A Borgo delle Rose il convegno su donne e benessere
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- Pubblicato Giovedì, 07 Giugno 2012 17:49
- Scritto da Tiziana Melloni
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Promosso dal gruppo provinciale Terziario Donna di Confcommercio Imprese per l’Italia, si tiene lunedì 18 giugno, alle 9, nella tenuta Borgo delle Rose di San Quirino, il convegno dal titolo “Il benessere è donna”.
“L’obiettivo - ha spiegato il presidente del Gruppo, Silvia Radetti - è quello di dare alla donna impegnata nel lavoro, oggi reso ancora più difficile nella gestione dell’impresa ma anche nel ruolo spesso di moglie e madre, quel benessere necessario per affrontare la vita di ogni giorno”.
Numerosi i temi che saranno discussi in occasione di questa assise da relatori qualificati ai quali spetterà il compito di mettere in luce aspetti e insegnamenti per la salute e il benessere del mondo femminile.
Per partecipare al convegno le donne imprenditrici devono contattare, entro mercoledì 13 giugno, la segreteria dell’Ascom-Confcommercio (info 0434-549494/419, signora Simona Cimarosti).
Più qualità della vita per i pensionati grazie alle associazioni
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- Pubblicato Giovedì, 07 Giugno 2012 17:33
- Scritto da Tiziana Melloni
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Domenica 3 giugno, a Frisanco, si è svolto il meeting dal titolo “La giornata del pensionato” organizzato dall’Associazione provinciale Capla (Coordinamento associazioni pensionati lavoratori autonomi) che per l’occasione ha richiamato numerosi partecipanti.
Forte l’interesse del pubblico sugli argomenti discussi, soprattutto per la professionalità dei relatori: Paola Busetti e Andrea Dall’Agata, funzionari addetti all’Ambito 6.4 del territorio di Maniago, e di Sandro Rovedo, sindaco di Frisanco.
I temi hanno interessato non solo il mondo del pensionato, ma più in generale tutte quelle persone che, per svariati motivi (età, carenze motorie, condizione sociale), devono rivolgersi alle Istituzioni per chiedere supporto e assistenza.
I relatori hanno evidenziato la rete di supporti messa in atto dai mandamenti: dai bisogni di carattere economico a quelli di carattere fisico per i non autosufficienti; nonché le problematiche legate alla burocrazia e alle regole da seguire nelle specifiche competenze, oltre ai rapporti relativi alla regolarizzazione delle badanti. Ma anche ricoveri in case di riposo o in strutture ospedaliere, l’ottenimento di finanziamenti a chi ne ha diritto e servizi a domicilio e trasporto persone.
Il coordinatore regionale del Capla, Guido De Michielis, presente con i vice Pagani e Rizzi, ha chiuso l’incontro ringraziando gli organizzatori e auspicando per la categoria dei pensionati un futuro attivo e partecipe in seno alla prorpia comunità.
Dal canto suo il coordinatore provinciale del Capla, Remo Pietrani, si è detto lusingato di questa esperienza che ha visto la collaborazione di ben cinque Associazioni di categoria: 50&PIU’, Coldiretti, Confartigianato, Cia e Cna.
Nuove scoperte mediche sulla regolazione del sistema immunitario
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- Pubblicato Martedì, 05 Giugno 2012 15:45
- Scritto da Tiziana Melloni
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UDINE - I ricercatori dell'Università hanno fatto un promettente passo in avanti verso nuove e più efficaci immunoterapie nelle malattie oncologiche, allergiche e autoimmuni. Le terapie, sperimentate per ora su cavie, pemettono di regolare l’immunità in una determinata patologia attraverso l’attivazione, il potenziamento o lo spegnimento del sistema immunitario.
Il gruppo di Immunologia dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Istituto nazionale tumori di Milano, i National Institutes of Health (NIH) di Bethesda e la Genentech Inc (Usa), nello studio ora pubblicato su una delle più prestigiose riviste di immunologia clinica, “The Journal of Allergy and Clinical Immunology”, ha sviluppato, infatti, una molecola solubile la cui somministrazione a topi con attività immunitaria nulla o eccessiva ha permesso di riportare i livelli normali di funzionamento del sistema immunitario.
Il gruppo dell’Ateneo di Udine è diretto da Carlo Pucillo, del dipartimento di Scienze mediche e biologiche, ed è composto da Barbara Frossi, Giorgia Gri, Federica D’Incà, Riccardo Sibilano.
I risultati dello studio, condotto per ora soltanto in via sperimentale, costituiscono un importante avanzamento verso una efficace strategia immunoterapeutica nell’uomo. Il nuovo approccio sperimentato «è mirato, infatti – riferisce Pucillo –, a ristabilire la “normalità” del sistema, in modo che esso possa riacquisire le sue prerogative di non avere risposte dannose nei confronti di tessuti dell’ospite, come nella sclerosi multipla o l’artrite reumatoide, o eccessive verso allergeni, ma di poter ancora operare attivamente nei confronti delle cellule tumorali».
La gran parte delle immunoterapie oggi esistenti «sono volte, invece – dice Pucillo –, a sopprimere una risposta immunitaria eccessiva o ad attivare spesso in maniera aspecifica il sistema immunitario, ma senza curarsi del fatto che ciò espone a nuove patologie causate dallo squilibrio indotto». Un esempio posso essere le terapie delle malattie autoimmuni o di controllo dei trapianti «nelle quali – spiega Pucillo – l’eliminazione di molecole con anticorpi, nel primo esempio, o l’abbassamento delle funzioni del sistema immunitario per evitare il rigetto, nel secondo esempio, possono esporre i pazienti allo sviluppo di malattie infettive».
La ricerca ora pubblicata è la continuazione dello studio (pubblicato sulle riviste “Immunity” e “Blood”) che nel 2009 portò all’identificazione di uno dei meccanismi che stanno alla base dell’inizio delle malattie autoimmuni. Allora, il gruppo di immunologia dell’Università di Udine, per primo al mondo, aveva chiarito uno dei meccanismi utilizzati dalle cellule T regolatorie (responsabili della limitazione della risposta immunitaria) per controllare le risposte immunitarie.
Ora, la molecola solubile identificata - che mima le funzioni delle cellule T regolatorie e la capacità di questi linfociti di influenzare le risposte autoimmuni e di interagire con le cellule responsabili delle reazioni allergiche -, somministrata a topi nei quali l’attività delle cellule T regolatorie era assente e che presentavano risposte immuni eccessive, «ha permesso di riportare – conclude Pucillo – i livelli di funzionamento del sistema immunitario a quello presente nei topi di controllo che presentavano livelli normali di cellule T regolatorie».
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