Buona o no, la scuola va avanti. La maturità è un affare di stato

Buona o no, la scuola va avanti. La maturità è un affare di stato

Trieste – Che sia Buona o no, a contratti rinnovati o meno, con insegnanti felici o depressi, la scuola non si ferma. Specie se si tratta di un “affare di Stato” come l’esame di maturità.

Oggi, come vuole il rito estivo, è stata la volta del tema di italiano per mezzo milione di maturandi e le tracce sono ormai ben note.

Analisi del testo con Umberto Eco. Per i saggi brevi: l’artistico letterario sul rapporto tra padre e figlio, quello socio economico sul PIL, lo storico politico sul valore del paesaggio (la ministra aveva insistito sul colore “verde” come indizio la sera prima)  e il tecnico scientifico sull’uomo e l’avventura nello spazio. Il tema storico sul diritto di volto alle donne e quello di attualità su confini e immigrazione.

L’attualità e l’identità, dunque, prima di tutto.

La ministra Giannini, in un comunicato stampa, spiega questa scelta: “Il filo rosso delle tracce che abbiamo proposto quest’anno per la prova di italiano sono i valori e l’identità. Sono un valore il paesaggio e la sua tutela. È un valore non limitare la misura dello sviluppo e del progresso di un Paese solo ad una quantificazione numerica. È un valore la scienza che supera ogni confine dell’immaginazione con l’uomo che affronta l’ignoto e lo spazio. È un valore il bene immateriale della letteratura. E ancora, è un valore la reinterpretazione del concetto di confine, che non è solo separazione, ma può essere elemento di continuità e integrazione. È un valore il protagonismo delle donne, su cui dobbiamo ancora lavorare senza mollare mai la presa”.

Più rapido e conciso il premier Matteo Renzi che ha twittato  in stile social “belle e ricche di spunti”, riferendosi alle tracce, augurando #inboccaallupo a tutti gli studenti.

Tutto giusto. Ma, come al solito, la traccia letteraria si è rivelata troppo “moderna” rispetto al ritmo dei programmi svolti che, raramente, arrivano alla contemporaneità. Scelta innovativa ma rischiosa, e giustificata solo dalla scomparsa del noto scrittore semiologo lo scorso 16 febbraio.

In compenso ogni tipo di scuola ha privilegiato un titolo: la traccia del saggio storico-politico, sul «Valore del paesaggio»,  è stata affrontata dal 23,2 % di ragazzi soprattutto negli istituti tecnici. Nei licei  ha prevalso il rapporto padre-figlio (25,5%). Il tema di ordine generale, sui significati del confine, è stato svolto dal 22,4% dei candidati (il 28,8% nei professionali).

Quanto al PIL, va da sé. Si sa quanto i profani siano versati in materia economica che rischia di rimanere appannaggio di pochi scelti. Tuttavia è notevole la presenza di un titolo economico e di stretta concomitanza con le problematiche economiche nazionali ed europee in un momento così delicato per l’Unione.

E, in ultimo, una considerazione globale. Non può sfuggire la concomitanza col Gaokao, la maturità cinese appena conclusa e che ha visto seduti sui banchi di scuola nove milioni di studenti cinesi. Una lotta per la sopravvivenza, più che un esame sulla preparazione pregressa. Una svolta che può cambiare il destino di una vita e che genera pressioni e stress inimmaginabili per gli studenti europei e per le loro famiglie . Più fortunati.

In Italia, sebbene 8 studenti su 10 si dichiarino stressati dall’esame, la maturità può essere un film  commedia, può dare il via alla solita serie di 10 consigli per..., o 10 cose da sapere.., 10 cose da fare o 10 da non fare, o indicazioni su come vestirsi, o 10 dritte su come comportarsi con i commissari, cosa mangiare, cosa bere etc. etc.

Domani è la volta della seconda prova. A provocare il panico saranno greco al classico, matematica allo scientifico, comprensione e interpretazione per il linguistico. Per gli altri istituti,una prova in tono con le materie caratterizzanti di indirizzo. La durata della prova varia tra le 4 e le 6 ore tranne che per i licei artistici che avranno a disposizione tre giorni.

Anche per il secondo scritto, i voti assegnati saranno in quindicesimi. Per la sufficienza occorre prendere 10.

Così è la vita. La lotta, per questi ragazzi, comincia dopo.

[Roberto Calogiuri]

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