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Manuela Di Centa, tra i non eletti al Parlamento, chiede la verifica dei conteggi
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 05 Marzo 2013 22:07
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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FVG - "Come i colleghi Sabrina De Camillis (PdL) e Massimo Donadi (Centro Democratico) presidierò l’ufficio elettorale del Viminale per evidenziare che solo l’errata attuazione della legge mi vede al momento esclusa dal novero degli eletti in Parlamento. È chiaro che non possiamo consentire alla burocrazia di determinare i risultati elettorali attraverso una chiara omissione nell’applicazione della norma”. Lo dichiara l’on. Manuela Di Centa (Pdl), al momento nel numero dei non eletti al Parlamento.
"C'è un palese errore da parte del Viminale nell'attribuzione di cinque seggi: ci sono cinque persone che non hanno titolo di entrare alla Camera e altre cinque che hanno diritto al seggio", ha affermato l'ex deputato Idv Massimo Donadi, che ha presentato un ricorso alla Cassazione e ha segnalato al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri l'anomalia dovuta a suo avviso a "un errore del software, non certo intenzionale".
I cinque seggi erroneamente attribuiti riguarderebbero Walter Verini del Pd (candidato in Umbria), Roberto Capelli (Sardegna) del Centro democratico, Florian Kronbichler di Sel (Trentino), Roberto Marti (Puglia) e Paolo Vella (Sardegna) del Pdl.
Al loro posto avrebbero diritto al seggio, oltre a Donadi in Umbria e Di Centa in Friuli, anche Gavino Manca (Sardegna, Pd), Arcangelo Sannicardo (Puglia, Sel) e Sabrina De Camillis (Molise, Pdl).
In un incontro con i giornalisti Donadi ha precisato che il ricorso è stato inoltrato dopo un'attenta verifica: "Abbiamo la certezza che vi sia stato un errore che riguarda le circoscrizioni, non le liste. La legge elettorale individua i seggi per successivi assestamenti ma sono state erroneamente individuate le circoscrizioni sulla base dei resti".
"Ho parlato con Cancellieri, mi ha manifestato la sua volontà di collaborare e mi ha assicurato che farà verificare dai tecnici del Ministero e se c'è l'errore in giornata lo renderà pubblico".
Il candidato ha chiesto un'azione celere da parte del ministro "per permettere alla Cassazione di intervenire in queste ore".