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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Diffamazione sui social network: il sindaco di Palmanova sporge querela per un post di Facebook

Diffamazione sui social network: il sindaco di Palmanova sporge querela per un post di Facebook

Palmanova (Ud) - "Social network" sotto i riflettori in questi primi giorni dell'anno: dopo la querela al giornalista Gianni Riotta per un messaggio su "Twitter", è la volta di "Facebook": il sindaco di Palmanova Francesco Martines ha deciso di sporgere denuncia per diffamazione a seguito di un post apparso mercoledì 2 gennaio sul profilo "Facebook" di un uomo che lo accusa di aver abusato della sua posizione istituzionale per ottenere una via preferenziale al pronto soccorso di Palmanova.

Il sindaco ha diffuso una nota in cui afferma: "Poiché l’episodio viene narrato con dettagli circoscritti del tutto privi di fondamento, quel post è gravemente lesivo della mia reputazione e calunnioso. Si dice che ero al pronto soccorso per farmi medicare e che avrei scavalcato le persone presenti. Si dice anche che mi sarei lamentato dell’attesa e che sarei uscito con un dito fasciato".

Prosegue il comunicato: "La verità è che sono stato chiamato dai Carabinieri e dalla segreteria del Centro di Salute Mentale che mi hanno invitato a recarmi con urgenza in pronto soccorso per firmare un TSO, ovvero un “trattamento sanitario obbligatorio” per autorizzare il ricovero urgente di una persona presso il CSM di Palmanova. Si tratta di un atto indispensabile per il quale è necessaria la firma del Sindaco che agisce da pubblico ufficiale. Essendo un giorno festivo, in cui tra l’altro mi trovavo a Grado con la mia famiglia, ho immediatamente raggiunto il pronto soccorso per firmare gli atti e recuperare la documentazione che va inviata al magistrato di turno".

"Non so come tutto ciò sia diventato una narrazione fantasiosa di un “abuso di potere”, fatto sta che il post ha suscitato commenti altrettanto gravi da parte anche di cittadini di Palmanova. A questo punto è evidente che non posso ignorare la polemica scoppiata sul social media e gli autori di quel post e dei relativi commenti devono comprendere le conseguenze di quanto scrivono".

"Oltre a me - si legge ancora nella nota - quel post offende il personale sanitario del Pronto soccorso e dell’ospedale di Palmanova che ha tenuto un comportamento corretto e rispettoso delle regole e delle procedure, dei pazienti in attesa e delle istituzioni. Abbiamo un ospedale modello, con personale preparato e corretto che non merita di essere offeso da tanta incoscienza".

"È grave poi che cittadini di Palmanova, che vivono e lavorano in città, conosciuti, affidino le loro opinioni a linguaggi volgari, ad affermazioni diffamatorie, senza informarsi e senza preoccuparsi di diffondere tutto ciò su un social media di cui fruiscono anche tantissimi cittadini giovani o minorenni, dimostrando leggerezza e incapacità di valutare le conseguenze delle proprie azioni".

"È un pessimo esempio - conclude il sindaco - di come strumenti potentissimi di condivisione sociale e di democrazia partecipata possano essere sviliti e ridotti a mere “fucine del pettegolezzo” e magari possano anche contribuire a diventare fonte di notizia per giornali e giornalisti continuando ad alimentare finti scandali senza che ci sia alcuna verifica di quanto viene scritto e commentato".

Paularo, marito e moglie uccisi dal monossido di carbonio

Paularo, marito e moglie uccisi dal monossido di carbonio

PAULARO - Intendevano trascorrere il Capodanno insieme nel loro stavolo di Dioor di Dierico. Lì, però, hanno trovato la morte, uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio. Le vittime sono Walter Silverio, 63 anni e la moglie Norma Dereani, 63.

I corpi dei due senza vita sono stati scoperti questa mattina, 1° gennaio, intorno alle 5.30 dal figlio della coppia che aveva raggiunto lo stavolo per gli auguri di buon anno. Purtroppo, l'uomo si è trovato dinanzi ai propri occhi una scena terribile: l'edificio invaso dal fumo e i due genitori ormai morti stroncati dal gas.

A causare la tragedia è stato molto probabilmente il cattivo funzionamento del gruppo elettrogeno azionato dai due coniugi all'arrivo nell'abitazione.

Sul posto, sono giunti i Vigili del fuoco di Tolmezzo e i Carabinieri della stazione di Paularo per le indagini del caso. La notizia della tragedia si è presto diffusa in paese dove i coniugi Silverio erano molto conosciuti.

Udine: minorenne morta. Autopsia, uccisa da edema polmonare

Udine: minorenne morta. Autopsia, uccisa da edema polmonare

UDINE - Sofia Cossutti, la giovane di 17 anni di Tricesimo (Udine), trovata senza vita nel suo letto nel primo pomeriggio di sabato scorso, 29 dicembre, dalla mamma, e' morta per un edema polmonare. Lo ha stabilito il medico legale che questo pomeriggio ha effettuato l'autopsia sul corpo della ragazza.

Si rafforza cosi' l'ipotesi che il decesso possa essere legato all'assunzione di sostanze stupefacenti. Per avere maggiori certezze bisognera' attendere gli esiti degli esami tossicologici, che saranno pronti tra una quindicina di giorni.

Intanto, i Carabinieri proseguono le indagini  per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza. I militari dell’Arma stanno ascoltando parenti e amici e controllando il traffico telefonico del cellulare della ragazza. Sofia sarebbe stata notata insieme ad alcuni amici nella zona della stazione delle corriere di Udine

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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