Verso il conosciuto... e oltre: al via la X edizione di Imparare Sperimentando

Verso il conosciuto... e oltre: al via la X edizione di Imparare Sperimentando

Pordenone - È stata inaugurata il 6 febbraio la X edizione di "Imparare Sperimentando", una mostra interattiva che presenta una vasta collezione di esperimenti di fisica e scienza mirati all'osservazione e all'esplorazione di tutti gli ambiti dei fenomeni naturali.

"Noi viviamo di scienza, e guai se la scienza non andasse avanti!": esordisce così il prof. Isidoro Sciarratta, ideatore e curatore "storico" della mostra pordenonese che, nel presentare l'evento, sottolinea l'importanza della scienza come "motore" sociale, economico e culturale dei giorni nostri.

Il titolo "Verso il conosciuto... e oltre" è la sintesi più appropriata per descrivere l'edizione di quest'anno.

Tra modelli e pezzi originali, saranno presenti l'acceleratore LHC del CERN di Ginevra, costruito con materiali superconduttori, la sonda Rosetta con il lander Philae, il satellite Gaia, protagonista dell'omonima missione che ha l'obiettivo di produrre una mappa tridimensionale della nostra Galassia.

In mostra anche un modello del Veicolo di Trasferimento Automatizzato ATV, il veicolo spaziale progettato dall'ESA (Agenzia Spaziale Europea) che, senza bisogno di equipaggio, fa da collegamento tra la Terra e la Stazione Spaziale Internazionale, portando in orbita materie prime necessarie all'equipaggio della Stazione e prelevandone i rifiuti.

Pezzo forte della mostra è Virgo, rivelatore unico nel suo genere, ideato dai laboratori INFN di Pisa: il principio di funzionamento è quello di uno specchio ma la sua peculiarità è quella di riflettere una sola lunghezza d'onda, quella per cui è stato costruito, con una precisione tale da misurare variazioni di distanza minori di un millesimo del diametro di un protone. Questo consentirebbe di rivelare le onde gravitazionali, fenomeno che ci permetterebbe di svelare aspetti ancora sconosciuti dell' Universo.

Una mostra per tutti, con la possibilità di toccare con mano, eseguire e capire gli esperimenti, come ha ricordato il Direttore del Consorzio Universitario di Pordenone, il quale ricorda "la luce negli occhi di mio figlio la prima volta che, a 7 anni, ha visto questa mostra. E io, da papà ma anche da tecnico, avevo lo stesso sguardo".

Presente alla mostra anche il responsabile tecnico dell'Università di Udine e Pordenone, Giovanni Ferrin, con il laboratorio NuMe, che illustrerà come le nuove tecnologie abbiano conseguenze sociali e culturali nella società attuale, con specifico riguardo al mondo dell'infanzia, degli anziani e dei diversamente abili:  la cosiddetta "robotica sociale", sorpassando il vecchio concetto delle due culture contrapposte, quella umanistica e quella scientifica, ha come obiettivo finale quello di "portare i ragazzi a mettere le mani sulle cose e a viverle come oggetti culturali", come dice lo stesso Ferrin.

Un viaggio nella storia della scienza è anche possibile grazie alla riproduzione del primo esperimento di Guglielmo Marconi (ad opera di Luigi De Biasi) sulla trasmissione e ricezione delle onde elettromagnetiche.

Il dott. Luca Cossettini, ricercatore in musicologia, svolgerà altre interessanti dimostrazioni sul tema.

"La storia della musica - dice Cossettini -  è strettamente legata alla storia della scienza. La musica, per la sua capacità di legare elementi ludici e situazioni emotive a conoscenze tecniche e scientifiche, riesce a stemperare le asperità del linguaggio scientifico ed avvicinare le persone portando teorie scientifiche di alto livello alla portata di tutti".

Outsider della mostra è Walter Zamuner, giovane imprenditore agricolo di San Quirino che, studiando, è riuscito a mettere in pratica, con successo, la coltivazione dello zafferano in Friuli.

"Coltivare zafferano - sottolinea il prof. Sciarratta - è ancora scienza, se fatto con metodo,  idee positive e spirito di innovazione".

Presente all'inaugurazione anche la dott.ssa Elisa Coassin, assessore alla cultura della provincia di Pordenone, oncologo pediatra e specializzanda in radioterapia, che ribadisce l'importanza del ruolo delle Istituzioni nella divulgazione scientifica.

"La ricerca - dice la Coassin - non è qualcosa di lontano dalla gente, che deve essere rinchiuso nei laboratori. La ricerca è fatta innanzitutto di persone e la gente deve sapere che può contare sulla ricerca e che questa si traduce in qualcosa di molto concreto".

Imparare Sperimentando rappresenta una iniziativa importante in questo senso, portando esempi reali della ricaduta della ricerca sulla società: la mano robotica, già presente in una passata edizione in una forma "primitiva", è quest'anno in mostra nella sua versione più evoluta, con sensori che hanno un livello di sensibilità in grado di tenere in mano e stringere con la giusta pressione, senza danneggiarlo,  un bicchiere di carta.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico a partire da domenica 7 febbraio e fino al 28 del mese, con i seguenti orari:

    dal lunedì al sabato 9:30-12:30
    martedì, venerdì 16:00-18:00
    sabato 15:00-18:00
    domenica 15:00-19:00

Il programma completo dell'evento, comprensivo delle conferenze tematiche tenute dai responsabili degli esperimenti, è consultabile sul sito: http://www.impararesperimentando.it/

 

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