Fiumicello in lutto per Giulio Regeni. Particolari inquietanti sulla tragica fine del giovane
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Giovedì, 04 Febbraio 2016 18:04
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Fiumicello (Ud) - La giunta comunale di Fiumicello ha proclamato il lutto cittadino per la morte del giovane ricercatore Giulio Regeni avvenuta al Cairo in circostanze ancora non chiarite.
Il Comune ha annullato la festa del patrono, San Valentino, del 14 febbraio. È stato deciso il 4 febbraio al termine di una riunione alla quale era presente il parroco. In paese le bandire di tutti gli edifici pubblici sono già listate a lutto.
A Giulio Regeni sarà intitolato il Centro di aggregazione giovanile di Fiumicello. Lo ha deciso la giunta comunale che sta preparando una delibera specifica.
Intanto emergono particolari inquietanti sulla tragica fine dello studente. Secondo alcune fonti locali ed internazionali (Associated Press) "Il cadavere è stato trovato in un fosso della periferia della capitale egiziana. Sul corpo ci sono segni di bruciature di sigaretta, tortura, ferite da coltello e segni di una "morte lenta".
Il direttore dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza aveva detto invece che "le indagini preliminari parlano di un incidente stradale" e ha smentito che Regeni "sia stato raggiunto da colpi di arma da fuoco o sia stato accoltellato".
Si procede per il reato di omicidio nel fascicolo aperto dalla procura di Roma sulla morte di Giulio Regeni. L'indagine è ancora contro ignoti. Il magistrato ha affidato la delega alla polizia giudiziaria a svolgere i primi accertamenti preliminari.
"Il ministero degli Affari esteri ha convocato l'ambasciatore italiano nel quadro degli sviluppi della morte del giovane italiano", scrive l'agenzia stampa ufficiale, Mena, riferendosi all'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari.
Da parte sua il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Londra per la conferenza dei donatori sulla Siria, ha dichiarato: "Chiediamo fermamente all'Egitto che le autorità italiane possano collaborare alle indagini sulla morte del nostro connazionale al Cairo perché vogliamo che la verità emerga fino in fondo".
Il ministro ha riferito di averne parlato questa mattina direttamente con il suo omologo egiziano. "Lo dobbiamo in particolare alla famiglia colpita in modo irreparabile ma che almeno pretende di conoscere la verità", ha aggiunto.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha sentito nel pomeriggio il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi al quale ha rappresentato l'esigenza che il corpo di Giulio Regeni sia presto restituito alla sua famiglia.
Renzi ha espresso al presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi l'esigenza che sia dato pieno accesso ai nostri rappresentanti per seguire da vicino, nel quadro dei rapporti di amicizia che legano Italia ed Egitto, "tutti gli sviluppi delle indagini per trovare i responsabili dell'orribile crimine" che ha portato alla morte di Giulio Regeni ed "assicurarli alla giustizia".
I genitori del giovane non sono stati ancora autorizzati a riconoscere la salma.