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Infiltrazioni mafiose in Friuli Venezia Giulia. Bindi: "l'attenzione deve essere alta"
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 13 Giugno 2015 10:00
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - "L'impressione è quella di una parte di Nord Italia dove ancora si può escludere una presenza di insediamento vero e proprio della criminalità di stampo mafioso". Lo ha dichiarato a Trieste Rosy Bindi, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, dopo l'approfondimento sulla situazione della criminalità organizzata in Regione svoltasi il 12 giugno presso la Prefettura di Trieste.
Bindi ha specificato però che in Fvg ci sono "segnali di presenza inquietanti e comportamenti spia che fanno pensare che l'attenzione debba essere alta".
La presidente della Commissione Antimafia era a Trieste per un approfondimento con i vertici delle forze di polizia e della magistratura sulla situazione della criminalità organizzata, nel corso di una missione effettuata in tutte le Procure Antimafia del Nord Italia, essendo già stata in Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto.
In Friuli Venezia Giulia al centro dell’attenzione della Commissione ci saranno i tentativi di infiltrazione nell’economia e l’utilizzo del territorio di frontiera e dei suoi porti per i traffici di droga e di esseri umani.
Rosy Bindi ha incontrato il Prefetto, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il capo centro della DIA di Padova, il Prefetto di Gorizia, il Comandante della capitaneria di porto di Trieste con il Comandante del compartimento marittimo di Monfalcone e i rappresentanti regionali Cgil, Cisl, Uil.
I rappresentanti sindacali hanno messo in luce il mondo oscuro degli appalti, a cominciare da quelli di Fincantieri e il tentativo, che si ricava da dichiarazioni dei pentiti, di due famiglie mafiose, di posizionarsi nei cantieri del Nord. Uno è quello di Monfalcone.