nel campo della decorazione degli interni delle navi.

Fu tra i fondatori del gruppo triestino "Raccordosei" con gli artisti Caraian, Cogno, Palcich, Perizi e Reina. Negli anni Sessanta iniziò a lavorare nel campo della scenografia e dei costumi, realizzando opere per il Teatro Stabile di Prosa di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano.

Nel 1966 si trasferì in Lombardia. A partire da questo periodo cominciò a ideare forme d'arte in cui coinvolgere la partecipazione del pubblico.

Nel 1986 fu chiamato a rappresentare la città di Trieste a Parigi con alcune grandi opere simboliche per la mostra "Trouver Trieste" alla Conciergerie e al Beaubourg.

Il Museo Revoltella del capoluogo giuliano gli dedicò una grande mostra nel 1998.

Ultimo incontro per Convers Art con Vidali

Ultimo incontro per Convers Art con Vidali

Trieste – Stasera giovedì 2 maggio alle ore 20.30, si conclude il ciclo “Convers Art” con l’intervento di Roberto Vidali, direttore editoriale della rivista “Juliet”, che parlerà del “Significato Tecnica Contesto”.

Le immagini proposte, nell’arco di una lezione di due ore, procederanno  dalle testimonianze preistoriche fino alla comunicazione visiva basata sulla pagina pubblicitaria.

Il tentativo sarà quello di dimostrare come l’aspetto tecnico, dall’immagine scavata nella roccia con la martellina, fino alla pittura a olio abbia sempre e con modalità sostanziali, condizionato in maniera diretta il linguaggio espressivo, in qualsiasi epoca storica o nelle possibilità espressive di qualsivoglia artista. Seguirà una discussione aperta sugli argomenti toccati nella serata e la possibilità di avvicinare l’autore in modo da poter chiedere chiarimenti o specificazioni.  Sede dell’incontro via Rittmeyer n 18, a Trieste, I piano.

 

Tiziana Pecorari e le sue “Collane per il cuore”

Tiziana Pecorari e le sue “Collane per il cuore”

Trieste - S’inaugura  oggi martedì 23 aprile 2013, alle ore 18.30, presso lo Spazio Juliet, via Madonna del Mare 6, a Trieste, II piano, la mostra “Collane per il cuore” di Tiziana Pecorari, presentata da Marco Gnesda dell’Associazione Mimexity.  

I lavori di Tiziana Pecorari conducono, in maniera silente e senza provocare scalpore, alla configurazione  di piccole sculture da indossare e che circoscrivere con la definizione di “collane” suona troppo riduttivo. Quindi, superando l’idea della semplice costruzione di un manufatto, in questo caso è più corretto riferirsi a una ricerca dell’armonia che abita tra le forme, e che nel gesto trovano l’intuizione del momento. Questo percorso di ricerca ci conduce con gioia agli echi dell’India, visto che nelle sue opere intravediamo i petali gettati ai piedi dei guru, i colori delle offerte devozionali nei tempietti, l’atmosfera che porta in ricordo la magia di profumi speziati e di collane fatte, appunto, da fiori profumatissimi.

L’artista propone al mondo, spiriti nomadi, che abitano temporaneamente le persone, che giocano insieme ai loro abiti, che poi si riposano nelle loro scatole personalizzate, che si ricordano con le foto, e che si chiamano per nome come fossero amici. Questi artefatti non sono, quindi, solo delle collane costruite sulla base di accostamenti cromatici simbolici o di gradevolezza, ma anche delle “piccole sculture per il cuore” che ci bisbigliano l’armonia del creato o che parlano a favore del nostro paesaggio interiore. Come ha scritto Lella Varesano, si tratta di “pietre, perle, bacche, conchiglie che sembrano inanellate insieme da preghiere ininterrotte, da fili sottilissimi intrisi di spiritualità… dal leggero al pesante e ancora indietro, nell’eterno ritorno incessante di pesi, misure, dimensioni, colori e morbide sfumature”. In conclusione, le parole che troviamo più pertinenti riguardo al mondo circoscritto da questa proposta sono: “luce, magia, leggerezza”.

Nella serata inaugurale il brindisi sarà offerto da Girardi Spumanti. La mostra, curata da Roberto Vidali, è stata realizzata con il concorso dell’Associazione Juliet, e con il sostegno di Sara Residence. La chiusura è prevista per il 30 maggio; orario di visita: ogni giovedì dalle 17.00 alle 20.00 oppure su appuntamento telefonando al numero 040-313425.

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