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In piazza Unità d'Italia a Trieste manifestazione di solidarietà per le vittime degli attentati a Parigi
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Domenica, 15 Novembre 2015 11:40
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani è presente domenica 15 novembre alle 17.30 a Trieste, in piazza dell'Unità d'Italia, alla manifestazione di solidarietà con la città di Parigi e il popolo francese promossa dal Comune di Trieste d'intesa con la console di Francia a Trieste dott.ssa Christia Chiaruttini Leggeri.
Verrà eseguita la Marsigliese, inno nazionale francese, con la collaborazione della Casa della Musica di Trieste.
Tra le vittime c'è anche una giovane veneta, Valeria Solesin, che si trovava fuori dal teatro Bataclan con il fidanzato quando è iniziato il massacro: a darne la notizia in un comunicato è il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Intanto nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, in piazza Unità d'Italia, e nelle sedi di rappresentanza delle altre città capoluogo, da sabato 14 le bandiere sono esposte a mezz'asta su disposizione della presidente, in segno di lutto e solidarietà per le vittime di Parigi.
"Questi sono momenti di ansia e di preoccupazione, di fronte ai quali occorre rafforzare la coscienza delle nostre libertà e dei nostri diritti: beni preziosi e indisponibili, per conquistare i quali l'Europa ha attraversato due guerre mondiali. Oggi ci stringiamo a fianco delle famiglie delle vittime e di tutta la Nazione di Francia, e ribadiamo l'inflessibile volontà di non cedere, mai, all'aggressione di un terrorismo ammantato di ideologia religiosa" ha detto la presidente, intervenendo sabato 14 a Trieste a un convegno sulle montagne del fronte orientale nella Prima Guerra Mondiale, promosso dal Club Alpino Italiano.
Dopo i terribili fatti di Parigi l'intento della Regione resta quello di "cercare di trasmettere non solo la storia, il ricordo, la restituzione di una dignità ai giovani morti, ma allo stesso tempo costruire una vera cittadinanza europea: cercare di parlare di pace non con parole vuote ma costruendo e sviluppando delle coscienze".
Un lavoro che la Giunta considera importante, soprattutto per i giovani: "tanto più importante dopo l'orribile attacco di questa notte a Parigi, un attacco non solo alla Francia ma a tutta l'Europa".
Proprio di fronte a questa tragedia, "è necessario edificare una nuova coscienza europea", ha aggiunto la presidente.
"Parliamo dunque di pace, a 100 anni dalla Grande Guerra, ma parliamo innanzitutto, ora, di far crescere i nuovi cittadini d'Europa, ricordando qual è stata la nostra storia e cercando di affrontare con un po' di fiducia il futuro che abbiamo davanti: chiudere i confini oggi - ha concluso la presidente Serracchiani - vorrebbe dire annientare un pezzo della nostra più recente storia europea".