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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cordoglio a Udine per la scomparsa di Claudio Mussato, sindaco della città dal 1993 al 1995

Cordoglio a Udine per la scomparsa di Claudio Mussato, sindaco della città dal 1993 al 1995

Udine - “Un uomo di alti valori civili, punto di riferimento per tutti i cittadini udinesi che credono nel servizio alla comunità. Siamo profondamente addolorati e costernati nell’apprendere la notizia che l’ex sindaco Claudio Mussato è mancato improvvisamente”.

Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, non appena appresa la notizia della scomparsa di Claudio Mussato, primo cittadino del capoluogo friulano dal 1993 al 1995, morto nel pomeriggio del 5 dicembre per un malore improvviso.

“La sua – prosegue Honsell – è stata una delle amministrazioni più importanti nel contribuire al volto attuale della città di Udine e molte delle sue scelte urbanistiche, poi perfezionate dalle amministrazioni successive come ad esempio la ristrutturazione di Casa Cavazzini, sono nate dalla sua intuizione. Per non parlare di tante manifestazioni nate proprio durante la sua amministrazione come la prima edizione di Friuli Doc”.

“Un uomo che ha servito la comunità udinese con passione, con il rigore e la competenza che gli derivavano dalla sua professione di avvocato amministrativista, ma anche politico attento nella complessa fase del passaggio dalla prima alla seconda Repubblica”. Così il presidente della Regione Renzo Tondo ha ricordato Claudio Mussato. Il presidente ha espresso anche “il profondo cordoglio dell’Amministrazione regionale”.

Colpo di scena nella vicenda del commercialista indagato per frode: annullati arresto e sequestro

Colpo di scena nella vicenda del commercialista indagato per frode: annullati arresto e sequestro

Udine - Nella stessa giornata che aveva visto il sequestro dei beni da parte della Guardia di Finanza, la Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio al tribunale del Riesame di Trieste, il provvedimento del Giudice delle indagini preliminari di Udine, in base al quale il commercialista udinese Stefano Barei era stato arrestato a maggio, nell'ambito di un'inchiesta che lo vede indagato insieme ad altre persone per una serie di reati fiscali.

La Guardia di Finanza di Udine aveva sequestrato il 4 dicembre beni immobili per un valore complessivo di 8 milioni di euro allo stesso Barei ed a un gruppo di evasori fiscali riconducibili al professionista. Il sequestro era avvenuto nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica, da tempo in corso nei confronti del commercialista e del suo "giro" di clienti, tutti sospettati di essere coinvolti in truffe fiscali ai danni dello Stato.

Nel corso delle indagini, il Nucleo di Polizia Tributaria di Udine e la Tenenza di Palmanova della Guardia di Finanza avevano accertato che il professionista, nei cui confronti erano state contestate violazioni per evasione fiscale per oltre 8 milioni di euro, aveva eluso il Fisco intestando il proprio patrimonio ad una società di capitali - la Olympia srl - riconducibile alla sua convivente, divenendo sostanzialmente “incapiente”.

Il ricorso era stato presentato dai legali Viezzi e Capomacchina a giugno, dopo che il Riesame aveva disposto i domiciliari per Barei, attualmente libero senza alcuna misura. La difesa aveva contestato integralmente gli indizi di colpevolezza, oltre che le esigenze cautelari, per un professionista incensurato. Soddisfatti, i legali attendono il deposito delle motivazioni.

La difesa nel frattempo ha già proposto ricorso per Cassazione, anche a fronte del sequestro preventivo degli immobili e delle quote della Olympia srl per cui oggi la Procura ha già disposto il dissequestro.

Tra i beni sequestrati figuravano una lussuosa villa storica in un borgo medievale di un comune friulano; una nota villa ottocentesca di oltre 400 metri quadrati con dependance esterna e parco privato di circa 12mila metri quadrati nella provincia di Udine; ulteriori 16 unità immobiliari sempre nella provincia friulana; terreni per complessivi 6,8 ettari (in buona parte coltivati a vigneti e uliveti) in Friuli, in Liguria e in Toscana.

Mereto di Tomba, travolto e ucciso in bici un 32enne da un'auto guidata dall'azzurra di ciclismo Cecchini

Mereto di Tomba, travolto e ucciso in bici un 32enne da un'auto guidata dall'azzurra di ciclismo Cec

MERETO DI TOMBA. Non ce l'ha fatta Michele Piani, 32 anni, residente a Dolegnano di San Giovanni al Natisone, ed è morto in seguito alle lesioni subite in un incidente stradale accaduto verso le 18.30 di ieri, 30 novembre.

Piani è stato investito da un’automobile mentre era in sella alla propria bicicletta. Alla guida della vettura coinvolta nell’incidente, fermatasi per prestare i primi soccorsi e per chiamare il 118, c’era la campionessa e azzurra di ciclismo Elena Cecchini, nipote del sindaco del paese.

L’uomo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Il personale sanitario era intervenuto sul posto e aveva stabilizzato l'uomo, pur rendendosi conto che le condizioni del ferito erano gravissime e quindi tentando la corsa in ospedale.

Figlio unico, Michele Piani viveva a Dolegnano con il padre Ugo e la madre Letizia Tonaro. Sul luogo dell’incidente si è recato anche il sindaco di Mereto di Tomba, Andrea Cecchini.

I carabinieri hanno fatto i rilievi dell’incidente per stabilire eventuali responsabilità.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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