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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Politiche per i migranti: in Ue votato l'accordo. Il FVG impegnato nell'integrazione

Politiche per i migranti: in Ue votato l'accordo. Il FVG impegnato nell'integrazione

FVG - Mentre l'Unione Europea, il 22 settembre, con votazione a maggioranza, ha stabilito che tutti e 120mila i migranti provenienti da Italia e Grecia saranno ricollocati nei 28 Paesi UE, in Friuli Venezia Giulia cittadini ed istituzioni sono impegnati per gestire in modo efficiente l'afflusso dei profughi.

Nel frattempo nella vicina Slovenia, per evitare che i migranti entrino illegalmente e in modo indiscriminato nel Paese attraverso campi e boschi, invece di restare in attesa nell'accampamento presente al confine, la polizia ha cominciato a innalzare una barriera al valico di frontiera di Bregana, al confine con la Croazia.

L'assessore regionale Gianni Torrenti è intervenuto all'incontro svoltosi il 22 settembre nella sede della Prefettura a Udine con il prefetto Vittorio Zappalorto e le associazioni di volontariato per discutere sull'attuazione del Piano di accoglienza dei richiedenti asilo.

Torrenti ha ribadito l'obiettivo dei Centri di prima accoglienza, la cui funzione è quella di ospitare temporaneamente le persone che transitano sul nostro territorio effettuando i primi controlli sanitari e burocratici: "ma poi - ha chiarito - c'è necessità che i migranti vengano ricollocati altrove, in modo da permettere alla struttura di fare quello per cui nasce, ovvero l'accoglienza primaria e non diventi centro di permanenza. È fondamentale per un'organizzazione ottimale poter contare su un 50% di posti disponibili per gli ingressi così da consentire una rotazione continua e virtuosa, di entrate e uscite".

Per la Giunta è importante una distribuzione dei migranti su più comuni. Un modello che, secondo il prefetto Zappalorto, rappresenta una formula che rispetta la democraticità delle scelte e offre una gestione più strutturata.

Torrenti ha ricordato che c'è una distanza fra timori e realtà, dimostrata dalla maggior preoccupazione dei cittadini residenti nei comuni che non ospitano nessun profugo, rispetto ai comuni accoglienti.

Ha ricordato, infine, come non vi sono problemi di ordine pubblico e come il modello di accoglienza diffuso, già presente in molti enti locali del Friuli Venezia Giulia, offre risposte sociali e di integrazione.

In questi giorni intanto si moltiplicano le iniziative di carattere culturale e formativo volte a favorire l'integrazione: a Udine il Chiostro Nina Vinchi ospita, nello spazio “Incontri”, venerdì 25 settembre alle 18.30, la presentazione di Uallai!, un libro dei friulani Michele Brusini e Sandro Lano, che affronta l’immigrazione con un taglio umoristico.

L’evento è organizzato in collaborazione con il festival vicino/lontano e vede la partecipazione di Moni Ovadia, che si è personalmente speso per favorire la realizzazione dell’appuntamento, e di Maurizio Ambrosini, docente di sociologia dei processi migratori all’Università Statale di Milano.

A Palmanova, sempre venerdì, il Comune consegnerà ai propri cittadini 8 orti urbani, realizzati proprio dai migranti. Questi ultimi sono stati protagonisti, nei giorni scorsi, del primo di una serie di incontri di confronto e partecipazione attiva tra gli oltre quattrocento studenti degli istituti superiori “Einaudi” e “Mattei” (nella foto).

I richiedenti asilo, che avevano sottoscritto a giugno un protocollo d’intesa volontario che prevedeva l’adesione in maniera libera a svolgere prestazioni volontarie e gratuite, come la pulizia e manutenzione di aree pubbliche, lo sviluppo degli orti urbani, la pulizia dei Bastioni, la sistemazione e manutenzione di aree sportive e, infine, la sistemazione magazzini nei comuni di Palmanova, Torviscosa e Bagnaria Arsa, sono proprio in questi giorni impegnati in interventi di pulizia di aree in prossimità delle scuole del palmarino.

In occasione di questa tipo di attività nei pressi delle scuole, il dirigente scolastico Aldo Durì, in accordo con l’Amministrazione comunale, ha coinvolto gli studenti in un primo momento di conoscenza e scambio reciproci per abbattere i pregiudizi esistenti.
 

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