Politica
Iniziato lo spoglio per le elezioni provinciali e comunali a Udine ed in altri 12 comuni
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 23 Aprile 2013 14:40
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 1474
Udine - Sono iniziate alle 14 di martedì 23 aprile le operazioni di spoglio delle schede per le elezioni alla Provincia di Udine.
I candidati sono Pietro Fontanini (Centro Destra), al momento in testa con il 53,25% dei voti; Andrea Simone Lerussi (Centro Sinistra), ora al 36,49%.
Seguono Federico Simeoni (Front Furlan) e Massimo Brini (Un'altra Regione), rispettivamente con il 6,66% e 2,61%.
Comunali: ecco Sequals (Pn). Lucia D'Andrea (Insieme e Per il bene comune) è il nuovo sindaco con il 49,71%. Sconfitto il sindaco uscente prima del commissariamento, Enrico Odorico (Democrazia civica), con 43,25%. Federico Lenarduzzi (M5S) chiude a 7,03%.
Serracchiani, serietà e specialità per una "remuntada" perfetta nonostante un Pd a pezzi
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 23 Aprile 2013 11:05
- Scritto da Maurizio Pertegato
- Visite: 1965
Fvg - Debora Serracchiani è il nuovo Governatore del Friuli Venezia Giulia. Ha vinto al fotofinish, per una manciata di voti, circa 2 mila, sul presidente uscente Renzo Tondo. A lei, innanzitutto, vanno fatti i complimenti.
Dopo una settimana di “fuoco” nella quale il suo partito, in ambito romano, si è liquefatto “come neve al sole” dando un’immagine che è sotto gli occhi di tutti e che non promette bene nemmeno per il futuro, non erano tanti quelli che scommettevano su una sua affermazione. Sembrava, infatti, aver eroso, e di molto, quel patrimonio di voti minuziosamente conquistato nelle settimane precedenti, specialmente dopo le primarie nazionali del Pd. E bastava vedere le facce preoccupate di alcuni tra i suoi più stretti collaboratori per capire che la paura di gettare tutto alle ortiche era davvero alta.
Una sconfitta per demeriti nazionali sarebbe stata difficile da accettare per l’intero centrosinistra. “Senza Roma sarebbe stata un’asfaltata”, non a caso sono state queste le prime parole del neo Governatore e ci sentiamo di sottoscriverle in pieno. Onore al merito, quindi, a chi ha saputo staccarsi con intelligenza dalle beghe romane, prendendone le distanze e accentuando ancor più l’importanza della specialità friulogiuliana, in un momento davvero delicato quale l’attuale.
Altro elemento importante del suo successo è stato l’affrontare in modo serio ed efficace lo scandalo delle “spese allegre”: i pochi consiglieri regionali confermati, infatti, erano garantiti, le novità tantissime e tutte attentamente selezionate. Un’operazione che ha pagato, e molto, in termini di consenso. Lo stesso non si può dire per la coalizione di centrodestra che ha affrontato lo scandalo con una certa disinvoltura e una dose di garantismo che difficilmente poteva incontrare l’assenso degli elettori in un periodo così ricco di tensioni populistiche e di voglia di “caccia alle streghe”.
Sulla sconfitta del centrodestra ha pesato anche, a mio giudizio in modo minore, la presenza del “fuoriuscito” Bandelli, la cui lista ha tolto un po’ di voti a Tondo e soci, senza peraltro ottenere quell’affermazione che il triestino si attendeva.
E veniamo ai grillini: è innegabile che abbiano rappresentato una parziale delusione: 8 punti persi e un terzo di voti in meno in soli 2 mesi non sono poca cosa, anche se va detto che le elezioni regionali sono una partita dalle caratteristiche del tutto diverse rispetto alle politiche. Qui, il consenso dei candidati è assolutamente vitale e non si può dire che i pentastellati disponessero di “superman delle preferenze”. Il leader è stato 4 giorni in regione, ma la “marcia su Roma” derubricata, poi, a “retromarcia”, non poteva portare grandi numeri in una regione tranquilla, operosa e abituata alle cose concrete quale il Friuli Venezia Giulia. Il 20%, comunque, non è un risultato ininfluente e se i grillini, ogni tanto, sapranno anche dire qualche sì, è ipotizzabile che il loro movimento possa consolidarsi.
Debora Serracchiani "Sarò al servizio di tutto il Friuli Venezia Giulia"
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 23 Aprile 2013 09:47
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 951
Fvg - "Sarò al servizio di tutto il Friuli Venezia Giulia e per farlo lavorerò con tutti. Credo che questa regione ancora una volta abbia dato prova della sua specialità".
Sono state queste le prime parole con cui Debora Serracchiani (Pd), europarlamentare e segretario regionale del partito, ha commentato oggi a Udine la sua vittoria, sul filo di lana, sul governatore uscente Renzo Tondo (centrodestra), nella corsa alla presidenza della Regione. Mantenendo un vantaggio percentuale su Tondo lungo tutto l'arco dello scrutinio dei voti, la neoletta presidente ha consegnato la Regione al centrosinistra con il 39,3%, pari a 200.437 mila voti. Tondo si é fermato al 38,9% (199.538 voti), mentre il terzo candidato in lizza, Saverio Galluccio del M5S, è rimasto al 19,2 % (98.556 voti).
A chiudere la classifica è stato Franco Bandelli, candidato di "Un'altra regione", con il 2,4%. "Se non c'era Roma, sarebbe stata un'asfaltata", aveva commentato a metà scrutinio Serracchiani, intercettando gli umori di tanti altri esponenti del Partito democratico del Friuli Venezia Giulia, convinti che "non ci sarebbe stata storia da subito nel risultato del centrosinistra" se le scelte del partito a Roma nella partita per l'elezione del presidente della Repubblica e la formazione di un governo fossero state diverse.
Serracchiani, circondata da alcuni "fedelissimi" del suo staff e del partito, ha atteso i risultati nella sede del Pd in via Joppi a Udine, dove a metà pomeriggio è arrivato anche suo marito Riccardo Chiappa. "Abbiamo aspettato con trepidazione - ha spiegato - ma anche con molta serenità, dal momento che per questa campagna elettorale abbiamo lavorato sodo". Nella sede del Pd è giunto il sindaco di Udine Furio Honsell, ricandidato alla guida del capoluogo friulano per il centrosinistra.
"Finalmente un risultato eccezionale per il Friuli Venezia Giulia, ma anche per Udine e per l'Italia intera - ha detto - ed è merito di Debora". Per Serracchiani, è stato anche un successo personale, perché il nuovo presidente del Friuli Venezia Giulia ha ottenuto circa 36.000 voti in più rispetto a quelli complessivi della coalizione che la sosteneva. L'uscente Renzo Tondo, invece, ha ricevuto un numero di consensi inferiori a quelli della coalizione che l'aveva ricandidato alla guida della Regione. Serracchiani ha ringraziato l'avversario. "E' stato molto cortese - ha detto - mi ha telefonato subito riconoscendo la mia vittoria".
Altri articoli...
- Elezioni in Friuli Venezia Giulia: vince Debora Serracchiani per un pugno di voti
- Sul filo di lana Debora Serracchiani e Renzo Tondo. Cinque Stelle perde il 7% rispetto alle politiche
- Elezioni regionali, procedono con celerità le operazioni di spoglio delle schede. Risultati in tempo reale
- Regionali, concluso il voto. L'affluenza non arriva al 50%. Lo spoglio è iniziato immediatamente
- Domenica e lunedì le elezioni regionali. A Udine e in altri 12 comuni si vota anche per le comunali
- Tsunami tour in regione: il "fenomeno" Beppe Grillo ha già perso mordente?
- Elezioni, Friuli Venezia Giulia e Quirinale pericolosamente insieme. Serracchiani si smarca
- Pordenonese, bagno di folla per Grillo. Quirinale "Marini chi? Valeria?"