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Abolizione delle Province in FVG: approvato in Senato il disegno di legge
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- Pubblicato Mercoledì, 08 Luglio 2015 14:18
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Roma - Nella seduta del 7 luglio il Senato ha approvato il disegno di legge costituzionale n. 1289 "Modifiche alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia), in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare" d'iniziativa del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, incardinato assieme all'Atto Senato n. 77 del senatore Carlo Pegorer, che modifica lo Statuto speciale della Regione sopprimendo il livello ordinamentale delle province.
Il provvedimento introduce inoltre la forma della "Città Metropolitana" in Friuli Venezia Giulia.
"Il provvedimento - ha detto Carlo Pegorer nella discussione in aula - va considerato l'inizio, e non la conclusione, di un progetto di riforma. Infatti, sopprimere nel Friuli Venezia Giulia il livello ordinamentale delle Province può aprire una nuova fase di evoluzione del sistema politico-istituzionale di quella realtà territoriale, non negando la linea che è stata tracciata dai nostri Padri costituenti".
Il voto a sfavore del Movimento 5 Stelle è stato così motivato, tra l'altro, dal senatore Nicola Morra: "I numeri parlano chiaro: l'abolizione delle Province, sbandierata come un capolavoro politico di riduzione, di compressione della spesa pubblica, si rivela invece l'esatto contrario e cioè creazione di nuovi enti intermedi, spese in aumento, più dirigenti e nessuna riduzione di burocrazia, mentre l'unico punto a favore è un piccolo, quasi impercettibile, risparmio dovuto all'abolizione dei 3.000 consiglieri provinciali, ora non più rieletti, e dei loro emolumenti: briciole, cioè. La cartina di tornasole di questo autogol, sbandierato da Renzi come una riforma strutturale, è quanto sta accadendo in Friuli Venezia Giulia, dove si realizza la riforma regionale che abolisce le quattro Province".
La presidente della Giunta regionale Debora Serracchiani ha così commentato l'approvazione dei provvedimenti: "Quello di oggi al Senato è stato un ottimo voto: con questo 'sì' al superamento delle province si avvicina il compimento di una riforma per la quale ci eravamo impegnati con i cittadini".
Serracchiani ha indicato che "la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha competenza primaria sugli Enti Locali, e attraverso l'esercizio virtuoso di questa e altre competenze stiamo dimostrando che l'autonomia costituisce un fattore di dinamicità e un valore aggiunto in termini di autogoverno. In questo caso, la semplificazione intende accorciare le mediazioni e avvicinare il cittadino alle istituzioni, riattribuendo a pieno alla Regione il suo ruolo di programmazione e legislazione".
"Riforme come queste non sono semplici e - ha aggiunto Serracchiani - attivano quasi sempre dei riflessi conservativi da parte di qualcuno, ma noi abbiamo grande fiducia di aver preso la strada giusta, quindi il voto del Senato e' tonificante. E per questo desidero ringraziare i senatori, in particolare quelli del Friuli Venezia Giulia, che hanno fatto avanzare la legge e che poi l'hanno approvata".
Emergenza profughi, UE trova accordo di massima. FVG: "serve un piano di accoglienza diffusa"
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- Pubblicato Venerdì, 26 Giugno 2015 12:03
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - La proposta della Commissione europea di redistribuire in due anni 40.000 rifugiati dall'Italia e dalla Grecia verso gli altri Stati membri ("relocation") è stata al centro di un lunghissimo e acceso dibattito, la notte tra il 25 e il 26 giugno, durante la prima giornata del Consiglio europeo di Bruxelles, che prosegue anche venerdì 26.
I capi di Stato e di governo dell'Ue alla fine hanno approvato, attorno alle tre del mattino, un testo di compromesso che, pur mantenendo il carattere obbligatorio della cifra complessiva dei rifugiati da ricollocare, prevede una ripartizione per paese basata su un accordo "per consenso".
Per il Friuli Venezia Giulia "serve un Piano di accoglienza diffusa per risolvere l'emergenza profughi in regione, dove l'intero territorio avrà il dovere di accogliere i richiedenti asilo" ha affermato l'assessore regionale alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti.
Torrenti è intervenuto a Emergenza profughi, l'incontro aperto al pubblico svoltosi il 25 giugno al Piccolo Cottolengo Don Orione di Santa Maria la Longa con la partecipazione del prefetto e del questore di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo e Claudio Cracovia, del sindaco di Santa Maria la Longa Igor Treleani e del direttore del Piccolo Cottolengo don Sergio Zanatta.
"La soluzione che abbiamo individuato - ha dichiarato Torrenti - è stata quella di fare un'assegnazione percentuale di migranti agli Ambiti socio assistenziali che raggruppano più Comuni; un riordino complessivo che prevede l'istituzione di sei centri di prima accoglienza con un ambulatorio medico, uno spazio dedicato alle prime partiche di indentificazione in modo che i richiedenti asilo non siano costretti a vagare sul territorio".
Da questa prima ospitalità temporanea, secondo Torrenti, i migranti saranno spostati poi anche in altre regioni. I luoghi scelti per l'accoglienza saranno di proprietà pubblica, come ha riferito Torrenti, che ha ricordato come ci siano "le risorse statali per ristrutturarli, in collaborazione con le Prefetture".
Torrenti ha voluto tranquillizzare la popolazione intervenuta all'incontro indicando come il problema "è serio ma numericamente può essere gestito se ci attrezziamo in modo puntuale confidando nel rispetto da parte dello Stato della quota del 2,19 per cento di richiedenti asilo assegnata al Friuli Venezia Giulia".
"Chiediamo agli Ambiti socio assistenziali la disponibilità ad accogliere le persone in proporzione alle loro dimensioni - ha affermato Torrenti - e credo che le amministrazioni sapranno trovare le soluzioni ottimali per affrontare questo problema; siamo certi che ognuno farà la sua parte".
Anniversario delle Fiamme Gialle, resi noti dati regionali: recuperati 56 milioni di euro
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- Pubblicato Martedì, 23 Giugno 2015 15:56
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FVG - Da gennaio a maggio 2015 le Fiamme Gialle hanno eseguito in regione 950 interventi ispettivi nell'ambito della lotta all'evasione fiscale, che hanno consentito di denunciare all'Autorità Giudiziaria 284 soggetti per reati fiscali, tra i quali uno tratto in arresto.
Sono stati eseguiti inoltre sequestri preventivi finalizzati alla confisca per 56,1 milioni di euro.
I dati sull'attività delle Fiamme Gialle sono stati diffusi martedì 23 giugno in occasione del 241° anniversario di fondazione del Corpo.
In regione sono stati individuati complessivamente 74 evasori di cui 70 totali e 4 paratotali. Più di 7 mila controlli sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali hanno permesso di scoprire 682 emissioni irregolari (pari al 9,5%).
Sono stati verbalizzati in ingresso e in uscita dal confine del FVG 49 cittadini che trasportavano circa 1 milione e 568mila euro in contanti, in violazione alle norme di settore, definendo il contesto con il versamento immediato di circa 359.000 euro a titolo di oblazione.
Il piano regionale di prevenzione e controllo su strada, orientato ai veicoli che trasportano beni sottoposti ad accise, ha permesso di accertare il meccanismo fraudolento finalizzato alla immissione in consumo, nel territorio italiano, di prodotti petroliferi senza pagamento dell’imposta.
In provincia di Udine la Guardia di Finanza ha effettuato 296 verifiche fiscali e oltre 4mila controlli che hanno permesso di scoprire 29 evasori totali e paratotali e di denunciare 71 persone all’autorità giudiziaria per reati connessi prevalentemente a fatture su operazioni inesistenti.
Sono stati 36 i sequestri per equivalente, pari ad oltre 3 milioni di euro, mentre sono al vaglio dei giudici altre 5 proposte pari a oltre 14 milioni di euro.
Dalle 49 indagini su frodi all'UE le indebite percezioni di contributi per l’agricoltura hanno coinvolto 25 persone con un sequestro preventivo di oltre 12 milioni di euro. Per quanto concerne le prestazioni agevolate, a fronte di 16 controlli sono state verbalizzate per false dichiarazioni 38 persone.
A Gorizia la Finanza ha denunciato 37 persone per violazioni alla normativa penale tributaria ed eseguito 5 sequestri per equivalente per reati fiscali per un valore complessivo pari a circa 12milioni e 481mila euro. Gli evasori totali e paratotali scoperti sono stati 24.
20 su 21 controlli nel campo dei finanziamenti agevolati hanno evidenziato irregolarità.
A Pordenone sono state denunciate 143 persone e sequestrati 3milioni e 300mila euro, mentre sono al vaglio dei magistrati richieste per sequestrare ulteriori 4 milioni e 400mila euro. Gli evasori totali scoperti sono stati 9.
Nel campo delle truffe a danno dell'Unione europea, sempre a Pordenone 16 interventi hanno permesso di denunciare 3 persone e di accertare 77 mila euro di finanziamenti percepiti indebitamente. Dodici i controlli sulle prestazioni agevolate dai quali sono emerse 7 posizioni irregolari per una frode accertata pari a 70mila euro.
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