Il manager Zeno D'Agostino nominato commissario dell'Autorità portuale di Trieste
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- Pubblicato Martedì, 17 Febbraio 2015 18:37
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, durante una conferenza stampa svoltasi martedì 17 febbraio, ha annunciato la nomina di Zeno D'Agostino a commissario con pieni poteri all'Autorità portuale di Trieste. Il Ministro ha sottolineato che la nomina è condivisa sia dal presidente della Regione che dal sindaco di Trieste.
La nomina di D'Agostino sarà operativa dal 24 febbraio per permettere i passaggi di consegne con il presidente uscente Marina Monassi.
"Sono molto soddisfatto della nomina di Zeno D’Agostino al vertice dell’Autorità Portuale di Trieste", così il primissimo commento del Sindaco Cosolini alla notizia.
"Sono convinto – ha proseguito Cosolini - che sia la persona giusta per una svolta, attesa dalla città e dagli operatori, che può consentire al nostro porto di essere uno dei motori fondamentali della ripresa economica del territorio. Se quattro mesi fa, insieme a Nerio Nesladek, ho indicato Zeno D’Agostino è stato perché avevo già avuto modo di conoscerne la competenza e la riconosciuta professionalità, caratteristiche queste emerse quando, nella scorsa estate, avevamo partecipato quali relatori a un convegno sulla portualità a Monaco alla presenza di più di 250 operatori bavaresi della logistica".
"Sin dalla sua indicazione da parte mia – ha dichiarato ancora il Sindaco di Trieste - si sono susseguiti riconoscimenti di stima e apprezzamento sulla sua persona dai principali ambienti della portualità e della logistica italiani. Lo attende un lavoro impegnativo perché l’agenda è fitta. Sono convinto che lavoreremo bene insieme con le altre istituzioni, a partire dalla Regione, per sfruttare al meglio le grandi opportunità che il nostro porto deve cogliere".
"Accogliamo con molto favore la nomina di Zeno D'Agostino a commissario dell'Autorità Portuale di Trieste: le sue competenze tecniche di grande livello saranno utili per permettere allo scalo di compiere una svolta di cui si sentiva la necessità".
Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani commentando la firma del decreto di nomina del commissario da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.
"Le attitudini professionali di D'Agostino saranno messe al servizio delle fondamentali esigenze del Porto di Trieste che deve essere aperto all'internazionalizzazione in sintonia con la vocazione storica della città e che ha bisogno di ristabilire i legami con l'entroterra e con le finalità trasportistiche dei soggetti incardinati sul territorio" ha affermato Serracchiani.
"In una congiuntura in cui la competitività è generata anche dalla massa critica, occorre che l'idea di porto-regione diventi effettiva e Zeno D'Agostino ha le qualità per lavorare guardando a questo obiettivo", ha concluso Serracchiani.
Zeno D'Agostino, veronese, 44 anni, è direttore generale di Interporto di Bologna SpA. Laureato in Scienze politiche all'Università di Padova con una tesi sulla logistica, D'Agostino nel 2010 ha vinto il premio "logistico dell'anno" di Assologistica.
Lutto nel mondo del giornalismo: muore a Trieste la scrittrice e reporter Francesca Longo
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- Pubblicato Lunedì, 16 Febbraio 2015 11:39
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - È morta domenica 15 febbraio all'ospedale Cattinara, per un tumore, a 58 anni, la giornalista e scrittrice Francesca Longo.
Con il romanzo “Come ti sequestro la prof” (E.L. edizioni) nel 2012 aveva vinto la quarta edizione del Premio Nazionale “Città di Biella” per la sezione narrativa, per la fascia d’età 13 -16 anni. Come giornalista aveva collaborato da free lance con importanti testate, scritto testi per la radio e la televisione e prodotto cortometraggi.
Nata a Roma nel 1956 da madre triestina e padre fiorentino, frequentò il liceo classico Stellini di Udine per poi laurearsi a Trieste con 110 e lode in Lettere Moderne con una tesi sulla lingua friulana.
Dopo un impiego alla Banca Antonveneta di Udine, si trasferì dopo il matrimonio a Trieste, dove diede alla luce le due figlie Caterina e Sofia e iniziò la carriera giornalistica. Ha collaborato con oltre trentacinque testate (Il Manifesto, Liberazione, Il Sole 24 Ore, il Gazzettino, ANSA) conducendo diversi programmi per la Rai regionale.
Condusse inchieste sugli anni di Tito in Jugoslavia e sulla tragedia del Cermis, e scrisse romanzi e volumi per l'infanzia. Con il compagno, il giornalista dell'ANSA Fabio Benes, scrisse una "Storia della Venezia Giulia" sugli eventi del confine orientale dopo la seconda guerra mondiale. Fece parte, con lo pseudonimo de 'La ragazza del bar', del nucleo iniziale del famoso sito internet "Il barbiere della sera".
Particolare successo riscosse la collana di libri edita per Baldini, Castoldi & Dalai sul rapporto tra generazioni: "Come sopravvivere con un'adolescente in casa", "Mamma sei sempre una sòla", "Mia madre che non vuole invecchiare", "Non gioco più". A dicembre, ormai malata, Francesca Longo aveva presentato al caffè San Marco di Trieste una favola per bambini dedicata al nipotino Elias, di tre anni.
Muore a Trieste il sacerdote, scrittore e giornalista don Dušan Jakomin, direttore di Naš Vestnik
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- Pubblicato Giovedì, 12 Febbraio 2015 18:43
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - È morto il 12 febbraio ad Aurisina (Ts) il sacerdote, scrittore e collega giornalista Dušan Jakomin. Don Jakomin era nato nel 1925 a Sv Anton pri Kopru (Slovenia) ed era stato ordinato nel 1949.
Attivissimo nell'animazione spirituale e culturale in lingua slovena, era direttore del mensile religioso Naš Vestnik e conduceva un programma radiofonico. Curioso di ogni novità, era attivo anche sui social network ed era particolarmente vicino ai giovani.
Sono numerosi i messaggi che stanno giungendo sul suo profilo Facebook da parte di collaboratori, amici, coppie che aveva sposato.
Due anni fa, per le sue attività culturali e sociali, aveva ricevuto le medaglia bronzea da parte dell'Amministrazione comunale.
Don Dušan Jakomin risiedeva ormai da moltissimi anni a Servola, quartiere popolare di Trieste, ricco di storia e tradizioni.
Il sacerdote e giornalista si è impegnato strenuamente per mantenere vive le tradizioni servolane, nella cura e nell'allestimento del Museo etnografico, prezioso contenitore delle tipicità del rione, con i costumi tradizionali e gli strumenti del sapere artigiano delle “pancogole”.
Una delle sue ultime volontà è stata quella di realizzare un murales sulla facciata del centro Dom Ukmar, un dipinto che ripercorre la storia del rione di Servola attraverso le immagini della Chiesa, del pane e una bella rappresentazione del lavoro nella Ferriera, come se fosse un messaggio di buon auspicio per il futuro del rione.
Vivo il cordoglio da parte dell'amministrazione comunale, grata per il suo impegno nella comunità: "Come ho già avuto modo di dire in occasione del riconoscimento che il Comune ha voluto tributargli nell'ottobre del 2013 – ha dichiarato il Sindaco – don Dušan Jakomin è stato un fondamentale punto di riferimento della comunità, un vero pastore di anime, grazie al quale la popolazione servolana ha saputo superare anche momenti non facili. Lascia un grande vuoto e mancherà tantissimo a tutti noi".
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