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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Torna l’avventura in Antartide con i bambini al museo di Trieste

Torna l’avventura in Antartide con i bambini al museo di Trieste

Trieste - Dopo la pausa estiva, riprendono i laboratori del Museo Nazionale dell’Antartide – Sezione di Trieste, in collaborazione con un cartoonista ed un educatore della Cooperativa Sociale “La Collina”.

L’esperimento dell’avventura in Antartide, brevi film di cartoni animati, è pienamente riuscito. La fantasia e la creatività dei bambini che, seguiti dagli specialisti, hanno inventato prima una storia sulla quale poi costruire i film è testimoniata dai DVD che hanno registrato.

Esploratori, pinguini, balene e foche sono stati gli attori di fantastiche avventure antartiche. Lo scenario è il mare mosso dalle onde e sopra il cielo da dove la fantasia dei registi ha fatto arrivare addirittura un enorme meteorite, il cui impatto con la banchisa ha proiettato in alto lastroni di ghiaccio.

In questa cornice di ghiaccio e di cielo azzurro si sono mossi gli animali antartici e l’esploratore per scandire una storia sempre nuova che, seppur fantasiosa, è sempre stata fedelmente inserita nelle condizioni dell’ambiente estremo antartico. Ogni filmato ha, quindi, sempre inviato un messaggio di rispetto all’ambiente e alla biodiversità.

Il successo dell’iniziativa ha spinto gli organizzatori del Museo universitario e della Cooperativa Sociale “La Collina” a prolungare i laboratori in autunno, proponendo tre date: il 13, 20 e 27 ottobre (ore 15:00 – 18:30).

Ai genitori che volessero far partecipare i loro bambini (età 6-11 anni) a questi laboratori si consiglia di telefonare quanto prima alla biglietteria del Museo (040 567889) per prenotare.

È un’occasione in più per avvicinare i bambini in modo divertente ad un continente quasi incontaminato e che sta fornendo continuamente nuovi dati per la scienza.

A Tavagnacco arriva la Mindfulparents, il corso che insegna il "mestiere dei genitori"

A Tavagnacco arriva la Mindfulparents, il corso che insegna il

Per aiutare i genitori nel mestiere più difficile arriva “Mindfulparents”, il corso che insegna ad essere genitori più consapevoli e sicuri di sè. È un percorso di 5 lezioni organizzato da Profila e condotto dal dott. Sunì Falaschi (psicologo e counsellor)e dalla dott.ssa  Francesca Bertoli (pedagogista clinica, grafologa iscritta all’Albo dei Periti e dei consulenti tecnici del giudice del Tribunale di Udine. Obiettivo del corso è quello di fornire ai genitori le modalità per acquisire maggiore consapevolezza di sé e delle proprie azioni.

L’approccio è quello della Mindfulness, la pratica psicologica che significa “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni e che si pone l’obiettivo di imparare a vivere pienamente la realtà e gli eventi che accadono senza giudicare. Questa pratica indica “uno stato mentale che ha a che fare con particolari qualità dell'attenzione e della consapevolezza che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la meditazione e significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”.

 Da un punto di vista psicologico, la mindfulness è una condizione di attenzione sostenuta volta a mantenere la consapevolezza su alcuni processi fisiologici (come la respirazione, oggetto anche della tecnica meditativa chiamata Anapasanati) o parti del corpo (la tecnica del “Body scan”) oppure sull'incessante attività della mente (come nella meditazione Vipassana).

 I “processi attentivi” coinvolti, si associano ad un atteggiamento mentale non giudicante, rispetto ai continui errori compiuti nel tentativo di essere consapevoli, e compassionevoli. Spiega la dottoressa Francesca Bertoli che ha appena concluso con il dottor Suni Falaschi un ciclo di incontri formativi, al personale sanitario del Policlinico Universitario di Udine: “la mindfulness è rivolta a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza di sé, del proprio funzionamento mentale e raggiungere un più elevato livello di benessere psicofisico, aiuta ad affrontare le situazioni difficili della vita, a gestire meglio lo stress, i problemi ordinari e straordinari. Attraverso l’ educazione della mente si possono ridurre le emozioni distruttive e rinforzare quelle positive e più salutari come la serenità, la calma, l’amore, la saggezza

La visione Mindfulness della vita, che tende al raggiungimento del benessere attraverso la gestione consapevole dei propri sentimenti e delle proprie azioni, viene utilizzata in questo corso proprio per consolidare la fiducia in se stessi in qualità di genitori.

Il corso prevede un incontro alla settimana per 5 settimane a partire dall’8 novembre fino al 6 dicembre (dalle 17 alle 19): per favorire il più alto coinvolgimento dei partecipanti, la classe non potrà superare le 20 persone. Per informazioni: 0432 295152 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Maxi concorso per la scuola già sotto tiro. Friuli Venezia Giulia regione più penalizzata. Scioperi in vista

Maxi concorso per la scuola già sotto tiro. Friuli Venezia Giulia regione più penalizzata. Scioperi

Roma - Friuli Venezia Giulia escluso da moltissime classi del concorso pubblico per 11.542 docenti. Poco più di un centinaio le cattedre a concorso in Regione, di cui 54 per la scuola primaria e 4 per il sostegno. "Se i numeri che circolano non cambieranno, la nostra regione sarà quella che avrà meno posti", ha confermato Natalino Giacomini, segretario generale della Flc-Cgil del Fvg.

Intanto sul concorsone già incombe la minaccia dei ricorsi. I sindacati ritengono positivo il ritorno della selezione diretta ma criticano le modalità ed il mancato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali da parte del Ministero.

Secondo Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, è “condivisibile l’obiettivo di rimettere in funzione un canale ordinario di reclutamento fermo ormai da 13 anni: la piena salvaguardia dei diritti e delle attese di chi è in graduatoria a esaurimento, che la Cisl Scuola ha sempre rivendicato con forza, non può infatti trasformarsi nella negazione sine die delle aspettative di chi non vi è incluso”.

Tuttavia, Scrima condanna “il modo in cui si arriva a questo concorso”, perché “rischia di creare, in realtà, più problemi di quanti ne dovrebbe risolvere. Il bando viene emanato sotto la pressione di un’urgenza di cui si fatica a comprendere le ragioni”. Secondo il leader della Cisl Scuola la fretta è, infatti, “sempre cattiva consigliera”, oltre ad aver “visto sacrificate oltre misura le occasioni di un serio confronto: ne è scaturito un bando di concorso che fornisce troppi spunti di possibile contenzioso”.

L'Anief, Associazione Professionale e Sindacale, in un comunicato a firma del suo presidente Marcello Pacifico, fa sapere che  "il concorso è stato bandito grazie a una legge di 18 anni fa che è stata subito violata”.

E per questo annuncia una “pioggia di ricorsi”. Ad iniziare da dalla negata possibilità di parteciparvi a “tutti i laureati dell'ultimo decennio e ai docenti già di ruolo: si tratta di esclusioni clamorose, di cui il Ministero dell'Istruzione dovrà dare spiegazione in tribunale”.

"Un concorso pubblico regolato dal Testo Unico del 1994, come quello bandito dal ministero dell'Istruzione - ha detto Pacifico - deve obbligatoriamente rispettare i parametri della normativa vigente. Altrimenti vanno cambiate le regole attraverso nuove leggi approvate dal Parlamento e dagli organi competenti. Cosa che il ministro Profumo non ha fatto".

L’Anief ha annunciato che i ricorsi riguarderanno, inoltre, la soglia di 35/50 come punteggio minimo del test preselettivo; l’obbligo della prova in lingua straniera nella scuola elementare; l’obbligo dell’accertamento della conoscenza della lingua straniera all’orale per tutti i candidati; la facoltà di optare per il punteggio più favorevole acquisito in un precedente concorso; la permanenza nelle graduatorie; l’allestimento di una graduatoria di merito di validità triennale.

Di ricorsi aveva parlato anche la Flc-Cgil, sostenendo, tramite il proprio segretario generale Mimmo Pantaleo, che sarebbe stata ormai l’unica possibilità per opporsi ad una forma concorsuale reputata troppo selettiva prima ancora di essere avviata.

Critico anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: “Non mettiamo in dubbio - ha detto - che il concorso sia una grande opportunità. Anzi siamo stati i primi a chiedere che fossero ristabiliti i criteri naturali di selezione della classe docente”.

Ma “mettere in piedi la macchina concorsuale - continua Di Meglio - senza aver prima affrontato i problemi di tutti coloro che sono già abilitati all’insegnamento, costituisce solo un grande spreco e mostra l’indifferenza ministeriale nei confronti dei precari”.

La Gilda, infine, ribadisce la sua contrarietà sul metodo seguito dal Miur fino a questo momento: “Mai, fino a ora - conclude il leader della Gilda - un ministro aveva fatto un passo così importante come quello di indire un concorso senza curarsi di consultare i sindacati e ascoltare il loro parere”.

Reazioni negative sono giunte anche a livello politico. Previste mobilitazioni nei prossimi giorni, a partire dalle giornate di lotta indette dalle organizzazioni studentesche per il 5 e il 12 ottobre e dallo sciopero della scuola indetto dalla FLC per la stessa giornata del 12.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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