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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Queste non si toccano", il commercio in piazza a Trieste per non liquidare le imprese

Fvg - ‘La politica non metta in liquidazione le imprese. La Confcommercio non farà sconti’. E poi ancora ‘Queste non si toccano’ (un chiaro riferimento alle mutande indossate dagli imprenditori fotografati per l’immagine dello striscione).

Sono alcuni slogan per caratterizzare la giornata di mobilitazione del Terziario e delle Pmi che si terrà lunedì 28 gennaio, alle ore 10.00 a Trieste, al Savoia Excelsior Palace, Riva del Mandrocchino 4 (accanto a piazza Unità d’Italia). Una protesta su fisco, lavoro, credito, burocrazia e infrastrutture per portare all’attenzione del Governo e delle forze politiche la grave situazione in cui versano migliaia di imprese, volano per tutta l’economia del Paese, colpite da una crisi senza precedenti.

Una manifestazione di tutto il sistema Rete imprese che si svolge a livello nazionale: per il Friuli Venezia Giulia le Associazioni di categoria Confcommercio, Confartigianato e Cna hanno scelto il capoluogo triestino. “Siamo ancora in una situazione drammatica dove ancora non si riesce a scorgere l’uscita dal tunnel – spiega Alberto Marchiori presidente provinciale di Confcommercio Imprese per l’Italia di Pordenone -. Una crisi che non risparmia nessuno e che si è abbattuta soprattutto sul Terziario e, più in generale, sull’impresa diffusa che rappresenta la vera economia produttiva legata al nostro territorio. Imprese che sono ormai strangolate dalla pressione fiscale che tocca il 56% e che porta ad un prelievo anche superiore all’80%; da una burocrazia assurda e piena di adempimenti fiscali e amministrativi e da un sistema di credito che ha ridotto al lumicino i finanziamenti alle aziende".

" E’ il momento di reagire con forza per uscire da questa pericolosa recessione e tornare a crescere tutti insieme. La manifestazione di lunedì – conclude Marchiori – vuole essere un messaggio alla politica e al futuro nuovo Governo che devono mettere al centro dell’economia il ruolo del sistema imprese rimasto per troppo tempo ai margini di ogni interesse”.

Per favorire la partecipazione degli imprenditori alla manifestazione di Trieste, l’Ascom di Pordenone ha messo a disposizione un pullman che partirà alle ore 8.00 dalla sede di piazzale dei Mutilati 4 per rientrare nel primo pomeriggio (prenotazioni alla segreteria telefonando allo 0434.549419).

Federfriuli contro Equitalia "non insensibili di fronte a tanti suicidi"

Federfriuli contro Equitalia

PORDENONE - "Abbiamo chiesto l'intervento del tribunale perchè confidiamo ancora nella saggezza dei giudici. Ci sentiamo sconfortati per il fatto che le nostre lamentele non vengono ascoltate".

Comincia così la denuncia di Federfriuli, associazione a tutela del piccolo imprenditore e del cittadino, secondo cui "non possiamo chiudere gli occhi e restare insensibili di fronte alle centinaia di persone che si sono suicidate per debiti nei confronti di Equitalia. Noi di FederFriuli stiamo assistendo in questi giorni alla disperazione di tutti coloro che, ricevendo intimazioni di pagamento non sanno come affrontare le pretese dell'Ente di riscossione. Nella provincia di Pordenone sono state spedite circa 23000 cartelle da Equitalia negli ultimi giorni, a conti fatti una famiglia su 3, e la matanza non accenna a diminuire".

"Siamo molto preoccupati - continua la nota - perchè ci domandiamo dove porterà questo accanimento, quanti di noi perderanno la casa, i sogni, le speranze. Quanti soccomberanno ancora? Chi si assumerà la responsabilità morale delle prossime morti? Dobbiamo poi correggere quanto affermato negli articoli di stampa dei giorni scorsi. In realtà, nei procedimenti penali avviati per debiti nei confronti di Equitalia, il Giudice per le indagini preliminari, nonostante la richiesta di archiviazione fatta dal Pubblico Ministero, ha fissato udienza in Camera di Consiglio. Dobbiamo inoltre precisare che nei procedimenti contro Equitalia Il P.M. non ha nominato un proprio consulente tecnico, e nessuna relazione tecnica è stata redatta. Ci sono quindi due convincimenti: quello del Pubblico Ministero che chiede l'archiviazione e quello del denunciante che si ritiene vittima di usura. La decisione non spetta però al P.M. e neanche al denunciante, ma solo al Giudice".

Ancora assalti ai bancomat in Friuli Venezia Giulia: bottino di 50mila euro

Ancora assalti ai bancomat in Friuli Venezia Giulia: bottino di 50mila euro

Pordenone - Si sono susseguiti due assalti ai bancomat della Friuladria, nel giro di poco tempo, la notte del 20 gennaio, a Porcia (Pn). Due persone hanno dapprima tentato di far esplodere la cassaforte dello sportello di una filiale in via Gabelli, in una zona periferica, ma l'attivazione del sistema di allarme li ha messi in fuga.

Circa un'ora più tardi, la coppia ha imbottito di esplosivo il bancomat nel centro storico, fuggendo con un bottino di circa 50 mila euro. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri che stanno analizzando anche le riprese della videosorveglianza.

Si contano ormai a decine i furti con scasso ai bancomat tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, specie nei piccoli centri.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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