Cultura
Pordenone, "¡Mira Cuba!", l’arte del manifesto cubano dal 1959
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Mercoledì, 25 Settembre 2013 08:57
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
Pordenone - Si chiama "¡MIRA CUBA! L’arte del manifesto cubano dal 1959". La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone in collaborazione con Associazione In Movimento, verrà inaugurata sabato 28 settembre alle 17.30 e rimarrà aperta fino al 12 gennaio 2014, a PArCo2, Spazi Espositivi, in via Bertossi, Pordenone.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, dell’Ambasciata di Cuba a Roma dell’Istituto Italo-Latinoamericano, dell’Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva, di Casa de las Americas, del Comité Prografica Cubana, dell’Istituto Cubano de Arte e Industria Cinematograficos, dell’Associazione Amicizia Italia Cuba circolo Vittorio Tommasi.
Realizzata con il sostegno della Regione e della Fondazione Crup e il sostegno di Coop Nordest, Cari Fvg e Studio Grava, è arricchita dal catalogo Silvana Editoriale, realizzato con il coordinamento dei curatori Luigino Bardellotto, Simona Biolcati Rinaldi e Ivo Boscariol, con testi di Leonardo Padura Fuentes, Mario Piazza, Luigino Bardellotto, Simona Biolcati Rinaldi, Ivo Boscariol, Sara Vega Miche, Reynaldo Gonzàlez, Richard Frick, Rafael Morante, Antonio Pérez (Ňiko), Olivo Martinez e Pepe Menendez.
La mostra è stata pensata in concomitanza con le giornate del Cinema Muto, come doppio omaggio alla scuola grafica del Cartel Cubano, che ci restituisce tutta la tensione e l’impegno per la costruzione di un mondo diverso senza scadere in rigidità dogmatiche, mantenendo intatta l’immediatezza, la libertà espressiva e la freschezza creativa, e al mondo del cinema che proprio a Cuba è stato attraverso l’ICAIC, l’Istituto Cubano dell'Arte e dell'Industria Cinematografica, uno degli strumenti più importanti per la diffusione della cultura, dell’educazione, delle conoscenza.
Proprio in quell’Istituto infatti ha trovato spazio e sede una delle più rinomate e dinamiche scuole di grafica e di comunicazione nel mondo. I piccoli/grandi capolavori di comunicazione presenti in mostra sono realizzati seguendo le tecniche della réclame occidentale e ispirati formalmente alle più diverse espressioni artistiche, dal Dadaismo al Futurismo alla Pop Art americana, in un gioco di rimandi eclettico e solare caratterizzato da ironia, allegria e forza cromatica. Il biglietto di ingresso costa € 3,00 (ridotto 1,00).
La mostra sarà aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30), la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30, chiuso il lunedì, 1 novembre, 25 dicembre e 1 gennaio 2014. www.artemodernapordenone.it
Giovanni Pulze e i suoi “Angeli” nella sede della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano a Trieste
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- Pubblicato Martedì, 24 Settembre 2013 15:39
Trieste – Doppio appuntamento quello di oggi martedì 24 settembre alle ore 18.30, presso il centro direzionale della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, (via Roma, 20 – I piano a Trieste) si terrà il convegno “Trieste Angel” relatori Antonio Cataruzza e Roberto Vidali.
A seguire l’apertura della mostra con una ventina di opere di Giovanni Pulze: artista che ormai almeno da decenni caratterizza la sua pittura con il tema dell’angelo.
La mostra proseguirà fino al 30 novembre. Orari di visita nei giorni feriali dalle 10 alle 12. Oppure su appuntamento telefonando al 040 313425. Per ulteriori info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Juliet con la partnership di Ntwk. Il rinfresco a seguire dell’inaugurazione sarà offerto dall’enoteca Nanut.
“People” di Carlo Piemonti domani l’inaugurazione nella sede dell’Impresa sociale Ad Formandum
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- Pubblicato Giovedì, 19 Settembre 2013 21:19
Trieste – Continua l’attività dell’Associazione Juliet che, inaugurerà venerdì 20 settembre, a partire dalle ore 18.15, presso l’affascinante sede dell’Impresa “Sociale Ad Formandum”, in via Ginnastica 72, la mostra “People” dell’artista Carlo Piemonti. La mostra firmata da Alessandra Vicari si compone di venti opere di grandi e piccole dimensioni, realizzate sul tema del viaggio, del mare, della vita quotidiana, che rimescolano per mezzo di un contrasto molto appariscente, il rapporto biunivoco tra figura e sfondo.
Carlo Piemonti è nato a Gorizia nel '73, dove tuttora risiede. Diplomato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano nel '95, con Giuseppe Maraniello. Viene segnalato dall'Accademia, e non manca di presentare delle sue opere alla Fiera d'Arte di Milano, Mi.Art e successivamente in numerose esposizioni in Lombardia e Friuli Venezia Giulia, ma anche all'estero. Nel 2011 è stato selezionato da Elisabeth Sherman -assistente curatore al Whitney Museum of American Art di New York- per partecipare alla 26^ esposizione collettiva nell'ambito del Concorso Internazionale d'Arte di Chelsea. Abbiamo colto questa occasione per conoscerlo meglio entrando nel suo mondo e nella sua mostra.
Nei tuoi quadri oltre a raccontare anche ti racconti? Credo che le opere parlino sempre di chi le ha realizzate, più o meno esplicitamente. Anche se nel mio caso non c'è la volontà manifesta di raccontarmi e le scelte tematiche che compio sono il risultato più che altro di un percorso concettuale e di esigenze formali, mi rendo conto che si possano comunque decifrare degli aspetti che appartengono al mio vissuto...
Per te dipingere cosa rappresenta? Come ho appena accennato, il mio approccio e' in parte concettuale, nel visualizzare il rapporto dialogico sagoma/sfondo come esemplificazione metaforica di una relazione bipolare tra il sè e l'altro da sè, l'individuo e l'inconoscibile. Ma c'e' anche, soprattutto nei dipinti più recenti, la sensibilità vitalistica del colore tramite una pittura fluida, nella quale mi immergo con estremo piacere.
I visi che impressionano le tue tele ritraggano un fermo immagine, che anche a chi non è un critico regalano un ritratto della contemporaneità ...ti ritrovi? E' importante che le opere realizzate da un autore - che segue un proprio percorso creativo - forniscano a tutti degli input, delle chiavi di lettura, e che queste "chiavi" aprano le porte della vita contemporanea... Se poi ci riesca o meno, questo non sta a me dirlo.
L'uso del colore dello sfondo nei tuoi lavori, come è stato detto, dialoga in un rapporto binario tra figura e sfondo, sei d'accordo? Il rapporto figura/sfondo e' alla base della mia ricerca e negli anni si è sviluppato in diverse modalità espressive e scelte iconografiche, accompagnandosi ad altre dualità concettuali: astrazione/figurazione, segno/campitura, bidimensionalita'/profondità, colore/monocromo. L'approdo al monocromo e' stato conseguenza diretta della "fusione" di figura e sfondo in una unità spaziale e segnica. Attualmente, i visi che dipingo sostanziano e innervano lo spazio stesso, non c'è più separazione nel colore e nel segno tra figura e sfondo: lo sfondo è un tutt'uno con la figura stessa.
In questa mostra dal titolo People sono raccolte oltre 20 tele di varie dimensioni, che narrano il viaggio, la vita quotidiana, il mare. Ci vuoi dire qualcosa di più? Sulle motivazioni poetiche alla base delle scelte formali e cromatiche ho già fornito qualche spunto interpretativo, per quanto concerne le tematiche, il mio interesse principale si rivolge alla quotidianità, indagata tramite veri e propri scatti fotografici. Parto solitamente dall'analisi di fotografie che ritraggono persone o momenti di vita quotidiana, come spunto di partenza per la mia peculiare rielaborazione pittorica. Sono interessato a immagini dirette, che nella loro semplicità iconica possano fornire, come dicevi, un ritratto della contemporaneità.
Qual è la sensazione che vuoi che resti a chi osserva i tuoi quadri, in fondo un quadro o piace istintivamente oppure non ci coinvolge, cosa ne pensi? Quando dipingo lo faccio per me, perché mi si "accende una lampadina" e sento il desiderio di mettere sulla tela certe suggestioni... non penso a chi guarderà i quadri e a quello che penserà... sennò credo che avrei già smesso di dipingere... In un secondo momento ho necessità del confronto con gli altri e ne tengo conto per una riflessione sul proseguo del lavoro. Ho notato che solitamente gli aspetti che colpiscono principalmente in un dipinto sono quelli tematici e cromatici, io invece sono tendenzialmente più attratto dalla costruzione specificatamente formale dello spazio pittorico.
La mostra è firmata da Alessandra Vicari che di te dice che "Negli intenti di Carlo Piemonti c’è il desiderio di ricercare le modalità espressive dell’uomo moderno, con toni minimi, all’interno di un percorso di rarefazione compositiva e di sottrazione cromatica, quasi che un tono del tutto monocorde avesse avvolto il mondo che ci circonda". Lo traduci con parole tue per noi? Per concludere, potrei dire che cerco di mettere in luce -tramite la mia personale texture pittorica- la sotterranea matrice trascendentale che vivifica i frammenti dell'effimera vita quotidiana...
La serata oltre è organizzata con il concorso dell’Associazione Juliet e di Sushifashion - sarà presentata dal critico Alessandra Vicari. La chiusura della mostra è prevista per il 30 dicembre e sarà visitabile da lunedì a giovedì, dalle ore 17.00 alle 20.00. Per ulteriori info: 335 264611
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Info: 335-264611 www.carlopiemonti.wikispaces.com
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