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40° terremoto: il presidente Mattarella in FVG. Tra le iniziative un'alta scuola per emergenze sismiche
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Domenica, 21 Febbraio 2016 22:15
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Ricorre quest'anno il 40° del terremoto che devastò il Friuli. Il presidente della Repubblica Mattarella parteciperà alla seduta solenne e straordinaria del Consiglio regionale il 6 maggio 2016.
Oltre alle commemorazioni che si svolgeranno il giorno della ricorrenza, la Regione ha programmato una serie di iniziative, alcune delle quali a lungo termine.
L'impegno finanziario complessivo della Regione ammonta a 600 mila euro, ripartito fra Protezione Civile regionale, Consiglio regionale e Associazione dei Comuni terremotati; il quadro è completato da un contributo straordinario di 150 mila euro per la definitiva ricostruzione del castello di Colloredo di Monte Albano.
Il progetto più impegnativo, rivolto alle generazioni future, è la Scuola speciale "Sismic emergency response management internazional School"- Serm, una vera e propria Scuola internazionale dedicata alla formazione d'eccellenza nel campo della gestione delle "risposte" a un'emergenza sismica, frutto del lavoro messo a punto in particolare in questi ultimi mesi da Protezione civile FVG, Università di Udine, Corpo nazionale dei vigili del Fuoco, Associazione Comuni terremotati e sindaci della Ricostruzione e Comune di Venzone.
Si tratta di un campo di addestramento permanente che ha l'obiettivo congiunto di Regione e Corpo nazionale dei vigili del Fuoco di attuare numerose attività di formazione in tutte le materie tecniche legate alla gestione di un evento tellurico, anche in un'ottica di miglioramento dell'interoperabilità transfrontaliera tra i diversi soggetti operanti nell'ambito delle strutture di Protezione civile.
A Portis Vecchia (Ud) - questa la sede della scuola - si terranno esercitazioni su scala reale sui temi dell'analisi dei dissesti da sisma, sulle tecniche di intervento urgente per la valutazione delle criticità strutturali e la messa in sicurezza di viabilità e fabbricati danneggiati, sulle interoperabilità sia a livello regionale che nazionale e internazionale.
Le origini dell'idea della Scuola risalgono al 2012, a seguito del sisma che colpì l'Emilia-Romagna. La collaborazione fra vigili del Fuoco e Università di Udine portò all'ideazione e allo sviluppo di un vero e proprio sistema specialistico specificatamente dedicato al trattamento delle criticità strutturali da scosse sismiche.
Nell'ambito di tale sistema (Stcs/"Short Term Countermeasures System"), oltre alla realizzazione di opere provvisionali per la messa in sicurezza dei fabbricati, è stata sviluppata un'attività di analisi dello scenario di un'emergenza che, mediante l'uso di tecnologie innovative, consente di fornire in tempi rapidi il quadro della situazione, fornendo supporto decisionale alla programmazione delle successive attività post-sisma.
Il Stcs venne positivamente testato a Venzone nel corso dell'esercitazione "Sermex 2014" (a settembre di quest'anno Sermex sarà replicato con l'edizione 2016), confermando a pieno l'idoneità e l'unicità del sito di Portis Vecchio per l'allestimento di un campo di addestramento: Portis, infatti, di fatto è un "paese fantasma", abbandonato, rimasto tale e quale dopo il terremoto del 1976, e la sua posizione geografica viene considerata "strategica" in un'ottica di promozione della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale in materia di protezione civile.
La prospettiva concreta alla quale si lavora è quella di arrivare ad un progetto di valenza internazionale coinvolgendo all'inizio i Paesi più vicini, quali Austria e Slovenia, in un progetto che potrà quindi diventare un unicum a livello europeo, se non mondiale.