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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Una giovane di nazionalità cinese trovata morta in casa a Pordenone

Una giovane di nazionalità cinese trovata morta in casa a Pordenone

Pordenone - Il 1° giugno una cittadina di 28 anni, di origini cinesi, è stata trovata morta nel suo appartamento in viale Grigoletti 72, all’interno del proprio alloggio in uno dei palazzi dietro il Pam. La vittima giaceva da due giorni nel proprio letto.

Stando ai primi riscontri investigativi, una pentola sul pavimento avrebbe fatto da braciere, con l’ambiente invaso dalle esalazioni di monossido di carbonio.

Sul posto, insieme ai Carabinieri che stanno indagando sul caso, allertati da un conoscente della vittima, erano sopraggiunti il personale infermieristico del 118 e i vigili del fuoco del comando di Pordenone.

Gli investigatori non hanno trovato alcun biglietto che spiegasse eventuali motivi di quello che è apparso come un gesto volontario.

Fuggì dal carcere di Pordenone e violentò una giovane: condannato a 10 anni Swilah Tawfik

Fuggì dal carcere di Pordenone e violentò una giovane: condannato a 10 anni Swilah Tawfik

Venezia - Dieci anni e nove mesi di reclusione, è la condanna inflitta il 26 maggio, con rito abbreviato, a Swilah Tawfik, tunisino di 28 anni, evaso il 15 ottobre 2014 dal carcere di Pordenone, dove stava scontando una condanna per una lunga serie di reati tra cui violenza sessuale.

L'uomo aveva aggredito una donna uscita da una palestra di Cordenons, rubandole l'auto e trascinandola con sè fino ad un posteggio nei pressi di Marghera. La vittima era stata violentata ed era stata ricoverata all'ospedale di Mirano.

L'evaso aveva poi proseguito la fuga fino a Selvazzano, dove si era fermato per riposare. Lì era stato notato da un agente della polizia stradale fuori servizio mentre dormiva all'interno di un'auto.

L'agente, dato uno sguardo all'interno, aveva riconosciuto il giovane che era stato arrestato nel marzo scorso dalla squadra mobile di Padova per violenza sessuale.


 

Bimba uccisa dal cane a San Martino al Tagliamento: indagati la mamma e lo zio

Bimba uccisa dal cane a San Martino al Tagliamento: indagati la mamma e lo zio

Pordenone - La bimba uccisa il 25 maggio a San Martino al Tagliamento da un cane, e la cuginetta, sarebbero rimaste sole per pochi istanti con il pastore belga, mentre genitori e zii, proprietari dell'animale, erano vicini. Pochi istanti, ma fatali. I parenti non sanno spiegarsi le ragioni della tragedia.

La piccina è stata morsa a un braccio, ha urlato e il cane l'ha azzannata al volto e alla gola. La cugina aveva provato a dare crocchette al cane ma inutilmente.

La mamma della bimba, la signora Mara Menotto, e lo zio, il signor Loris Truant, proprietario dell'animale, sono indagati dalla Procura di Pordenone per l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

"I protagonisti della vicenda sono un cane e una bimba di tre anni, affidati rispettivamente alla custodia del proprietario e di un genitore. Almeno uno è venuto meno all'obbligo di vigilanza, noi dobbiamo provare ad accertare di chi si tratti", ha commentato il procuratore della Repubblica di Pordenone Marco Martani.

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