Morto lo scialpinista travolto da una slavina a Sella Nevea sabato 4 febbraio

Morto lo scialpinista travolto da una slavina a Sella Nevea sabato 4 febbraio

Udine - È morto lunedì 6 febbraio Michele Fedele, lo scialpinista che nella mattinata di sabato 4 febbraio era stato travolto da una slavina staccatasi nella zona di Sella Nevea, sulle Alpi Giulie.

La morte cerebrale dello sfortunato sciatore era stata accertata intorno alle 12.15, e sette ore dopo, al termine del periodo di osservazione, è stato dichiarato il decesso. La famiglia ha dato l'assenso alla donazione degli organi.

Fedele, 41 anni, di Ovaro (Ud) era salito insieme ad un gruppo di altri sette escursionisti per un percorso classico presso Conca Prevala, nel gruppo del Canin, a quota 2000 metri.

Passando sotto ad una una zona rocciosa, nella zona Funiforn, all'altezza del rifugio Gilberti, la comitiva era stata sorpresa dal distacco di un accumulo di neve che aveva travolto due scialpinisti.

L'allarme era partito intorno alle 11.45 con una chiamata di soccorso alla centrale operativa del 118 da parte di uno degli escursionisti rimasti illesi. Gli stessi compagni, tutti muniti di Arva, avevano iniziato subito a scavare nella neve.

Uno degli sciatori travolti, colpito solo parzialmente, aveva riportato ferite a una gamba, mentre Fedele, completamente sommerso dalla slavina, era stato estratto in gravi condizioni ed era stato subito sottoposto a rianimazione da operatori di Guardia di Finanza e Polizia.

L'elicottero del 118 lo aveva trasportato all'ospedale di Udine, dove era stato ricoverato in terapia intensiva.

I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita, ma la grave ipotermia e la carenza di ossigeno gli sono stati fatali.



 

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