Un boscaiolo scivola in un dirupo a Malborghetto. Recuperato dall'elisoccorso
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- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 18:11
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Malborghetto (Ud) - Un boscaiolo è scivolato mentre lavorava alla raccolta di legname a Rio Palug di Malborghetto (Ud). Per il recupero dell'infortunato si è reso necessario l'intervento dell'elisoccorso del 118, allertato dal Soccorso Alpino di Cave del Predil e dalla Guardia di Finanza di Sella Nevea, giunti sul posto.
L'incidente è avvenuto intorno alle 10 di martedì 27 novembre. Il boscaiolo - secondo una prima ricostruzione - stava lavorando allo spostamento dei cavi di una teleferica per il recupero del legname. Le operazioni di recupero sono state rese più difficoltose dalla pioggia che ha reso scivoloso il terreno argilloso.
L'elicottero del 118, dopo aver issato con il verricello l'infortunato, lo ha trasportato all'ospedale Civile di Udine. Dell'accaduto è stato informato anche il Dipartimento di Prevenzione dell'Ass 3 di Gemona del Friuli.
"Cambiamento:da necessità a virtù" è l'ispirazione dell'edizione 2012 dei Premi del lavoro e progresso economico della Camera di Commercio di Udine
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- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 15:41
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Con quarantadue riconoscimenti a imprenditori, lavoratori, aziende e personalità, più quattro Targhe dell’Eccellenza (Sergio Cecotti, Arrigo Poz, ai sindaci rappresentati nell’Anci e Mario Gabriele Massarutto) è andata in scena questa sera al Teatro Nuovo Giovanni Da Udine la 59esima Premiazione del Lavoro e del Progresso economico, dedicata al tema del “cambiamento” e a come fare virtù di quella che rappresenta ormai una necessità imprescindibile. A parlarne assieme ai premiati, alle autorità e al presidente camerale Giovanni Da Pozzo, è stato quest’anno l’economista internazionale Michele Boldrin, che ha affrontato il tema in tutta la sua accezione positiva, come spinta al miglioramento in una situazione globale che però l’Italia, ha detto, sembra difficilmente accettare. Ci sono due fatti, ha spiegato, su cui il nostro Paese deve confrontarsi e che fa ancora fatica ad accettare: l’arrivo di 3-4 miliardi di persone nella civiltà industriale con cui competere, che «invece non è nient’altro che ciò che abbiamo fatto noi decenni fa, anche se all’ennesima potenza», e la fine della politica assistenziale dello Stato. Tra provocazioni e consigli, Boldrin ha suggerito alla Cciaa di introdurre un premio al «lavoratore che cambia, ogni volta migliorando la sua condizione di lavoro, la figura del lavoratore del futuro, il lavoratore che saprà crescere cambiando molte volte».
A introdurre il cambiamento come vitale, il presidente Da Pozzo, che ha sintetizzato attraverso i social network e twitter in particolare l’esempio del cambiamento globale, delle conversazioni e del modo di partecipare e relazionarsi oggi, esempio di come si trasforma la nostra società e anche, di conseguenza, la nostra economia. «Come Camera di Commercio – ha detto – sentiamo che cosa significa crisi nella vita di imprese e persone, non ne sottovalutiamo la gravità e vorremmo che questo momento fosse ricordato come quello in cui la Cciaa è stata il più possibile a fianco delle sue imprese. Abbiamo diverse parole cui stiamo mettendo davanti un hashtag per contribuire al cambiamento. Queste parole sono i temi centrali della nostra azione e sono giovani, internazionalizzazione, reti d’impresa e reti di sistema, giustizia alternativa, tutela della proprietà industriale, economia culturale, razionalizzazione, attrattività, innovazione, green economy,friulifutureforum». Il presidente in particolare ha ribadito la necessità di un’alleanza con il sistema creditizio e finanziario, dove «o si fa coordinamento o si rischia di perdere obiettivi e non essere efficienti, perché il Fvg negli ultimi anni ha visto ridurre sensibilmente le concessioni a imprese, autonomi e famiglie» e ha ricordato il percorso di autorazionalizzazione che il sistema camerale si sta dando, a livello nazionale e locale, citando anche la volontà, più volte espressa, ma caduta nel vuoto, di razionalizzare i sistemi di promozione del sistema produttivo, come le fiere». «Cambiamento – ha ribadito Da Pozzo – significa che dobbiamo pensare oggi quale modello economico, quali strategie la nostra regione deve mettere in campo per far ripartire l’economia. Non possiamo pensare che il modello attuale, di produzione generalista, sia sostenibile così com’è anche in futuro, perciò dobbiamo ripensare alla nostra specificità, inserendoci nell’evoluzione istituzionale che sta vivendo il nostro Paese, rifondando una specialità che non sia solo in termini di fiscalità e trasferimenti, ma sia quella di un territorio strategico, che deve ridisegnare i suoi obiettivi in un’ottica che supera i confini nazionali e guarda ai nostri vicini in termini di collaborazione, affinità e crescita».
Nell’introduzione alla Cerimonia, il sindaco di Udine Furio Honsell ha espresso «grande riconoscenza ai premiati, che sanno lavorare e creare lavoro con coraggio e sacrifici» e ha parlato di cambiamento come di opportunità per conoscere quanto c’è di straordinario in Friuli. «Non sempre – ha detto – un cambiamento dev’essere vissuto con ansia, ma può essere utilizzato per rimettere a posto i pensieri e riformulare la propria azione, sempre che sotto il profilo morale e civile si possa non perdere nessuno in questo processo. Se rimane alto questo principio etico – ha aggiunto – ecco che questo cambiamento è portatore di stimoli». Il presidente della Provincia Pietro Fontanini ha espresso difficoltà a «essere ottimisti per un ente di area vasta come il nostro, perché stiamo attraversando momenti molto difficili. Oltre che l’economia reale, la crisi sta colpendo le istituzioni pubbliche – ha rimarcato –. Ci troviamo con 25% di risorse in meno per i servizi, mentre lo Stato ha chiesto alla regione di dare una parte delle sue risorse per il fondo di solidarietà. Ma com’è possibile – ha chiesto – che una regione a statuto speciale come la nostra debba compartecipare a realtà che spesso sperperano? Sarà un anno difficile per le pubbliche amministrazioni, spero che la regione e tutto il popolo friulano facciano un atto di forza per fermare questa deriva di fondi per poter continuare a garantire servizi importanti ai nostri cittadini, altrimenti rischiamo pesanti ripercussioni anche per quel mondo di artigiani, commercianti, imprenditori e cittadini che noi oggi qui giustamente premiamo». Un tema, quello delle risorse, che è stato toccato anche nell’intervento conclusivo del presidente della Regione Renzo Tondo. «Stiamo in questo momento approntando un bilancio che farà riverberare sul tessuto economico un 20% di risorse in meno: è chiaro che ciò comporta delle difficoltà – ha commentato –. Il governo ha affrontato la crisi con rigore, ma oggi si pone la necessità di un rilancio. I sacrifici che abbiamo fatto in questo tempo devono permetterci di ricreare sviluppo». E Tondo ha ricordato l’impegno di questi anni della Regione, «che ha affrontato temi anche in anticipo su quelli che sono poi divenuti centrali nell’agenda di Governo». A partire dalla riduzione del debito, dunque, fino alla decisione di ridurre i consiglieri regionali. Dalla razionalizzazione di enti alla riforma sanitaria. «Dobbiamo – ha detto – affrontare un cambiamento virtuoso, dopo aver affrontato quello necessario», ricordando che pur in un momento di crisi e tagli, dal 2009 sono stati stanziati milioni a sostegno dello sviluppo della produttività. «Dobbiamo però intervenire su assi strategici», ha rimarcato, dicendo di essere «basito» di fronte ad alcune resistenze che permangono nella comunità su scelte che si pongono come necessarie, dell’energia alla logistica, interventi che invece potranno dare risorse da girare a favore del lavoro e delle famiglie.
In conclusione della serata, presentata da Sonia Grey, la consegna delle quattro Targhe dell’Eccellenza, riassunte nell’intervento di Sergio Cecotti. «Un riconoscimento inatteso – ha detto Cecotti ringraziando la Cciaa – che non assumo in modo strettamente personale, ma che va a chi si batte affinché l’innovazione scientifica e tecnologica in questa regione sia motore di un nuovo modello di sviluppo. Interpreto questo premio come un segnale di speranza. Il titolo di questa sera è “Cambiamento: da necessità a virtù”: io penso – ha concluso – che fare ciò che è giusto e necessario sia esso stesso una virtù».
ELENCO PREMIATI 2012-11-26
Premiati LAVORATORI
almeno 30 anni stesse dipendenze
Rita Nassimbeni
Lucia Pachner
Maria Pellizzari
Isabella Coppino
Livia Clemente
almeno 35 anni con evoluzione
Maria Lucia Liva
Carla Pontoni
Premiato della FORMAZIONE
Studente
Daniele Semola, Liceo Scientifico "Giovanni Marinelli", Udine
IMPRENDITORI
Federico Fior, Elettrodiesel di F.lli Fior Gino e Federico s.n.c., Tolmezzo
Giovanni Claudio Magon, Italpol Group s.p.a., Udine
Ermido Masotti, Masotti s.r.l. Tavagnacco
Arturo Milocco, Milocco Arturo Azienda agricola, Fiumicello
Francesco Spaliviero, Farmacia dr. Francesco Spaliviero & C. s.n.c, Tarvisio
Premiati AZIENDE
Commercio
Farmacia Antonio Colutta del dott. Giansandro Colutta & C. s.n.c., Udine
Safe - Edizoo s.a.s. di Gerardi Eros & C.Pasian di Prato
Turistico/alberghiero
Amoroso Donato e Amoroso Roberto e C. s.a.s Tarvisio
Hotel Alex di Braggion Edvige, Lignano Sabbiadoro
Industria
Labio Test s.r.l., Povoletto
M.c.M. srl , San Daniele
S.I.F.A. s.r.l., Reana del Rojale
Artigianato
Arredamenti Livon s.r.l. , Manzano
F.lli Gosparini di Mario ed Enzo Gosparini & C. s.n.c., Majano
S.A.V.E.S. Verniciatura di Fornasari Emanuele & C. s.a.s. , San Giovanni al Natisone
Agricoltura
Azienda Agricola Le Tre Rose di Tavano Inocenzo e Cavallo Sonia, Basiliano
Fattoria Clementin di Clementin Franco , Terzo di Aquileia
Eccellenza vitivinicola
Società Agricola Luigi de Puppi di Luigi de Puppi e C. s.s. Moimacco
Cooperative
Ghirigoro Società Cooperativa Sociale, Udine
Riconoscimenti
Giovane Imprenditore: Alex Modonutti Modonutti s.r.l., Cividale del Friuli
Imprenditrice: Laura Corte Corte s.r.l., Tavagnacco
Imprenditore friulano all'estero: Andrea Cecutti AC&A, California
Imprenditore straniero in Friuli: Mohamad Rida Akkad F.L.O.R. s.r.l., Udine
Internazionalizzazione: Pilosio s.p.a., Tavagnacco
Attività Tradizionali: Simonit & Sirch s.r.l., Manzano
Green Economy: Mattiussi Ecologia s.p.a., Udine
Innovazione: Oleificio San Giorgio s.p.a., San Giorgio di Nogaro
Friuli Future Forum: Ronco Albina di Carminati Marco, Cividale del Friuli
Riconoscimenti Speciali
Bruno Candido, Udine
Eddi Rota, Udine
Mario Enrico Andretta,Lignano Sabbiadoro
Ada Basso, Caffè Beltrame s.r.l. Udine
Associazione Trucioli d'Oro Fantoni, Osoppo
Famiglia Petris, Sauris
Targhe dell'Eccellenza
Istituzioni: i Sindaci - Associazione Nazionale Comuni Italiani Mario Pezzetta, Presidente Anci Fvg
Arte: Arrigo Poz, Udine
Economia: Mario Gabriele Massarutto, Tarvisio
Scienza: Sergio Cecotti, Udine
Banda del bancomat: un altro colpo con l'esplosivo nelle prime ore del mattino in un piccolo centro
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- Pubblicato Lunedì, 26 Novembre 2012 11:39
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - Dilaga ormai nel Nordest il furto con l'esplosivo. Si contano a decine i bancomat fatti saltare con il plastico tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Presi di mira soprattutto gli sportelli automatici dei piccoli centri, dove i ladri possono agire indisturbati.
Stavolta a farne le spese è stata la Banca di Carnia e Gemonese. Nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 uno sportello bancomat dell'istituto di credito carnico è stato fatto esplodere da ignoti a Osoppo (Udine), che stavolta sono riusciti a rubare il denaro. L'episodio è avvenuto intorno alle ore 4.30. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo operativo. I danni alla struttura, ancora in corso di valutazione, sono ingenti.
La settimana scorsa, sempre in provincia di Udine, si erano verificati due tentativi di furto con scasso ai danni di sportelli automatici.
A Talmassons (Udine) ignoti scassinatori avevano tentato di far saltare con l'esplosivo il bancomat della locale filiale della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia.
A Pradamano (Udine) un altro bancomat era stato oggetto di un attentato, ma anche questa struttura aveva resistito alla carica esplosiva innescata dai ladri che, non essendo riusciti a portare via il denaro, erano fuggiti facendo perdere le tracce.
Sempre notevoli i danni agli edifici.
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