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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pordenonese, targhe alterne da venerdì 1 febbraio

Pordenonese, targhe alterne da venerdì 1 febbraio

Pordenone - I sindaci dei Comuni di Pordenone, Cordenons e Porcia applicheranno a partire da domani, venerdì 1 febbraio la limitazione alla circolazione dei veicoli, per l’aumento della concentrazione di polveri sottili in atmosfera.

Dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18 vi sarà divieto di circolazione a tutti i veicoli nell’area centrale, divieto di circolazione nell’area estesa ai veicoli non catalizzati e circolazione a targhe alterne nell’area estesa dei tre comuni (potranno circolare le targhe dispari).

Sono esclusi i veicoli a motore euro 4 e successivi, a gas Gpl e metano e quelli con almeno tre persone a bordo. Altre limitazioni riguardano il divieto di accensione di fuochi all’aperto.

I provvedimenti di limitazione del traffico proseguiranno fino a quando le polveri sottili non rientreranno nella norma. In particolare, se sabato 2 febbraio non saranno previste precipitazioni consistenti le targhe alterne verranno mantenute anche in quella giornata (deroga per le pari), mentre domenica 3 ci sarà il blocco totale della circolazione nell’intera area urbana.

Pordenone, nube di fumo e paura attorno all'ospedale

Pordenone, nube di fumo e paura attorno all'ospedale

Pordenone - Ore di paura, ieri, 29 gennaio, intorno alle 18.30 all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove al secondo piano del padiglione H si è levata una nuvola bianca e si è percepito un forte odore acre.

Sul posto sono intervenuti in massa i Vigili del fuoco del comando provinciale, sono scattati i sensori antincendio e le porte sono state bloccate.

Non è stato necessario, però, trasferire i pazienti, perchè gli uomini del 115 hanno risolto rapidamente la situazione. Ancora tutte da scoprire le cause dell’accaduto, anche se secondo le prime ipotesi l'episodio sarebbe da attribuirsi a un reagente.

Proseguono senza sosta le ricerche del pilota del caccia F-16 partito da Aviano e disperso in Adriatico

Proseguono senza sosta le ricerche del pilota del caccia F-16 partito da Aviano e disperso in Adriat

Aviano (Pn) - Sono proseguite notte e giorno, al largo delle coste di Cervia e Cesenatico, le ricerche dell'F-16 statunitense partito dalla base di Aviano (pn) con cui era stato perso il contatto radio poco prima delle 20 del 28 gennaio, mentre stava sorvolando l'Adriatico. Durante la nottata sono state trovate in mare alcune tracce di carburante.

Nelle prime ore del mattino un peschereccio di Cesenatico ha recuperato alcuni frammenti in carbonio che potrebbero appartenere al velivolo, ipotesi confermata anche dalle autorità americane.

Nella giornata del 29 gennaio per le ricerche si sono immersi anche i sommozzatori della guardia costiera, arrivati da San Benedetto del Tronto, e un aereo dell'aeronautica italiana ha sorvolato la zona antistante le coste tra Cervia e Lido di Savio.

Impegnate nelle operazioni - coordinate dalle capitanerie di Ravenna e Roma - quattro motovedette, due rimorchiatori e un aereo della Guardia costiera, oltre a un elicottero dell’Aeronautica militare e gli elicotteri del Nucleo Elicotteristi di Forlì.

Il caccia era decollato alle 18.04 dalla base militare di Aviano per svolgere la missione di addestramento in formazione con altri tre F-16. Le ricerche sono scattate non appena il velivolo è sparito dai radar e si sono concentrate in particolare quattro miglia al largo di Cervia, nei pressi di un grande allevamento di mitili.

L’altro pilota, al comando dell’aereo gemello che volava in coppia con l’F-16 disperso, ha riferito di aver ricevuto il segnale di “mayday”, ma non di non essere stato in grado di vedere la traiettoria di caduta del velivolo. Il volo di addestramento era composto da due coppie di aerei che in quel momento non volavano “a vista”. Da qui l’impossibilità di accertare il punto esatto di caduta del caccia disperso.

Dal Pentagono, verso le 21, è arrivata la conferma della scomparsa di un loro F-16. Pare - hanno poi aggiunto le forze militari americane - che il velivolo non portasse armi e che a bordo ci fosse un solo pilota. Non è stato però specificato il problema riscontrato dall'aereo. Il pilota potrebbe anche aver attivato la procedura di emergenza, lanciandosi con il paracadute.

"Le ricerche ed il salvataggio del nostro pilota sono la nostra priorità assoluta - ha detto il colonnello statunitense David. W. Walker,  del 31esimo Fighter Wing - vogliano assicurare la famiglia e gli amici del nostro pilota scomparso che stiamo facendo qualsiasi cosa per ritrovarlo".

Dalla base di Aviano però temono che il guasto sia sopraggiunto talmente in fretta da non aver dato il tempo al pilota di reagire ed eiettarsi.

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