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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L'imprenditore triestino Marcello Di Finizio sulla facciata della basilica di San Pietro

L'imprenditore triestino Marcello Di Finizio sulla facciata della basilica di San Pietro

Roma - Domenica 21 dicembre l’imprenditore balneare triestino Marcello Di Finizio ha dato nuovamente la scalata a San Pietro, ma questa volta non in cima a un lucernaio della cupola, come ha fatto le precedenti quattro volte in cui ha compiuto questo gesto.

Oggi pomeriggio Di Finizio si è infatti calato fino alla facciata della basilica "per essere più visibile", come ha spiegato al telefono alla redazione del periodico online MondoBalneare.com

"Tutti gli imprenditori balneari italiani mi raggiungano subito in piazza San Pietro – esorta Di Finizio a Mondo Balneare – con in mano un salvagente e un fiore blu. Questa è la nostra ultima occasione per denunciare la situazione disperata in cui ci troviamo".

Di Finizio ha inviato un comunicato all'Agenzia Ansa in cui scrive: "Per favore, dite al Presidente Napolitano che mi chiamo Marcello Di Finizio, e non sono un eversivo, ma sono solo un ESEMPIO, un cittadino, un piccolo imprenditore italiano nato e vissuto sempre in Italia. Ditegli che sono uno dei milioni di italiani massacrati dalla incapacità e la malafede di una politica sempre più marcia e corrotta, totalmente indifferente, distante e incapace di affrontare e risolvere i problemi reali dei loro concittadini".

"Rimarrò qui su senza bere, senza mangiare e senza dormire - scrive Di Finizio su Facebook - cercherò di resistere finché la forza mi sosterrà e se cadrò giù per mancanza di forze sarà evidente a tutti che questa è stata un'esecuzione capitale mediante consunzione. E staremo a vedere fino a dove saranno capaci di spingersi... "

L’ultima "impresa" di Di Finizio a San Pietro risale allo scorso marzo, quando con slogan e cartelli occupò una lunetta centrale della cupola, sul versante della facciata della Basilica. C'è da chiedersi, anche con preoccupazione, come faccia ad eludere la sorveglianza delle guardie vaticane.

Il titolare del locale “La Voce della Luna”, sulla riviera di Barcola a Trieste, è da tempo noto alla gendarmeria vaticana. La prima volta che si arrampicò su San Pietro era il 30 luglio del 2012.

Da allora si è reso protagonista di altre tre "scalate" tutte per il medesimo motivo: la protesta contro la direttiva Bolkenstein, che abroga il rinnovo automatico delle concessioni balneari.

La scorsa estate Di Finizio era rimasto accampato per 80 giorni sulla gru Ursus nel porto vecchio di Trieste.

(foto: Facebook)

Trieste e Muggia, annullata la sospensione dei pagamenti. Alluvionati dovranno pagare le tasse

Trieste e Muggia, annullata la sospensione dei pagamenti. Alluvionati dovranno pagare le tasse

Trieste - Un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze firmato dal ministro Padoan stabilisce che i residenti dei comuni alluvionati sono tenuti al versamento delle tasse.

Così si legge nel comunicato diffuso il 15 dicembre dal Ministero: "Gli adempimenti e i versamenti tributari nei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi e per i quali era stata prevista la sospensione fino al 20 dicembre 2014, devono essere effettuati in un'unica soluzione entro il 22 dicembre prossimo. La disposizione è contenuta in un decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze.

I Comuni interessati, indicati nei precedenti decreti di sospensione, sono localizzati in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e nella provincia di Foggia".

Nella nostra Regione, i comuni interessati sono Trieste e Muggia (Ts).

Nei giorni scorsi si era parlato della possibilità di far slittare ancora il pagamento dei tributi, perché nel frattempo all’Irpef si sono aggiunti anche l’Imu e la Tasi, il cui saldo va versato entro il 16 dicembre.

I sindaci però hanno chiesto di non andare troppo in avanti con i pagamenti, vista la necessità di liquidità delle casse comunali.

Uno slittamento non sarebbe stato gradito nemmeno al governo. La sospensione, secondo le stime del ministero dell’Economia, varrebbe circa 3 miliardi di euro.

La decisione non ha mancato di provocare reazioni da parte delle opposizioni e delle associazioni imprenditoriali delle aree interessate.

Incidente stradale nella zona industriale di Muggia, muore triestino di 59 anni

Incidente stradale nella zona industriale di Muggia, muore triestino di 59 anni

Trieste - Un uomo di 59 anni, il signor Ruggero Prazio, residente a Trieste, è morto in un incidente stradale avvenuto nella zona industriale di Muggia (Ts), in via delle Saline, attorno alle 12 del 7 dicembre.

Tre le auto coinvolte, due Opel ed una Ford Fiesta. Altre tre persone sono rimaste ferite nello schianto, che ha provocato il ribaltamento di una delle vetture.

Sulle cause dell'incidente sta indagando la Polizia. L'impatto, secondo i primi rilievi, sarebbe stato causato da una mancata precedenza al momento dell'immissione di una delle auto da una stradina.

Sul posto sono sopraggiunti Polizia, Vigili del Fuoco e le ambulanze del 118. Per il signor Prazio non c'è stato nulla da fare, gli altri feriti, di cui due in gravi condizioni, sono stati trasportati all'ospedale.

Il tratto di strada è rimasto a lungo chiuso alla circolazione.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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