Politica
Emergenza migranti. Anci FVG: lo Stato faccia la sua parte
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 11 Giugno 2015 09:09
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 616
Udine - Tra Regione e Comuni c’è intesa per la gestione dell’emergenza migranti attraverso un’accoglienza diffusa organizzata con gli ambiti socio-assistenziali.
Ci sono però dei punti fondamentali che la Regione deve porre con forza al governo nazionale per rendere tale organizzazione sostenibile: la garanzia che sia rispettata la soglia del 2,19% dei migranti ospitabili in regione, che non siano inviati in Friuli Venezia Giulia profughi raccolti in mare, che sia risolto il problema dei minori non accompagnati e che siano istituiti alcuni hub di prima accoglienza.
È questa la posizione di Anci FVG che nel pomeriggio del 10 giugno ha incontrato l’Assessore Regionale Gianni Torrenti sull’emergenza dei richiedenti asilo: “conditio sine qua non all’accoglienza diffusa – ha spiegato il presidente di Anci Mario Pezzetta – è che il tetto di migranti attribuito alla regione non venga superato e che non vengano assegnati profughi raccolti in mare dal momento che il Friuli Venezia Giulia deve già sostenere i costanti e sempre più numerosi arrivi via terra. Per quanto riguarda i minori non accompagnati, che sono a carico dei comuni, devono essere trasferiti in altre regioni dal momento che le nostre strutture idonee ad ospitarli sono già sature.”
A questo proposito il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, il cui comune ha in affidamento già 200 minori non accompagnati, ha segnalato che gli ultimi registrati ieri non trovano collocazione in nessuna struttura regionale accreditata e si trova nell’impossibilità di ricoverarli in un centro di accoglienza abilitato.
I numeri della giornata di oggi sono i peggiori dall’inizio dell’emergenza: 2.252 profughi in regione. Situazione resa ancora più difficile dalla frammentazione degli ingressi e dal flusso inarrestabile e costante che arriva dai confini via terra.
Un’altra esigenza fondamentale è che siano creati velocemente gli hub di prima accoglienza, strutture di filtro fondamentali affinché il sistema funzioni.
Sono intervenuti anche il sindaco di Spilimbergo Renzo Francesconi, l’assessore del comune di Tarvisio Nadia Campana, l’assessore di Gorizia Silvana Romano, l’Assessore di Udine Antonella Nonino, il sindaco di Romans Davide Furlan a cui un passeur ha scaricato oltre 40 migranti nei giorni scorsi.
Omicidio di Pier Paolo Pasolini: proposta di legge Sel per far luce sulla verità
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 04 Giugno 2015 12:08
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 591
Roma - Il 4 giugno, alle 11.30, presso la sala stampa di Montecitorio la deputata di Sel Serena Pellegrino, prima firmataria della proposta di legge, l'avvocato Stefano Maccioni, difensore del cugino dello scrittore e regista e la criminologa Imma Giuliani, presenteranno l'iniziativa parlamentare volta a far luce sull'omicidio del regista e scrittore casarsese Pier Paolo Pasolini.
"Dopo quarant'anni dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini non si conoscono ancora con certezza i responsabili di quanto avvenuto quella notte del novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia. Pochi giorni fa anche l'ultima inchiesta della procura di Roma è stata archiviata, senza che sia stata fatta luce su quei tragici fatti. L'omicidio Pasolini va ad allungare quella serie di misteri italiani irrisolti".
Sinistra e libertà non si rassegna ad archiviare il caso dell'omicidio dello scrittore e regista e propone di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta sulla sua morte.
Il gip di Roma Maria Agrimi il 25 maggio scorso aveva archiviato, su richiesta della procura della Repubblica, l'indagine riguardante la morte dello scrittore-regista Pier Paolo Pasolini, avvenuta la notte del 2 novembre del '75 all'Idroscalo di Ostia.
Il cugino di Pasolini Guido Mazzon, assistito dall'avvocato Stefano Maccioni, aveva presentato un'istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione dell'inchiesta, ritenendo necessario fare ulteriori accertamenti.
Celebrata la Festa della Repubblica in Friuli Venezia Giulia
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 02 Giugno 2015 15:08
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 559
Gorizia - Presso il Sacrario di Redipuglia (Go) il sottosegretario alla difesa, Domenico Rossi in rappresentanza del Governo e l'assessore Sara Vito in rappresentanza della Regione hanno celebrato la Festa della Repubblica.
"Occorre, oggi, recuperare quell'entusiasmo e quella fiducia che furono propri dei primi anni della nostra Repubblica, per affrontare con fiducia le difficoltà del nostro tempo e contribuire a costruire un mondo migliore da lasciare in eredità ai nostri figli" ha detto il sottosegretario.
Rossi ha deposto una corona ai Caduti, accompagnato dalle autorità locali e dall'assessore regionale Sara Vito, in rappresentanza della presidente del Friuli Venezia Giulia Serracchiani in visita ufficiale a Zagabria.
"È un orgoglio rappresentare la Regione in questa grande festa civile, che ci incita a nutrire rinnovata consapevolezza e fiducia nelle forze del Paese - ha detto l'Assessore Vito. - Mai come nei tempi complessi in cui viviamo, affrontando la sfida della crisi economica e del rinnovamento sociale, sono parole che suonano come auspicio e sprone", ha aggiunto Vito, rivolgendo anche "un pensiero carico di gratitudine alle Forze Armate e a tutti i Corpi dello Stato che con il loro lavoro garantiscono alle Istituzioni e ai cittadini di operare in pace e in sicurezza". "Il Friuli Venezia Giulia - ha concluso - indirizza il suo saluto in particolare ai nostri militari di tutte le Armi e specialità impegnati nelle operazioni di pace e di soccorso all'estero".
Alla cerimonia presso il Sacello del Duca D'Aosta si sono schierati il Reparto d'onore e le associazioni combattentistiche e d'Arma.
A Trieste, in piazza Unità d'Italia, sventolano due grandi bandiere, tricolore e un'alabarda bianca su fondo granata. Gli stendardi sono stati issati nel corso della cerimonia dell'Alzabandiera, svolta da un picchetto dell'Esercito Italiano e da un corteo di associazioni combattentistiche con i labari.
Davanti alla Prefettura hanno sostato autorità civili e militari. Le bandiere vengono ammainate nel pomeriggio.
A Udine il 2 giugno è stato celebrato dall'esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Julia, che ha suonato in piazza XX Settembre, piazza Matteotti, per arrivare infine in piazza Libertà, dove si è tenuto l’alzabandiera ufficiale con la deposizione di una corona ai monumenti ai Caduti da parte del Prefetto e delle altre autorità. A seguire l'esibizione, sotto la Loggia del Lionello, del coro Alpini di Passons.
Altri articoli...
- Elezioni amministrative 2015, i 10 sindaci in Fvg. Tutti i risultati
- Cominciato lo spoglio nei 10 Comuni al voto. I risultati in diretta
- Domenica 31 maggio si vota per le elezioni amministrative in 10 comuni del Friuli Venezia Giulia
- L'incompatibilità del consigliere regionale Enzo Marsilio viene discussa il 10 giugno
- La Cassa Depositi e Prestiti fa partire finanziamento di 150 milioni per la terza corsia A4
- Centenario: il Presidente della Repubblica Mattarella in Friuli Venezia Giulia. Video del discorso
- 24 maggio: il Presidente della Repubblica Mattarella sul Monte San Michele per il Centenario
- Bilancio del comune di Palmanova: priorità ai lavori di manutenzione straordinaria