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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Morto in Croazia un subacqueo 66enne del Pordenonese

Morto in Croazia un subacueo 66enne del Pordenonese

San Vito al Tagliamento (Pn) - Tragedia in Croazia. Il sanvitese Franco Marcon, 66 anni, ha perso la vita durante un’immersione di gruppo organizzata dal club Subaquei San Vito.

Assieme a lui c’erano familiari e amici. Marcon, da una quarantina d’anni associato al club sanvitese, giovedì 25 aprile era partito per l'isola di Krk, in Croazia con la moglie Regina Rossit, il figlio Glauco (sommozzatore di professione), la figlia Sara e il fidanzato di quest’ultima, Mattia, per incontrarsi con gli altri partecipanti all’uscita.

Il gruppo di subacquei sanvitese era uscito in barca e tutti si erano immersi. A un certo punto la corrente si è fatta più forte e i sub sono tornati alla barca tranne Marcon.

Dopo qualche minuto è stato avvistato in superficie, ma non c’era più nulla da fare. Misteriosa la causa della morte: problemi respiratori, un infarto o un’embolia. Se ne saprà di più dopo l’autopsia.

Litiga con la convivente e reagisce con violenza alla polizia, arrestato

Litiga con la convivente e reagisce con violenza alla polizia, arrestato

Pordenone - La Polizia di Stato di Pordenone ha arrestato un cittadino italiano, di 39 anni, residente a Montereale Valcellina (Pordenone), con precedenti penali, per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Venerdì 26 aprile la Squadra Volante è intervenuta perché l'uomo non voleva uscire dalla casa della ex convivente, con la quale aveva avuto una lite.

La donna allora ha chiesto l'intervento degli agenti. Nonostante questo, l'uomo non ha voluto lasciare l'appartamento, anzi ha cercato di raggiungere il terrazzo ma è stato bloccato reagendo però con violenza. I due operatori hanno riportato lesioni guaribili in 8 e 7 giorni. L'arrestato è stato chiuso in una cella della Questura.

Gli USA stanziano 10 miliardi di dollari per ammodernare le atomiche in Europa. Ad Aviano ce ne sarebbero 50

Gli USA stanziano 10 miliardi di dollari per ammodernare le atomiche in Europa. Ad Aviano ce ne sare

Aviano (Pn) - Secondo il “Bulletin of the atomic scientists” (la rivista degli scienziati atomici americani) nell'arsenale della base di Aviano (Pn) sarebbero custodite 50 bombe atomiche B61. Ora, secondo una notizia uscita il 21 aprile sul quotidiano inglese "The Guardian", il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si appresta ad ammodernare l'arsenale, in Italia ed anche in altre basi europee.

Come si legge nel quotidiano inglese, Barack Obama è stato accusato di non tenere fede ai suoi impegni di disarmo, quando è emerso che l'amministrazione ha intenzione di spendere circa 10 miliardi di dollari per ammodernare le bombe nucleari che sono custodite in Europa, per rendere queste armi più affidabili e accurate.

Secondo il "Guardian", quasi 200 bombe B61 stoccate in Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia e Turchia saranno dotate di nuove alette di coda che le trasformeranno in armi teleguidate, che potrebbero essere sganciate dai nuovi cacciabombardieri Stealth F35.

Nella Nuclear Posture Review del 2010, gli Stati Uniti si erano impegnati a ridurre il numero delle armi nucleari,  promettendo che non avrebbero sostenuto nuove missioni militari o previsto nuove capacità militari. Il governo americano tuttavia ha dichiarato che l'ammodernamento non può essere considerato un aumento delle capacità nucleari.

Le nuove B61 saranno armi da 50 kilotoni, come la maggior parte delle bombe nucleari "tattiche" attualmente in Europa. Alcuni Paesi europei, guidati dalla Germania, hanno tentato di ottenere il ritiro delle bombe B61 dall'Europa, dato che non hanno alcuna finalità militare dopo la fine della guerra fredda e che rappresentano un rischio per la possibilità di furto da parte dei terroristi.

Alcuni stati dell'Europa orientale hanno invece insistito per il loro mantenimento, temendo che il loro ritiro avrebbe dimostrato un indebolimento dell'impegno degli Stati Uniti per difenderli contro la Russia.

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