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I big in Friuli Venezia Giulia, qualche mal di pancia. Arriva Renzi, ma Serracchiani: no governissimo con PdL
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- Pubblicato Giovedì, 04 Aprile 2013 10:50
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Si scalda il clima in vista delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, che capitano in una fase particolarmente complicata della politica nazionale. Intanto oggi 4 aprile, a Trieste, i quattro candidati governatore - Tondo (PdL), Serracchiani (Pd), Galluccio (M5S) e Bandelli (Un'Altra Regione) - partecipano a Trieste all'incontro pubblico promosso dall'Associazione nazionale donne elettrici (Ande), alle 17 presso l'hotel Savoia (il programma sul sito dell'Associazione, www.ande.trieste.it)
Il panorama dal 25 febbraio è cambiato radicalmente: si è passati da un quadro classico di "testa a testa" Pd-PdL ad uno scenario con tre contendenti, in cui il Movimento 5 Stelle ha parecchie possibilità di fare la parte del leone.
Mentre il 18 aprile saranno convocate le Camere in seduta comune in vista dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica, dopo appena tre giorni, il 21 e 22 aprile, si vota in Friuli Venezia Giulia per il nuovo presidente della Regione.
In quell'ultima settimana i leader dei partiti hanno in programma di far visita in regione; le elezioni nostrane saranno al centro dell'attenzione politica in un panorama nazionale fortemente incerto.
Beppe Grillo, anima del Movimento 5 Stelle, sarà in Friuli Venezia Giulia dal 17 al 19 aprile. In particolare, il 17 incontrerà gli imprenditori a Pordenone; nel pomeriggio sarà a Maniago e in serata terrà un comizio di nuovo a Pordenone.
Il 18 aprile Grillo sarà a Grado, Trieste e Gorizia e il 19 a Manzano, Tolmezzo e Udine. Il comico genovese, per non smentirsi, arriverà a Trieste via mare: dovrebbe imbarcarsi a Grado o Monfalcone e dirigersi a vele spiegate verso il capoluogo.
Malumori grillini invece dalle parti di Spilimbergo: il gruppo aveva anche proposto una tappa alla Scuola di Mosaico, senza risultato. Ecco il commento di un attivista sul sito del Movimento: "Avevamo anche trovato lo sponsor…. Volevamo dare risalto alla campagna elettorale per la conquista del comune di Spilimbergo visto che si vota il 21 aprile anche per le comunali…. avevamo anche costruito una squadra vincente in contrapposizione al Pd e al PdL che sono gli unici partiti partecipanti alla battaglia elettorale…. ma Grillo non ci ha ritenuti idonei…. Abbiamo speso soldi e perso tempo…. Non siamo idonei…. forse fra 5 anni…. Grazie staff di Grillo!"
Per quanto riguarda il Centro Destra, l'arrivo di Berlusconi sarebbe previsto per il 18 o il 19 aprile a Udine.
Dal Pd non si sbilanciano: secondo fonti non ufficiali, il 10 aprile arriverà Matteo Renzi per un itinerario tutto da definire. Su Bersani è silenzio. Ma intanto Debora Serracchiani su Twitter fa sapere: "No al governissimo col PdL: sono contenta che Bersani lo abbia ribadito con forza".
Per l'elezione del presidente della Repubblica non occorre attendere le elezioni in Friuli Venezia Giulia
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Aprile 2013 10:39
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste – Per l’elezione del successore di Giorgio Napolitano - il cui mandato scade il 15 aprile - non occorre aspettare le elezioni in Friuli Venezia Giulia del 21 e 22 aprile. Una voce che si era diffusa nei giorni scorsi, in un panorama politico in cui anche un solo elettore - delegato regionale o senatore che sia - può fare la differenza.
Il consigliere Franco Brussa (Pd), che è uno dei tre delegati del Consiglio regionale che parteciperanno all'elezione del nuovo presidente, aggiungendosi ai deputati e senatori in seduta comune, ha dichiarato al quotidiano "Il Sole 24 Ore": "Siamo pienamente legittimati a partecipare alla seduta comune del Parlamento".
Il fatto che il Consiglio regionale sia in scadenza non vuol dire nulla; la designazione dei delegati era infatti uno degli ultimi atti di competenza del Consiglio uscente.
I tre delegati del Consiglio regionale che dovranno partecipare all'elezione presidenziale sono stati infatti già designati il 20 marzo scorso. Sono Maurizio Franz (Lega), attuale presidente del Consiglio regionale, il vicepresidente Luca Ciriani (Pdl) e Franco Brussa (Pd).
"Anche perchè altrimenti l’elezione del Capo dello Stato rischierebbe di essere posticipata di almeno un mese", ha precisato Brussa, ricordando che ci vorranno circa due settimane prima dell’insediamento del nuovo Consiglio.
Sondaggio politico della Swg di Trieste per Rai Tre: il centrodestra recupera posizioni, Grillo traballa
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- Pubblicato Venerdì, 29 Marzo 2013 13:08
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Il sondaggio realizzato dall'Istituto triestino Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre, evidenzia i movimenti avvenuti nelle settimane che sono trascorse dalle elezioni politiche. Destra in risalita, Pd stabile e M5Stelle in bilico: queste le indicazioni più rilevanti.
Il sondaggio ha anche verificato l'opinione degli italiani sul rifiuto a oltranza del Movimento 5 Stelle alle proposte di governo. Secondo il 60% degli intervistati, questo comportamento farà perdere voti al M5S. Il 60% degli elettori del movimento invece pensa che questa chiusura farà aumentare i voti al M5S.
Queste le intenzioni di voto.Tra parentesi, la variazione percentuale rispetto alla precedente rilevazione del 22 marzo scorso e rispetto alle elezioni del 24 e 25 febbraio (la variazione della lista di Monti rispetto alle elezioni è comprensiva dello 0,5% di Fli):
- Lega Nord 4,3% (+0,6 / +0,2).
- Fratelli d'Italia 1,0% (+0,1 / -1,0).
- La Destra 0,6% (-0,2 / = ).
- Altro c.destra 0,4% (-0,2 / -0,5).
- TOTALE C.DESTRA 32,5% (+2,3 / +3,3).
- Pd 26,0% (-0,4 / +0,6).
- Sel 2,9 (+0,5 / -0,3).
- Altro c.sinistra 0,7 (+0,1 / -0,2).
- TOTALE C.SINISTRA 29,6 (-0,2 / -0,1).
- M5S 24,8% (-2,1 / -0,7).
- Scelta Civica 6,8% (-1,1 / -2,0).
- Udc 1,9% (+0,3 / -0,2).
- Rivoluzione Civile 1,0% (-0,2 / -1,3).
- Fare 1,1% (+0,3 / = ).
- Altri partiti 2,3% (+0,3 / +0,5).
- Non voto 37,0%.
- Indecisi, non rispondono 25,0%.
- Astenuti, bianche, nulle 12,0%.
Il sondaggio Swg si occupa anche dei leader: in caso di nuove elezioni, il 66% degli italiani vorrebbe Matteo Renzi a capo della coalizione di centrosinistra, e il 10% confermerebbe nel ruolo Pier Luigi Bersani. Nella fiducia degli italiani, Renzi è primo (55%). Cala di 7 punti, invece, la fiducia in Grillo, che perde la seconda posizione.
Contrastanti le opinioni su Beppe Grillo: il 47% lo ritiene "innocuo", il 40% lo considera un pericolo per la democrazia. Centrodestra: il totale degli intervistati boccia sia Berlusconi che Alfano e Maroni come leader della coalizione alle prossime elezioni. Ma, all'interno degli elettori di centrodestra, il Cavaliere torna a prevalere con il 57% dei consensi.
Quanto alla conferma di Napolitano, ad essere favorevole ad un nuovo mandato è oltre la metà degli elettori di centrosinistra (54%) e il 24% di quelli di centrodestra. Un elettore su 4 del Movimento 5 Stelle approverebbe un secondo mandato.
Questa la risposta degli intervistati alla domanda su cosa ritengano debba avvenire dopo un fallimento di Bersani: - Governo a termine Pd-Pdl per il 35%. - Tornare subito al voto per il 50%. - Non sa il 15%.
Il sondaggio è stato realizzato da SWG Spa-Trieste per Agorà-RAI 3 nei giorni 26-27 marzo 2013 tramite sondaggio online CAWI e telefonico CATI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 4900 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni.
Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Il margine d'errore massimo è di +/- 2,9%.
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