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Libera festeggia i suoi 20 anni al Centro Balducci con ospiti e storie contro le mafie
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 24 Settembre 2015 10:35
- Scritto da Timothy Dissegna
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Udine - È iniziata vent'anni fa la storia di Libera, l'associazione che don Luigi Ciotti fondò per contrastare la tirannia delle mafie e far unire le persone oneste contro uno dei tumori peggiori della nostra Penisola.
Negli anni, lo sforzo suo e dei migliaia di volontari ha raggiunto traguardi incredibili, come i circa 1400 ettari confiscati alla criminalità e gestiti dalle cooperative affiliate Libera Terra. Per raccontare questo e molto altro, dal 24 al 27 settembre si terrà il 23o Convegno del Centro Balducci, incentrato proprio su Libera.
Si inizierà stasera, alle 20.30 (stesso orario anche nei giorni successivi) presso il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, raccontando la storia di Eddie Cosina, agente di scorta di origini triestine e morto nella strage di via d'Amelio, dalla voce della sua stessa famiglia. Seguirà quindi una serie di interventi sugli anni delle stragi nel '92 fino ad oggi, raccontando le reazioni della stessa mafia.
Dopo la serata al Teatrone, a cui parteciperanno importati ospiti come l'ex Procuratore di Palermo e Torino, Giancarlo Caselli e il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo, Roberto Scarpinato, moderati dal coordinatore nazionale di Libera Informazione, Lorenzo Frigerio, altri grandi nomi saranno presenti in Friuli.
Venerdì 25 il Convegno si sposterà a Pozzuolo del Friuli, presso il Centro Balducci, dove parleranno di usura, racket e vie di fuga: don Marcello Cozzi, Presidente della Fondazione Antiusura “Interesse uomo”; Enzo Rando, Responsabile dell'Ufficio legale di Libera; e il Presidente onorario di Libera, nonché direttore dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata della Statale di Milano, Nando dalla Chiesa.
Spazio anche a chi, a contatto con i criminali, ci vive e lotta ogni giorno: sabato, Rosario Esposito La Rossa racconterà di come ha perso un suo familiare a Scampia, ucciso “per errore” da un camorrista. E insieme alla moglie Maddalena Stornaiuolo, dalle 21.30, porterà in scena uno spettacolo teatrale, dal momento che la coppia è molto attiva nel loro quartiere per togliere i ragazzi dalle strade attraverso queste vie.
Numerosi altri personaggi legati a Libera si alterneranno sul palco della Sala “Mons. Luigi Petris”, mentre nella mattinata di domenica, dopo i saluti di autorità e del “padrone di casa”, don Di Piazza, ci sarà a riflessione di don Luigi Ciotti. A seguire pranzo comunitario.
Dopo quindi le agghiaccianti rivelazioni raccontate nel libro “Mafia a Nord-Est”, uscito recentemente nelle librerie per Rizzoli, la scelta di Libera di parlare in Friuli è un messaggio di speranza nella lotta alla criminalità. Uno sforzo che coinvolge tutti: le istituzioni, i ragazzi (che saranno presenti anche in veste di moderatori) e tutti i cittadini: in quattro serate non si cancella la mafia, ma si può iniziare finalmente a comprendere e a cancellare. Da noi stessi, prima di tutto.