Indagine Save the Children sull’infanzia in Italia: in FVG un minore su 5 vive in povertà relativa

Indagine Save the Children sull’infanzia in Italia: in FVG un minore su 5 vive in povertà relativa

Roma - È uscito il 16 novembre “Bambini senza”, l’Atlante dell'Infanzia di Save the Children, che riporta i dati dell’indagine sull’infanzia e adolescenza in Italia in 62 mappe e 5 infografiche, che traducono in rappresentazioni geografiche un’ampia serie di indicatori provenienti da fonti ufficiali e indagini autorevoli.

Il primo dato che salta agli occhi sono le gravi conseguenze dell’illegalità sulle condizioni dello sviluppo dei più piccoli.

Nella prefazione dell’Atlante Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, ricorda che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva sottolineato come «non ci sarà ripresa, crescita di opportunità e un futuro degno per i nostri giovani, se non estirperemo la corruzione, l’illegalità e la criminalità organizzata».

Scrive ancora Neri: “L’illegalità diffusa, l’assenza di politiche attente e lungimiranti nei confronti dell’infanzia in questi decenni, a volte più semplicemente la loro mancata applicazione, sono all’origine di una parte consistente dei tantissimi e variegati “senza” evidenziati dall’Atlante: economici, sociali, culturali, relazionali, relativi ai servizi, alle competenze, alle opportunità”.

“Un elenco di privazioni lungo e differenziato: un bambino su tre non può permettersi una settimana di vacanze lontano da casa, uno su sette è impossibilitato a frequentare attività di svago extrascolastico, uno su quattro non frequenta alcuna attività sportiva, uno su due non legge un libro, solo per citarne alcuni”.

“Il “senza” più tragico dei bambini e degli adolescenti nell’Italia di oggi - il motore di una sfiducia strisciante nella politica e nella cittadinanza attiva, in parte alimentata proprio dal dilagare di quei fenomeni denunciati dal Presidente della Repubblica e dalla perdita di credibilità delle istituzioni – forse è proprio questo: i bambini raccontano ma nessuno li ascolta.
Il nostro impegno è anche quello di prestargli orecchio e di restituirgli la voce”.

Entrando nel dettaglio delle mappe regionali, si scopre che anche in Friuli Venezia Giulia, una delle Regioni ben posizionata relativamente alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, più di un ragazzo su cinque vive in condizioni di povertà relativa.

Più di un terzo dei ragazzi del FVG - si legge nell'analisi - non ha letto un libro lo scorso anno e quasi la metà non è andata al teatro o a un museo.

Tra gli adolescenti circa il 12% degli alunni di 15 anni - oltre uno su 10 - non raggiunge il livello minimo di competenze in matematica e in lettura, a fronte, rispettivamente del 24,7 e 19,5% della media nazionale.

Bene invece la copertura degli asili nido e dei servizi integrativi, presenti nel 99,5% dei Comuni della regione, a fronte di un tasso del 57,3% in Italia.

Il FVG detiene inoltre il tasso di dispersione scolastica più basso in Italia, che si attesta al 6,9% contro un tasso nazionale del 14,7%, inferiore anche alla media europea dell'11%.

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