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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Maltempo in Friuli Venezia Giulia, a Trieste bora con raffiche fino a 120 km all'ora

Maltempo in Friuli Venezia Giulia, a Trieste bora con raffiche fino a 120 km all'ora

Trieste - La forte perturbazione che sta interessando l'Italia ha fatto tornare, come di consueto, la bora a Trieste. Secondo i dati resi noti dall’Istituto Nautico del capoluogo giuliano, il forte vento di E-N-E soffia sulla città con una media di circa 80-100 chilometri all’ora e con raffiche di poco inferiori ai 120. La piu’ violenta si è verificata intorno alle 8 del 5 febbraio.

Questo come sempre comporta un notevole impegno da parte delle forze dell’ordine e in particolare per i vigili del fuoco che dalle prime ore del mattino hanno ricevuto circa una cinquantina di chiamate per i soliti inconvenienti provocati da queste condizioni metereologiche: rami sulle carreggiate, intonaci che hanno danneggiato alcune macchine, antenne televisive piegate, cassonetti dell’immondizia finiti in mezzo alla carreggiata.

Qualche difficoltà anche in ambito portuale e nella movimentazione delle merci. A Trieste la temperatura si aggira intorno ai 3-4 gradi, mentre le colline che salgono verso il Carso sono interessate da neve polverosa che al momento non sta creando particolari problemi alla circolazione.

Ingoia cocaina per sfuggire ai controlli, muore per overdose un giovane a Trieste

Ingoia cocaina per sfuggire ai controlli, muore per overdose un giovane a Trieste

Trieste - Un giovane di 28 anni, Stefano Apollonio, di Muggia (Ts) è morto di overdose dopo aver ingoiato alcuni ovuli pieni di droga.

Il tragico fatto è avvenuto a Trieste nella tarda serata del 28 gennaio durante un controllo antidroga dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trieste.

I militari erano di pattuglia in via Parenzan per effettuare sorveglianza antidroga. Al loro arrivo Stefano Apollonio – secondo il racconto degli stessi Carabinieri – avrebbe ingurgitato alcuni ovuli, molto probabilmente di cocaina, che teneva in mano.

I militari hanno immediatamente cercato di far sputare quanto il giovane aveva ingerito. Il tentativo è riuscito solo in parte. Dopo poco Apollonio ha avuto una crisi da overdose.

Allertati dai Carabinieri, sono subito sopraggiunti i soccorsi del 118. Inutili i tentativi di rianimazione operati sul posto: il giovane è morto per arresto cardiocircolatorio.

La perquisizione, effettuata all’interno dell’appartamento di Apollonio, ha portato al rinvenimento e al sequestro di una pistola semiautomatica calibro 7,65, di 17 proiettili calibro 7,65, di 812 grammi di cocaina, 140 grammi di cannabis e 925 grammi di hashish.

Alla Risiera per non dimenticare nel 70° della Liberazione. Video

Alla Risiera per non dimenticare nel 70° della Liberazione

TRIESTE - Si è tenuta nella mattinata di oggi 27 gennaio – con inizio alle ore 11 - la principale tra le numerose iniziative dedicate al Giorno della Memoria presso la Risiera di San Sabba a Trieste.

Nessun luogo è più tristemente adatto alla celebrazione di quello che fu un lager nazista e campo di sterminio durante la seconda Guerra mondiale, unico in Italia, in occasione del 70° anniversario della liberazione dei campi di concentramento e per commemorare le vittime dell'Olocausto.

La cerimonia si è aperta con la deposizione di corone d'alloro da parte delle autorità locali e dei rappresentanti dei gruppi e delle associazioni, seguita da un intervento del sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, che ha invitato i cittadini a tutelare i valori e le leggi che consentano a tutti di essere liberi e uguali.

E' intervenuto poi il sindaco di Duino-Aurisina, Vladimir Kukanja, al quale è succeduta la consegna delle medaglie ai parenti degli internati nella Risiera, suscitando una profonda commozione in tutte le persone intervenute, sia giovani che adulti.

La cerimonia si è infine conclusa intorno alle 11.45 con le celebrazioni religiose da parte dei rappresentanti delle comunità cattolica, ebraica, greco-ortodossa, serbo-ortodossa e anglicana. La commemorazione ha richiamato un vasto pubblico di tutte le età, da anziani a teenager, da veterani a gruppi di scolari, riuniti nel cortile interno della risiera, che si è trasformato da posto di terrore a luogo di riunione e condivisione contro la paura e la discriminazione nel segno del ricordo.

Lo scopo è, quindi, ricordare in accordo con l’istituzione di questa ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite fin dal 1 novembre 2005. Ed è questo uno dei significati principali del giorno della Memoria: ricordare la tenacia con la quale gli internati dei campi di concentramento sono sopravvissuti, la temerarietà posseduta nell'affrontare l'agghiacciante situazione al limite della sanità mentale in cui si trovavano ed evitare che si compiano gli stessi sbagli, celebrare la libertà e l'unità e combattere le discriminazioni razziali e la xenofobia.

Nonostante siano trascorsi 70 anni dalla liberazione dei campi di concentramento, si lotta ancora nel presente contro le discriminazioni razziali, i pregiudizi e gli stereotipi collegati ad ogni popolo o gruppo etnico, e a tal proposito il 27 gennaio è un giorno importante, in quanto le persone si uniscono per dimostrare la propria vicinanza a ciascuna etnia e popolazione, per celebrare la libertà di pensiero e d'azione, per ricordare gli orrori a cui hanno portato l'ignoranza e le discriminazioni ed evitare che si ripetano. Per non dimenticare.

Di seguito un breve filmato della Cerimonia:

(In apertura un momento della cerimonia. Foto di Tullia Calogiuri; video: Tiziana Melloni)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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