Nuovo ospedale in Comina, la "Waterloo" del sindaco Pedrotti. Vince il Pd e salta la firma. E i grillini ridono
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 13 Marzo 2013 14:52
- Scritto da Maurizio Pertegato
- Visite: 1375
PORDENONE - Il primo cittadino cede alle pressioni del Pd e all'ultimo momento decide di non firmare, oggi, 13 marzo, alle 14.30 a Udine, l'Accordo di programma per realizzare il nuovo ospedale di Pordenone in zona Comina.
Per Pedrotti, che ha comunicato telefonicamente all'assessore regionale alla sanità, Luca Ciriani, la sua volontà di non sottoscrivere l'accordo, si è trattato di un'autentica "Waterloo", un dietrofront su tutta la linea. Dopo che per settimane ha sbandierato ai quattro venti la sua ferma intenzione di firmare l'Accordo "perchè 45 giorni da qui alle elezioni regionali sono troppi per aspettare ancora", ha ceduto alle pressioni della candidata Governatore del centrosinistra alle imminenti regionali del 21 e 22 aprile, Debora Serracchiani, alle quali negli ultimi giorni si è acconciato anche il suo possibile vice, l'ex sindaco Bolzonello, da sempre fautore della firma immediata, e, non ottenendo il via libera dai componenti della giunta targati Pd (Renzo Mazzer, Nicola Conficoni e Flavia Ines Rubino) ha perso la partita, con una retromarcia piuttosto podereosa.
La decisione finale, un colpo di scena dell’ultimo minuto, è giunta dopo l’ennesimo confronto con la sua giunta la mattina del 13 marzo. Solo un paio d’ore più tardi a, Udine in Regione, si sarebbe dovuto firmare l’Accordo di programma tra Regione, Provincia, Ass 6, Azienda ospedaliera e, appunto, Comune. A prevalere, insomma, è stata la ferma opposizione del Partito democratico che chiedeva di rinviare l’atto a dopo le elezioni.
“Ho usato tutto il tempo possibile – ha spiegato il sindaco in una conferenza stampa convocata per motivare la sua decisione – per vedere se si poteva andare avanti, nonostante il disallineamento della mia maggioranza”. Com’è noto, il Pd premeva per un rinvio, in attesa di eleggere il prossimo presidente della regione (il 21 e 22 aprile si va al voto) mentre le liste civiche, Il Fiume e Vivo Pordenone, puntavano sulla firma immediata. “Dopo un lungo dibattito in giunta – ha aggiunto Pedrotti – si è deciso che la posizione più responsabile è quella di posticipare. Credo che il Pd, se a vincere dovesse essere Serracchiani (è la candidata Governatore per il centrosinistra) non modificherebbe la decisione già presa e cioè quella di realizzare il nuovo ospedale in Comina. Intanto, in questi 40 giorni che rimangono al voto regionale, ogni partito dirà la sua in modo che sia chiaro come tutti la pensano su questo importante argomento”.
“Da parte mia – ha chiarito il primo cittadino – il 23 aprile, non appena il nuovo presidente sarà insediato, cercherò di avere un incontro immediato, per vedere come procedere. Insomma, a mio giudizio, non viene messo in discussione nulla”. Non la pensano certo così dall’altro fronte, quello di centrodestra, con l’assessore regionale alla Salute, Luca Ciriani, a giudicare la scelta “un errore molto grave per Pordenone”.
“Ho ricevuto – rileva Ciriani - una telefonata dal sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti con la quale mi ha avvisato che non parteciperà alla firma per la realizzazione del nuovo ospedale di Pordenone. Giudico questa scelta un errore molto grave per Pordenone, per l'intera provincia e per il futuro della sanità pordenonese”. “Hanno prevalso – commenta acido l’esponente della giunta Tondo – stupidi calcoli elettorali del centro sinistra, hanno prevalso i nemici di Pordenone, il partito del no a tutto sempre. E’ stato ignorato il parere di chi in ospedale ci vive, ci lavora, dei medici, dei pazienti. Così, una città sceglie la strada del declino e dell'immobilismo. A Udine e a Trieste sorridono e si fregano le mani in attesa di portarci via i 150 milioni di euro già assegnati a Pordenone. E’ triste a pochi metri da un traguardo a lungo sognato vedere sfumare tutto”.
A margine di tutta la vicenda, a sentire i primi commenti nei bar, a sorridere sono i grillini. Tra "spese allegre in Regione" e tentennamenti sull'ospedale di Pordenone, "centrodestra e centrosinistra - dicono - ci stanno consegnando la Regione su un "piatto d'argento". Se questo sarà vero, ci vorrà poco per capirlo.
A Pordenone e provincia spuntano centri per massaggi orientali. Un “antistress” contro la crisi?
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 13 Marzo 2013 08:10
- Scritto da Angela Caputo
- Visite: 7162
Pordenone - Ormai spuntano ovunque. Campeggiano dalle vie principali alle zone di periferia. Non si limitano al centro di Pordenone ma si diffondono fino alle cittadine più piccole della provincia. Si identificano subito. Quasi inosservati ai nostri occhi con quelle lanterne rosse all’ingresso che ricordano tanto pagine di romanzi famosi come “Memorie di una Geisha”.
Stiamo parlando dei centri per massaggi orientali (soprattutto cinesi), sempre più presenti a Pordenone ma in questi ultimi mesi anche in provincia, fino ad arrivare a una decina in tutto. Eh sì, pare che questa attività sia sempre più diffusa in Friuli Venezia Giulia e che sempre più persone si rivolgano a questi centri per ricevere prestazioni che presso gli istituti estetici e di bellezza sarebbero offerte a un prezzo maggiore.
Colpa della crisi, si potrebbe pensare. Ma siamo sicuri che alla proliferazione dei centri per massaggi abbia davvero contribuito l’attuale difficoltà economica che affligge, purtroppo, sempre più famiglie? Basta fare un paio di calcoli per capire quanto si stia diffondendo questo fenomeno: solo Pordenone conta ben 6 centri per massaggi cinesi, ai quali vanno aggiunti quello di Zoppola, Sacile, Spilimbergo, Fiume Veneto e le due new entry Aviano e Fontanafredda.
Da quanto si capisce dalle pubblicità diffuse in zona tramite volantini, tutti presentano gli stessi servizi: non sono centri estetici (ovvero in grado di fornire lo stesso servizio di istituti di bellezza, come depilazione, trucco, pulizia viso, manicure, ecc.), ma specificatamente operano nel settore massaggio, che viene offerto nelle modalità di massaggio olistico (a base di oli), rilassante, antistress, e alla disponibilità full time con orari molto flessibili (dalle 9:00 alle 23:00) per soddisfare le esigenze di tutti i tipi di clienti.
I prezzi… Beh, anche quelli molto scontati rispetto ai centri estetici, ma sui volantini non è mai riportata la tariffa oraria. A questo punto ci è anche venuta la curiosità di fare un giro su Internet per cercare qualche offerta conveniente e, magari, lasciarci convincere a fare da cavia a qualche massaggio di questo tipo.
Ci imbattiamo, però, in un sito dove troviamo pubblicizzati alcuni di questi centri massaggi orientali sempre cinesi. Ma quello che ci colpisce è un diverso tipo di pubblicità che viene dato al centro in questione (ci riserviamo di non dire quale) che presenta caratteristiche diverse dalla réclame sul volantino. A cominciare dalla foto: una signorina cinese molto carina, seminuda, che mostra le sue grazie, il tutto accompagnato dalla promessa di “massima disponibilità, dolcezza e relax”. Non è specificata la tariffa oraria ma sono inseriti i numeri di telefono (cellulari) a cui rivolgersi per il servizio.
Non contenti di questa descrizione, decidiamo di chiamare direttamente e prenotare un massaggio di tipo linfo-drenante (per non i non esperti ai lavori, si tratta di un massaggio che viene praticato sul corpo femminile per eliminare tossine, liquidi in eccesso e regalare un senso di leggerezza in genere). Vi riportiamo la telefonata di seguito.
-
Pronto, centro per massaggi ******* ?
“Sì – risponde una ragazza dall’accento cinese -, ci dica!”.
-
Chiamo per un massaggio drenante….
“Scusa, non capisco ma tu sei una donna?”
-
Sì, ti chiamo per un massaggio per eliminare i liquidi in eccesso, capisci?
“Sì, ma tu sei una donna ma te lo faccio lo stesso. È 40 euro all’ora”
-
Non fai il massaggio per mezz'ora? Usi qualche olio particolare?
“Sì, anche mezz'ora 40 euro. Uso l’olio normale”.
-
Ma mi fai tutto il corpo o solo le gambe?
“Come vuoi, sempre 40 euro”.
Chiudiamo la chiamata ringraziando la gentile signorina e promettendole di richiamarla per il massaggio. Ma ci chiediamo: avrà capito la ragazza cosa stavamo richiedendo? E soprattutto, chi ha esperienza di massaggi nei centri estetici saprà benissimo che ci sono tariffe diverse per massaggi da mezz'ora e da un’ora e inoltre per questo tipo di massaggio (drenante) non occorre l’olio “normale” (sicuramente quello in offerta al supermercato), ma quello essenziale, in quanto contente principi attivi capaci di riattivare la circolazione, e nei casi di una iniziale “buccia d’arancia” anche della crema anticellulite.
A questo punto ci chiediamo: richiamiamo la signorina per prenotare il nostro massaggio?
Angela Caputo
Atap-Prefettura, siglata l'intesa per la videosorveglianza sui bus
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Martedì, 12 Marzo 2013 17:29
- Scritto da redazione fvgnotizie
- Visite: 1092
Pordenone - E' stata siglata l'intesa tra Prefettura e Atap per disciplinare il funzionamento e l'utilizzo dei sistemi di videosorveglianza installati dalla società di trasporto pubblico su due autobus della propria flotta, uno di linea urbana, l'altro extraurbano, che cominceranno a circolare lunedì 18 marzo.
Le immagini, realizzate attraverso le quattro telecamere installate all'interno dei veicoli, verranno automaticamente sovrascritte in assenza di richiesta da parte dell'Autorità giudiziaria o delle Forze di polizia, così come da normativa vigente.
Una volta scaricati, i dati potranno essere visionati solo ed esclusivamente utilizzando un apposito software e una doppia password (rinnovata con cadenza almeno trimestrale), una in possesso delle Forze di polizia e una dell'Atap. Il protocollo d'intesa sottoscritto dal presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini, e dal Prefetto di Pordenone, Pierfrancesco Galante, avrà una durata di due anni, rinnovabile automaticamente in assenza di disdetta di una delle parti. Fine comune dell'iniziativa, attuare un'idonea strategia di prevenzione a tutela degli operatori dell'Atap e dell'utenza del trasporto pubblico della provincia.
Altri articoli...
- Due arresti in Veneto per aggressione e rapina a camionista
- Friulano 39enne trovato morto in Repubblica Dominicana
- Catturati tre componenti della banda che ha fatto esplodere decine di bancomat in Friuli e Veneto
- Grave un operaio ferito in fonderia nel Pordenonese
- Atap: il Gran turismo batte la crisi, + 5% nel 2012. Gettonata Medjugorje
- Investita da un'auto, muore una 73enne nel Pordenonese
- Pordenonese, trentenne si lancia sotto il treno e muore. Ferma la linea Venezia-Udine. Ora, è regolare
- Due incidenti in provincia di Pordenone e Udine: grave una ciclista, morto un anziano