Il fuoriclasse del calcio Zico torna nella “sua” Udine e riceve il sigillo della città

Il fuoriclasse del calcio Zico torna nella “sua” Udine e riceve il sigillo della città

Udine - A uno “straordinario sportivo interprete dell'arte calcistica, per aver portato il nome della città di Udine nel mondo, e per l'entusiasmo che ha donato alla popolazione friulana, stabilendo un legame affettivo ancora vivissimo”.

Con questa motivazione il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha consegnato il 18 febbraio, in una gremitissima Loggia del Lionello, il sigillo della città ad Arthur Antunes Coimbra, ovvero ''Zico'', indimenticato campione dell'Udinese.

“Si tratta – ha spiegato il primo cittadino – di un atto di riconoscenza della città intera a uno dei più grandi calciatori della storia mondiale, che ha legato il proprio nome in maniera indelebile a Udine”.

Da parte sua il fuoriclasse carioca ha voluto “ringraziare nuovamente i friulani per lo straordinario affetto. Ogni volta che vengo qui – ha sottolineato Zico – mi sento a casa e ormai il Friuli è, con il Brasile e con il Giappone, altro Paese dove ho vissuto per 15 anni, una delle mie tre patrie”.

Classe 1953, Zico ha giocato nell’Udinese nel 1983 e 1984. Nel suo primo anno in maglia nerazzurra segnò ben 19 reti, che gli valsero il secondo posto nella classifica dei marcatori nella stagione 1983-1984 dietro a Michel Platini, primo con 20 reti.

"Dove farei giocare Zico se oggi l'avessi a disposizione? Farei scegliere a lui...". Così Luigi Delneri, allenatore dell'Udinese ha risposto ai giornalisti alla vigilia della gara interna contro il Sassuolo, e dopo aver incontrato oggi allo stadio Friuli Zico, che domenica 19 febbraio sarà presente alla partita.

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