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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Coppia uccisa a Pordenone, i due ragazzi conoscevano il killer?

Pordenone - Il popolare programma di rai Tre "Chi l'ha Visto?" è entrato nel merito dell'indagine sul duplice omicidio di Pordenone. Perché è chi ha ucciso i due bei fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanzo?
 
La trasmissione di Rai Tre nella puntata di ieri sera, 25 marzo, ha ripercorso la vicenda, confermando che molto probabilmente i due ragazzi conoscevano il killer. In molti hanno già scritto della presunta doppia vita dei ragazzi, ma la Sciarelli è riuscita a intervistare telefonicamente il kossovaro di 20 anni che aveva scritto dopo l'omicidio su Facebook a Teresa: "Ti sta bene così non vai più in discoteca".
 
"Sono fatti miei quello che scrivo, ora sul web mi minacciano di morte", ha spiegato al telefono su Rai Tre. Lo stesso aveva scritto "Mi ha picchiato una ragazza in discoteca" una settimana prima dell'omicidio.
 
Intanto, c'è stata la testimonianza del ragazzino di 12 anni. Il giovane, che frequenta il palasport di via Interna, ha deciso di renderla, in caserma dai Carabinieri, dopo che avrebbe parlato con il papà e l’avrebbe convinto ad andare, accompagnato da un adulto, a fare il suo dovere. 
 
La sua è una delle decine di segnalazioni pervenute ai militari dell’Arma dopo l’appello lanciato dal procuratore della Repubblica Marco Martani. Non ci sarebbe nessun testimone oculare del delitto. Fra le segnalazioni esaminate dagli inquirenti due sono ritenute attendibili, ma riguardano momenti precedenti o successivi al duplice omicidio. 

È il giorno dei funerali per Teresa Costanza e Trifone Ragone uccisi il 17 marzo a Pordenone

È il giorno dei funerali per Teresa Costanza e Trifone Ragone uccisi il 17 marzo a Pordenone

Pordenone - È il giorno dei funerali delle giovani vittime dell'omicidio perpetrato a Pordenone il 17 marzo scorso. A Zelo Buon Persico (Lodi) per Teresa Costanza e ad Adelfia (Bari) per il fidanzato trifone Ragone.

Le esequie del caporal maggiore dell'esercito italiano, effettivo al 132esimo Reggimento Carri di Cordenons (Pn), si sono svolti in forma privata alle 15.30 del 25 marzo.

Lo rende noto il sindaco della cittadina pugliese Vito Antonacci che, riportando quanto riferito dai familiari del militare, chiede "agli operatori del mondo dell'informazione di rispettare il dolore dei congiunti non entrando in Chiesa durante la funzione religiosa".

Nella mattinata, a Zelo Buon Persico, centinaia di persone hanno gremito chiesa e sagrato della parrocchiale. Giovani, anziani, gruppi parrocchiali dell'oratorio frequentato dalla madre, volontaria della croce Rossa, amici, ex compagni di scuola non hanno voluto mancare all'ultimo saluto a Teresa Costanza.

Il parroco don Gianfranco Rossi nell'omelia ha detto che "Teresa ha cercato di vivere la sua vita pur breve nella ricerca di senso, verità, amore. Ricerca tragicamente conclusa con una morte assurda ma anche ricerca che però ora lei continua perchè se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Nessuno potrà separarci dall'amore di Cristo".

"Qualcuno ha voluto porre fine in maniera orrenda alla sua vita terrena - ha aggiunto il parroco - Ora anche lei vede che nessuno potrà comunque mai separarla da Dio".

Alla fine della cerimonia il parroco ha voluto rivolgersi direttamente all'omicida: "Chi ha commesso questo orrendo delitto - ha detto il sacerdote dall'altare - abbia il coraggio di ravvedersi, ritornare in sè, di pentirsi di avere tolto la vita a due persone perchè non c'è mai una motivazione per togliere la vita a un'altra persona".

Quando la bara bianca adornata di fiori ha lasciato la chiesa per raggiungere il cimitero, le persone più vicine a Teresa hanno voluto abbandonare nell'aria decine di palloncini bianchi.

Ultimo saluto a Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi il 17 marzo. Video

Ultimo saluto a Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi il 17 marzo. Video

Pordenone - Dopo l'autopsia, era oggi 24 marzo il momento dell'ultimo saluto a Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi brutalmente a Pordenone il 17 marzo scorso.

Mentre emergono alcuni particolari sulle vite private dei due giovani, c'è angoscia e sconcerto nelle famiglie: "I loro nomi sono stati infangati, quando emergerà la verità si capirà che sono estranei a qualsiasi attività illecita". Lo ha detto un parente di uno dei due giovani uccisi dopo una cerimonia nella cappella dell'obitorio dell'ospedale di Pordenone.

Al termine, due cortei funebri sono partiti alla volta di Zelo Buon Persico (Lodi) e Adelfia (Bari), dove si terranno le esequie. Da parte sua, il Procuratore della Repubblica, Marco Martani, ha ribadito che "tutte le piste sono aperte".

Qui il video della partenza del corteo e le parole di speranza di don Bernardino Del Col, che ha officiato il rito di commiato.



Intanto prosegue il lavoro degli inquirenti. I reparti scientifici hanno raccolto diversi materiali sia nell'auto che nel posteggio. Passata al setaccio anche l'abitazione dei due giovani.

 

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