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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

“Mex-Pro”: ponte internazionale d’arte contemporanea Italia-Messico al Revoltella

“Mex-Pro”: ponte internazionale d’arte contemporanea Italia- Messico al Revoltella

Trieste - Nell’ambito del progetto “Ponte Internazionale d’arte contemporanea “Italia-Messico”, martedì 29 ottobre alle ore 18 avrà luogo all’auditorium del museo Revoltella la presentazione della mostra “Mex-Pro”, che prevede una settantina di artisti messicani, della collezione “Circa 2000” di José Pinto Mazal”, opere che verranno esposte alle scuderie del Castello di Miramare, da aprile a settembre 2014, promosso dal Gruppo78, unitamente alla grande installazione “2501 Migrantes” dell’artista Alejandro Santiago.

Parteciperanno : Maria Masau Dan direttrice del Museo Revoltella, Maria Campitelli, presidente del Gruppo78; Luca Caburlotto Soprintendente ai Beni Culturali, Rossella Fabiani, direttrice del castello di Miramare, l’arch. Lucia Krasovec.

Dieci artisti interpretano “Alice” nel paese delle meraviglie: un’originale collettiva alla Trat.

Dieci  artisti interpretano “Alice” nel paese delle meraviglie: un’originale collettiva alla Trat.

Trieste  -  “Alice” è il titolo della mostra collettiva, che verrà inaugurata venerdì 25 ottobre alle 18.30 alla galleria Trat.

Quale migliore  occasione per fantasticare e sperimentare forme nuove d’espressione  se non con l’incipit generativo di una favola come Alice nel paese delle meraviglie: “E tu chi sei?” chiede il bruco ad Alice, “…Io…io non lo so, per il momento signore… al massimo potrei dire chi ero quando mi sono alzata stamattina ma da allora ci sono stati parecchi cambiamenti…” è la risposta di Alice.

Alice precipita in un mondo altro, si trasforma continuamente, è protagonista di mille avventure in cui realtà, sogno e magia vivono in continua osmosi, alimentata da un linguaggio basato non solo sul nonsense ma sull’apertura di nuove logiche che non corrispondono per forza a quelle contingenti. Ciò che affascina e sorprende in questa storia è la successione continua dei vari quadri che compongono la narrazione, in ognuno dei quali Alice cresce, rimpiccolisce, si trasforma, attribuendo di volta in volta nuovi significati alle proprie avventure e offrendo nuovi spunti di studio, ricerca, approfondimento a chi si lascia trasportare nel suo strano mondo.

Raffaella Busdon, Claudia Cervo, Olga Danelone, Alberto Deppieri, Massimo de Angelini, Alda Failoni, Francesco Grazioli, Denis Riva, Mario Sillani Djerrahian, Franco Vecchiet, dialogano con Alice e ci offrono 10 Alici diverse.

Nella dimensione fantastica di Alda Failoni Alice è una minuscola bambina che si aggira in boschi fittissimi; nell’immaginario surreale di Raffaella Busdon Alice guarda in un pertugio e poi la vediamo di schiena immersa in un fondo dorato con a fianco due conigli bianchi uno frontale e uno sottosopra. Poi c’è il gatto che sogghigna sulla tela di juta di Claudia Cervo e la Lepre nel mondo apparentemente disordinato di Denis Riva. Olga Danelone invece ricuce la trama della storia riducendo a simboli gli episodi salienti del libro costruendo un vero e proprio inventario d’immagini. Poi c’è Alice di piccole dimensioni seduta su una sedia infinite volte più grande di lei che guarda perplessa ciò che l’aspetta plasmata da Francesco Grazioli. Massimo de Angelini invece ci fa entrare nella tana del coniglio facendoci precipitare in un pozzo “veramente profondo”. Il senso di spaesamento di Alice che attraversa lo specchio in Alberto Deppieri è sottolineato dalla sovrapposizione di più immagini su piani diversi che lasciano fluire il pensiero nel suo divenire.

Diverso l’approccio di Franco Vecchiet che si concentra sul mondo alla rovescia di Alice; rappresentando il calco del retro delle piastrelle e dello specchio di un ipotetico bagno in una qualsiasi casa di chiunque di noi, approccio prettamente concettuale come lo è anche il lavoro di Mario Sillani che gioca con il rapporto tra immagine reale e apparente della fotografia.

trart – viale XX settembre 33, 34126 Trieste. Orario della mostra da martedì a sabato dalle  17.30 alle 19.30 Info: www.trart.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel./fax 040775285

Foto: opera di Raffaella Busdon

 

Continua la mostra Low Tone nel foyer del teatro Verdi di Pordenone.

Continua la mostra Low Tone nel foyer  del  teatro Verdi di Pordenone.

Pordenone - Dai volti inconfondibili di Marcel Marceau e Lindsay Kemp, alla perfezione dei gesti di Carolyn Carlson, i Momix, il mistero del teatro Kabùki, i corpi scolpiti del Tokio Ballet sono alcune delle foto che compongono la mostra Low Tone, che rimarrà aperta fino al 18 dicembre nel Teatro Verdi di Pordenone.

Una quarantina di opere fotografiche del fotografo internazionale Vasco Ascolini molte conservate al Metropolitan Museum e al Moma, che, utilizzando una particolare tecnica del bianco e nero, ritraggonograndi protagonisti del teatro mondiale degli anni ‘ 70 e ’80.

Con l’apertura di questa esposizione, il Comunale ha inaugurato lo spazio fotografico per la stagione 2013-2014 e dato il via al nuovo progetto Photoinscena avviato dal Teatro con la “regia” di Italo Zannier, friulano illustre, uno dei padri della fotografia in Italia, in partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha inserito il progetto nel suo percorso didattico, con il sostegno di Graphistudio e della casa editrice Terra Ferma.

La mostra ha anche dato il la, seppur in fase ancora sperimentale, alla stagione dei “foyer aperti”, nuovo passo nella politica di un teatro sempre più rivolto alla città, al territorio e alle sue eccellenze culturali. Secondo un calendario che sarà presto definito, alcuni giorni alla settimana il Teatro sarà aperto al pubblico anche durante il pomeriggio e, oltre alle mostre, nei suoi foyer proporrà appuntamenti sempre diversi (fra poesia, libri, cinema, musica),con ingresso libero.

Info: www.comunalegiuseppeverdi.it. 0434 247624

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