Omicidio di Pordenone: l'indagato ha deciso di rispondere alle domande degli inquirenti
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- Pubblicato Martedì, 06 Ottobre 2015 19:45
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Pordenone - "Posso solo confermare che l'indagato ha deciso di rispondere alle domande dei sostituti e quindi l'interrogatorio è in corso dalla tarda mattinata di oggi". Lo ha affermato il Procuratore di Pordenone Marco Martani intercettato dai giornalisti all'esterno del Tribunale di Pordenone.
"Quella di oggi - ha aggiunto - è certamente una tappa importante dell'indagine ma non è certamente l'ultima e non sarà decisiva. Nessuna indagine mediatica: se il difensore proclama l'innocenza dell'assistito ci sta, ma dalla Procura non potranno uscire particolari coperti dal segreto istruttorio", ha concluso.
L'interrogatorio di Giosuè Ruotolo, unico indagato per il duplice omicidio dei fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone, avvenuto a Pordenone il 17 marzo scorso, si è svolto nella mattinata di martedì 6 ottobre.
Il giovane commiltone di Ragone, all'entrata in Tribunale, era accompagnato dai suoi legali. In quella sede non aveva confermato né smentito l'indiscrezione, apparsa sul quotidiano "Il Corriere della Sera", secondo cui avrebbe cambiato la sua versione dei fatti.
Secondo quanto riportato dal giornale, Ruotolo, che ha sempre sostenuto di essere rimasto in casa al momento del delitto, affermerebbe ora di essere stato al posteggio del Palasport per alcuni minuti.
Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia Ragone, anche lui giunto in Tribunale, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa, affermando che "L’indagine ci dice che il killer non veniva da lontano, ma è probabile che fosse nella cerchia degli amici forse addirittura degli ex conviventi".
“Probabilmente – ha aggiunto il legale – si tratta di qualcuno nel giro molto stretto delle sue amicizie. Non bisogna pensare che dietro un grande crimine ci sia sempre un grande movente”.
Il rappresentante della famiglia Ragone ha quindi lanciato “un appello a parlare a tutti coloro che sanno: dopo il ritrovamento della pistola, anche un elemento insignificante può essere utile adesso che c’è un indagato, anche qualcosa che prima poteva sembrare banale adesso potrebbe essere rivalutato”.
Duplice omicidio di Pordenone: atteso interrogatorio per l’unico indagato Giosuè Ruotolo
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- Pubblicato Lunedì, 05 Ottobre 2015 15:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - È atteso per domani martedì 6 ottobre l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo, iscritto sul registro degli indagati a piede libero per il duplice omicidio dei fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza, avvenuto a Pordenone il 17 marzo scorso.
Sono due i principali elementi attorno a cui ruota l’inchiesta: la pistola rinvenuta nel laghetto e l’accertata presenza dell’auto dell’indagato, una Audi A3, lungo la via che costeggia il parco di San Valentino. Sarebbero stati proprio i movimenti dell’Audi a spingere gli investigatori a perlustrare il laghetto. Un’intuizione che si è rivelata esatta.
Giosuè Ruotolo dovrà spiegare, in particolare, la presenza dell’auto e, se era lui alla guida della sua macchina la sera del 17 marzo, il tempo - piuttosto lungo - impiegato per percorrere la strada stessa, lunga poche centinaia di metri.
Negli ambienti investigativi si parla di un “buco” di sette minuti da quando l’auto è stata inquadrata dall’ultima telecamera nei pressi di un istituto scolastico a quando viene intercettata poco distante da via Colombo, dove abitava il militare campano. Perchè impiegare sette minuti per un percorso che, normalmente, si compie in un minuto o anche meno?
La Procura sarebbe intenzionata a sapere da Ruotolo chi era alla guida del mezzo, visto che l’ex coinquilino di Trifone ha sempre sostenuto di trovarsi in casa impegnato al computer.
Gli investigatori, invece, sarebbero propensi a ritenere che nell’auto ci fosse proprio Ruotolo, da solo. Sono stati sentiti anche vari testimoni, per capire se qualcuno ha notato la presenza dell’indagato nei pressi dell’auto o nel posteggio.
Intanto procedono le analisi del Reparto indagini scientifiche volte ad individuare eventuali tracce di sangue o polvere da sparo sui vestiti di Ruotolo e sull’automobile.
Al vaglio degli investigatori anche la provenienza della pistola, un modello ormai d’epoca, da collezionisti, che risale agli anni antecedenti la II Guerra mondiale.
Duplice omicidio di Pordenone: martedì l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo. Sequestrato PC
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- Pubblicato Mercoledì, 30 Settembre 2015 22:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Gli investigatori hanno sequestrato mercoledì 30 settembre un altro computer nell’appartamento dove l’indagato per l’omicidio della coppia di Pordenone, Giosuè Ruotolo, viveva con altri due commilitoni.
Essendo una dimora condivisa, i Carabinieri hanno notificato il provvedimento di sequestro anche agli altri due inquilini, iscritti nel registro degli indagati “per atto dovuto”.
La loro posizione, tuttavia, è stata stralciata in quanto i due sono considerati estranei alla vicenda e per loro il pm ha già presentato al gip richiesta di archiviazione.
Intanto, è in programma per martedì prossimo l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo.
Lo si è appreso dai legali del militare. L’indiscrezione è stata confermata dalla Procura della Repubblica di Pordenone.
Sarà la prima volta che il commilitone ed ex coinquilino di Trifone Ragone risponderà agli investigatori in veste di indagato: le tre volte precedenti era sempre stato ascoltato semplicemente come persona informata sui fatti.
Per martedì, c’è la convinzione che siano già disponibili anche i primi riscontri degli esami eseguiti dai Ris di Parma sulla presenza di eventuali tracce sulla pistola che ha fatto fuoco, rinvenuta nel laghetto del parco di San Valentino e già individuata come l’arma del delitto.
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