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"Un governo a 5 stelle": il neodeputato grillino Aris Prodani e i candidati regionali nella roccaforte rossa
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 09 Marzo 2013 13:01
- Scritto da Monica Visintin
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Dolina (Ts) - Reduce da un clamoroso 29,08% alle recenti elezioni politiche in uno dei comuni a più tenace tradizione “rossa” della provincia di Trieste, il Movimento 5 stelle pianta la bandiera a Dolina – San Dorligo della Valle per fondare nel territorio triestino il terzo gruppo di attivisti dopo quelli “storici” di Trieste e di Muggia.
La presentazione delle attività è stata fatta nel corso della serata di venerdì 8 marzo presso il Circolo Culturale Sloveno Valentin Vodnik, con una partecipazione di pubblico che ha fatto da cartina di tornasole per rivelare le componenti del voto “grillino”: attivisti, dal “verde” dei neo quarantenni professionisti e laureati come il consigliere comunale triestino Paolo Menis al verdissimo del ventiquattrenne Erik Rossone, operaio alla Wärtsilä di Bagnoli e Organizer del Meetup di Dolina e un pubblico più che vario per età ed ogni tipo di estrazione, con una consistente presenza di pensionati.
Pochissime invece le donne presenti in sala, causa forse la concomitanza dei festeggiamenti per l’8 marzo, ma comunque in accordo con la predominante componente maschile fra i candidati del Friuli Venezia Giulia alle politiche del febbraio scorso, predominanza che comunque fa eccezione nel movimento che fra i suoi 163 neoparlamentari ha fatto eleggere 63 donne.
Nel corso della serata le attività del neo costituito gruppo di Dolina – San Dorligo sono state presentate dal neodeputato Aris Prodani, dai candidati alle prossime elezioni regionali Paola Sabrina Sabia e Jacopo Donati oltre che dall’ex candidato Sindaco Paolo Menis e dal dolinese Erik Rossone, già al lavoro in vista del rinnovo del consiglio comunale di San Dorligo in scadenza al 2014.
L’accento è stato posto sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella definizione degli obiettivi politici del movimento, sulla verifica e il confronto delle attività degli eletti nelle Amministrazioni e in Parlamento da parte dell’assemblea dei cittadini a 5 stelle, l’importanza del vincolo territoriale fra membri eletti e Istituzioni che impone ad ogni candidato di essere residente nel comune e o nell’Amministrazione per la quale è candidato.
“E quanto all’attività di informazione, i banchetti per le strade della città li continueremo a fare anche nel periodo post elettorale, soprattutto nel periodo post elettorale” perché il contatto con i cittadini deve essere costante.
E poi Internet, la piattaforma politica che contrassegna il Movimento 5 stelle, con un progetto di alfabetizzazione informatica destinato prevalentemente ai più anziani anticipato da Paolo Menis.
Lontanissimi dall’istrionismo del “front man” Beppe Grillo, Sabia e Prodani hanno voluto smentire le accuse di centralismo all’interno del Movimento 5 Stelle, ribadendo l’assoluta autonomia nella costituzione degli elenchi dei candidati all’interno delle liste civiche costituitesi nel territorio friulano e triestino.
E alle inevitabili domande sul futuro dell’Italia: un governo a 5 stelle, più un auspicio che una provocazione nel sorriso che accompagna la risposta di Paola Sabia.