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Con il “Manifesto per Pordenone” Alessandro Ciriani rende ufficiale la sua candidatura a sindaco
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 14 Novembre 2015 11:14
- Scritto da Maurizio Pertegato
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Pordenone - “Aprire subito un serio negoziato con la Regione per ottenere più risorse per Pordenone, sanità in primis; creare servizi di assistenza sociale e sanitaria a domicilio, vicini a cittadini, famiglie, quartieri; abbassare il costo di servizi e tributi; unire in un grande progetto il rilancio urbanistico, commercio e eventi per una città più viva e bella”.
Sono alcune delle priorità indicate da Alessandro Ciriani, che sabato 14 novembre mattina ha rotto gli indugi presentando la propria candidatura a sindaco di Pordenone, durante un'affollata conferenza stampa, all'inizio della quale è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attentati in Francia.
Ciriani ha presentato anche il “Manifesto per Pordenone”, “base di partenza per rilanciare la città - perché Pordenone può e deve contare di più - da discutere con cittadini e categorie per giungere a un programma partecipato”.
A sostenere Ciriani un nutrito gruppo di cittadini “autenticamente civico e trasversale”, fuori dai partiti, che formerà due liste, di cui una sarà la “Lista Ciriani”. Si è, così, aperta la delicata “partita” delle amministrative che si terranno nella tarda primavera 2016 e che in regione vedranno, in particolare, il rinnovo dei consigli comunali di Trieste e Pordenone.
Restando in riva al Noncello, Ciriani ha fatto da apripista, ma la coalizione di centrodestra è ancora tutta da delineare. I due principali partiti, Lega nord e Forza Italia, a livello provinciale non hanno troppa intenzione di appoggiare l’ex presidente della Provincia. Il Carroccio, forte dei sondaggi degli ultimi tempi, intende puntare su un proprio candidato (in pole position, il segretario cittadino Renzo Muzzin), mentre gli “azzurri” avrebbero in mente di proporre l’architetto e consigliere comunale Francesco Giannelli. Di diversa opinione sembrano essere le segreterie regionali dove, specie in casa Lega nord, si starebbe valutando la possibilità di convergere su Ciriani e, a tal proposito, è stato commissionato un sondaggio per vedere chi tra vari candidati (c’è anche il consigliere regionale Elio De Anna) raccoglierà il maggiore gradimento.
Situazione in grande movimento anche in casa del centrosinistra. Il Pd, che rappresenta la forza maggiore della coalizione ha tre carte da giocare: quella della segretaria cittadina Daniela Giust, del capogruppo comunale Fausto Tomasello e del vicesindaco Renzo Mazzer che costituirebbe un punto di equilibrio tra le varie componenti, anche se ha sempre espresso la volontà di non ricandidarsi. Potrebbe, però, cambiare idea di fronte a un pronunciamento unitario del partito.
Fluida anche la situazione in casa civiche dove i maggiori pretendenti sono il commercialista Alberto Sandrin e il consigliere comunale Marco Salvador. Anche in questo caso, così come in casa centrodestra, è evidente che una candidatura unitaria avrebbe ottime chances di arrivare a giocarsi la vittoria finale. In questo ragionamento pesa, e molto, il risultato che otterrà il Movimento 5 Stelle, ancora lontano dalla scelta del proprio candidato sindaco.
Si tratta di un partito in continua ascesa ed è chiaro che, specie qualora le due principali coalizioni si frammentassero, avrebbe grandi opportunità di arrivare al ballottaggio, con la felice circostanza, per i grillini, che gli elettori delusi di centrodestra, o di centrosinistra, (quelli, per chiarire, fuori dal ballottaggio) difficilmente voterebbero al secondo turno per il cosiddetto “nemico” preferendo, con ogni probabilità, appoggiare il candidato 5 Stelle.
Una situazione, insomma, ancora molto intricata, una “matassa” che si sbroglierà soltanto nei prossimi mesi. Oggi, comunque, è stato scritto il primo atto.