Uccise moglie e figlia con accetta e coltello: il pubblico ministero richiede l’ergastolo

Uccise moglie e figlia con accetta e coltello: il pubblico ministero richiede l’ergastolo

Pordenone - Per Abdelhadi Lahmar, il cittadino di orgini marocchine di 40 anni che, nell'aprile del 2015, uccise nell’abitazione di famiglia a Pordenone sua moglie, Touria Errebaibi di 31 anni, e la figlia Hiba, sei anni, massacrandole a colpi di accetta e coltello, è stata richiesta la pena dell’ergastolo.

La richiesta è stata formulata il 5 ottobre dal pm Federico Facchin nell'udienza con rito abbreviato in corso a Pordenone.

Proprio la scelta dell'abbreviato ha consentito all'imputato di vedersi applicare uno sconto di pena, perché l'omicidio pluriaggravato prevedrebbe anche l'isolamento diurno.

L'avvocato di parte civile, Alessandra Marchi, che rappresenta l'associazione "Voce donna", ha chiesto un risarcimento simbolico di un euro.

Da parte sua il difensore Gianluca Liut ha invocato la predominanza delle attenuanti - generiche e provocazione - sulle aggravanti, chiedendo per il proprio assistito la pena minima applicabile.

La sentenza è prevista per il 28 ottobre, dopo dichiarazioni spontanee dell'imputato.

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