• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Sab11232024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Doppio omicidio di Pordenone, spunta un testimone. Delitto passionale o mafioso?

Omicidio di Pordenone: spunta un testimone, indagini a tutto campo

Pordenone - Continuano senza sosta le indagini riguardanti il giallo della coppia di fidanzati uccisa a Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza.
 
Ed entra in scena un nuovo elemento, forse determinante: ci sarebbe, infatti, un testimone che avrebbe visto un'auto fuggire ad alta velocità dal luogo del delitto guidata da una persona con i capelli lunghi, non si sa se uomo o donna.
 
Si è, intanto, concluso l'esame autoptico sui due corpi che ha confermato che Ragone è stato centrato da tre colpi di pistola, la fidanzata, da due, tutti mortali e al capo.
 
Teresa potrebbe aver visto in faccia il killer, ma non ha avuto il tempo di difendersi e cercare la fuga scendendo dall'auto. E' stato ipotizzato che Ragone sia stato freddato mentre si stava accomodando sul lato passeggero dell'utilitaria, mentre Teresa è morta alla guida del veicolo, quando stava per mettere in moto.
 
Nel tentativo disperato di sottrarsi ai colpi, avrebbe schivato uno dei tre proiettili, che l'ha presa di striscio, distruggendo poi il finestrino: gli altri due non le hanno dato scampo, colpendola al capo.
 
Diverse, al momento, le piste battute: il possibile movente passionale, il mondo dei locali notturni e quello delle palestre e gli anabolizzanti.



Potrebbe interessarti:http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/omicidio-pordenone-testimone-autopsia-fidanzati-20-marzo-2015.html
Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Agrigentonotizieit/117363480329

Coppia uccisa a Pordenone: ora indaga anche il Ris. Massimo riserbo delle autorità

Coppia uccisa a Pordenone: ora indaga anche il Ris. Massimo riserbo delle autorità

Pordenone -  Proseguono le indagini sulla morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, trovati in un'auto la notte del 17 marzo nel posteggio di fronte al palazzetto dello Sport di Pordenone.

Traffico di anabolizzanti con qualche frequentazione equivoca nelle palestre o nei locali notturni: sono queste le ultime piste su cui stanno lavorando gli investigatori per individuare l'assassino di Trifone Ragone e Teresa Costanza, senza escludere le motivazioni di carattere passionale.

Intanto sono giunti a Pordenone gli esperti del Ris di Parma e del Reparto crimini violenti del Ros di Roma. Le indagini proseguono nel massimo riserbo: sono stati ascoltati vari testimoni, tra cui un residente nel quartiere che aveva notato una persona sospetta aggirarsi nel posteggio.

"Siamo in presenza di un duplice omicidio". Aveva detto all'Ansa il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Marco Martani giovedì 18 marzo. "Il mancato rinvenimento dell'arma del delitto - ha aggiunto - adesso può considerarsi ufficiale".

"Dopo aver concluso i rilievi nell'abitacolo nel corso della notte - ha aggiunto Martani - e, stamani (18 marzo), alla luce del giorno, anche in tutta l'area attigua alla sparatoria, è chiaro che i due giovani sono stati uccisi da una terza persona e la pista dell'omicidio-suicidio cade definitivamente".

Il Procuratore aveva anche spiegato che sono in corso rilievi scientifici e balistici e che nelle prossime ore il quadro potrà essere più chiaro.

"Dalle prime verifiche - ha riferito - non sono emerse situazioni particolari o minacce più o meno recenti nei confronti della coppia, che pare conducesse una vita normale. I controlli proseguono senza soluzione di continuità e non tralasciamo alcuna pista".

L'arma del delitto è una pistola calibro 7.65, dalla quale sarebbero partiti i 5 colpi. Gli inquirenti hanno ipotizzato che l'assassino abbia aperto la portiera del passeggero e abbia colpito l'uomo alla tempia. Pochi secondi dopo ha puntato l'arma verso la donna colpendo anche lei due volte alla testa, mandando in frantumi il finestrino.

Secondo la ricostruzione dei fatti le vittime quindi non hanno avuto la possibilità di difendersi o di gridare per richiedere soccorso.

Trifone Ragone era Sottufficiale dell'Esercito in servizio al 132/o Reggimento Carri di Cordenons. Teresa Costanza si era laureata nel 2010 alla Bocconi in Marketing Management e adesso lavorava per una compagnia di assicurazioni.

Pordenone, prosegue lo sciopero della fame di Dino Vittorio Santin contro la corruzione

Pordenone, prosegue lo sciopero della fame di Dino Vittorio Santin contro la corruzione

Pordenone - Giunge all'ottavo giorno a Pordenone lo sciopero della fame di Dino Vittorio Santin, imprenditore del mobile rimasto disoccupato quando la crisi ha investito il settore. Santin tiene a precisare che non conduce per sé la sua protesta contro la corruzione, ma per i giovani che vedono compromesso il loro futuro a causa dello sperpero delle risorse.

Mentre l'imprenditore inizia ad accusare la stanchezza dopo tante giornate trascorse nel gazebo all'aperto, anche i media nazionali iniziano ad accorgersi di quanto sta accadendo in piazzale Ellero, sull'onda degli episodi di malaffare e concussione che stanno emergendo negli ultimi giorni.

Solidarietà era stata espressa lo scorso lunedì dalla Confcommercio per voce del presidente Marchiori, intervenuto a sostegno dell'azione di Santin. Sui social network sono molte le persone che si sono collegate ai profili di Santin e del gruppo Facebook "io sto con Dino Vittorio Santin", che conta più di 400 aderenti.

Qui la videointervista a cura di Maurizio Pertegato:

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.