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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

"Spese allegre" in Regione: la paura dei grandi partiti, correre per il secondo posto. Avanza "l'incubo" dei grillini

Fvg - Una delle più celebri scene della commedia all’italiana è quella di Alberto Sordi che mangia avidamente gli spaghetti nell’indimenticato “Un americano a Roma” di Steno. Con maggiore cinismo, si potrebbe citare anche “La grande abbuffata” di Marco Ferreri. Sono le prime riflessioni che vengono in mente di fronte alla cena di pesce della Vigilia di Natale che qualche consigliere regionale avrebbe promosso con i soldi del contribuente.

Ma non di solo cibo vive l’uomo: e così, accanto a pesce e carne, nella relazione del procuratore della Corte dei Conti Maurizio Zappatori illustrata ieri, 2 marzo, nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario a Trieste, si legge che “le spese di rappresentanza nel 2011 che incidevano in modo sproporzionato, illogico e irrazionale sulla dotazione complessiva dei contributi assegnati ai gruppi consiliari” e riguardano anche gioielleria, pelletteria, farmacia, armeria, profumeria, istituti di bellezza, gommista, negozi di calzature, lampadari, mobili e articoli casalinghi. Insomma, come si dice al bar, sembrerebbe tutto un “magna magna”.

Ora, dal momento in cui, nei prossimi giorni riceveranno l’invito (è stato inviato venerdì 1° marzo) da parte della Procura della Corte dei Conti, i presidenti dei gruppi consiliari avranno 30 giorni per presentarsi davanti alla Corte dei Conti e fornire i propri chiarimenti. Dopodichè, il magistrato avrà 120 giorni per decidere se citare in giudizio le persone chiamate in causa.Da qualunque parte la si voglia vedere, questa è una “brutta faccenda”.

E, in vista delle imminenti elezioni regionali (21 e 22 aprile), si impone una riflessione. Centrodestra e centrosinistra stanno correndo ai ripari: il Governatore Renzo Tondo afferma che occorre un regolamento per stabilire quale spese sono ammissibili e quali no e, comunque, le spese vanno ridotte. La candidata alla presidenza del fronte opposto Debora Serracchiani garantisce un taglio netto a indennità e vitalizi oltre a “liste pulite”. L’impressione, però, è che si cerchi di “chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati”. Eh già, perché, proprio ieri, 2 febbraio, il candidato alla presidenza della regione per il Movimento 5 Stelle, Saverio Galluccio, ha dichiarato “campagna elettorale? Basterebbe stare fermi perché gli altri la stanno facendo per noi”.

Un regalo così grande, i grillini non lo potevano immaginare nemmeno nei sogni più inebrianti. “Arrendetevi”, era lo slogan di Beppe Grillo negli ultimi giorni di campagna elettorale. Forse qualcuno lo ha già fatto. Dopo che l’Udc ha dichiarato che correrà alle regionali (sarà ufficializzato nei prossimi giorni) assieme al centrodestra, il cosiddetto polo centrista di Mario Monti si sta sciogliendo “come neve al sole”. Il suo leader in Fvg, Gianfranco Moretton, dopo i deludenti risultati delle politiche, starebbe meditando di lasciare, anche perchè il “cocktail” di tante anime non sembra in grande spolvero. Quanto alle due principali coalizioni, la paura comincia a serpeggiare: non sarà mica che corriamo per il secondo posto? E’ la domanda che, lentamente, ma inesorabilmente, cominciano a porsi.

 

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