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Uomo di 70 anni aggredito da un cinghiale alla periferia di Trieste

Trieste - Un uomo di 70 anni è stato ricoverato all'ospedale di Trieste dopo essere stato aggredito e ferito da un cinghiale in un campo nel rione di Longera, alla periferia della città.

Nelle prime ore del mattino del 25 maggio, l'anziano uomo si è accorto dell'animale, che era penetrato nell'orto di casa. Uscito, ha cercato di allontanarlo con un badile.

Anche il cane a sua volta ha attaccato il cinghiale. La grossa bestia ha morso più volte cane e padrone. Il cane, dilaniato da numerose ferite, è morto poco dopo.

L'uomo ha riportato varie lesioni, di cui una profonda ad una coscia.

I vicini, spaventati dalle grida, hanno immediatamente allertato i soccorsi. I sanitari del 118, giunti subito sul posto, hanno trasportato l'anziano all'ospedale di Cattinara, dove non è in pericolo di vita.

Razziavano autosaloni e negozi di elettronica: sgominata una banda di rapinatori

Trieste - La Polizia e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste hanno eseguito misure cautelari e numerose perquisizioni a carico di un gruppo di cittadini ucraini e moldavi, che hanno commesso reati contro il patrimonio tra cui furti di autovetture di pregio ed effrazioni in esercizi commerciali, in particolare negozi di apparecchi satellitari e materiale elettronico. Lo hanno reso noto le forze dell'ordine in un comunicato diffuso il 15 maggio.

Il gruppo aveva in disponibilità abitazioni e garage in Lombardia, Veneto e Fvg, utilizzati come deposito di refurtiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato individuato a Milano un covo con una grande quantità di materiale rubato, che ha portato alla denuncia di altri cinque ucraini.

Nove in tutto le persone arrestate nell'ambito delle indagini, avviate con il nome di Operazione Predators, in seguito a furti commessi in una concessionaria di Muggia (Trieste), e poi in altre aziende e autosaloni a Vicenza, a Milano.

Oggetto dei furti sono stati prevalentemente apparecchiature elettroniche installate su auto di lusso da destinare al mercato dei Paesi dell'Est, dove giungevano grazie anche ad autotrasportatori ucraini dediti alla ricettazione.

Il sodalizio criminale colpiva in varie regioni d’Italia del Centro e del Nord, eludendo sistemi di allarme anche piuttosto sofisticati. Una ventina complessivamente le persone indagate dalla Procura triestina