Politica
55° anniversario delle Frecce Tricolori: a Rivolto il presidente della Repubblica e gli astronauti
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 05 Settembre 2015 19:45
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Rivolto (Ud) - Le Frecce Tricolori festeggiano nell'aeroporto di Rivolto (Ud) il loro 55° anniversario con due giornate di manifestazione ad ingresso gratuito, il 5 e il 6 settembre. Domenica 6 settembre, alle 17.30, è attesa la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
In entrambre le giornate sono in programma esibizioni in volo, dimostrazioni di capacità operative, mostre statiche di aerei ed equipaggiamenti associati al volo, militari e civili.
L’apertura dei cancelli dell’aeroporto è prevista a partire dalle ore 7.30, fino a termine evento. L’attività di volo ha inizio intorno alle ore 10,00 e termina intorno alle ore 18,30.
L’attività di volo è l’elemento più visibile, con le esibizioni di aerei solisti e pattuglie acrobatiche di undici diverse nazioni: oltre ai velivoli di punta ala fissa e rotante dell’Aeronautica Militare, partecipano infatti assetti e team di Arabia Saudita, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Turchia.
Domenica, gli spettatori potranno incontrare i protagonisti della storia dello spazio italiano: gli astronauti. Tutti gli otto astronauti italiani saranno infatti per la prima volta insieme.
La presenza degli astronauti italiani e l’allestimento di un’area espositiva sullo Spazio e l’Aerospazio è il frutto della collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed Europea (ESA), i centri di ricerca e le università.
Saranno presenti il Gen. B.A. Roberto Vittori, il Ten. Col. Walter Villadei, il Magg. Luca Parmitano, il Cap. Samantha Cristoforetti, il Col. (r) Maurizio Cheli, l’Ing. Paolo Nespoli, l’Ing. Franco Malerba e l’Ing. Umberto Guidoni.
Il pubblico ha inoltre l’opportunità di visitare una ricca mostra statica, con numerosi velivoli italiani e stranieri, aerei storici e alcuni degli ultimi prodotti dell’industria aero-spaziale italiana.
Sono dodici le aree tematiche previste all’interno della zona mostra: dallo Spazio, naturale estensione dell’ambiente operativo dell'Aeronautica Militare, alla difesa aerea missilistica integrata, a capacità di eccellenza come il trasporto sanitario di urgenza e di pazienti bio-contaminati, o il servizio meteorologico, la logistica di proiezione.
Non mancano, ovviamente, percorsi dedicati alla storia della Forza Armata, della Pattuglia Acrobatica Nazionale, e un settore dedicato alla formazione, all’addestramento e al mondo dei simulatori di volo. E per i più piccolini il divertimento continua nell’area dedicata ai bambini.
Numerose le dimostrazioni di capacità operative del personale e dei velivoli dell’Aeronautica Militare, che il pubblico potrà ammirare attraverso specifici eventi tattici di intercettazione aerea, rifornimento in volo, ricerca e soccorso, dimostrazioni di forze speciali.
L’evento sarà seguito con delle finestre in diretta da Rai Sport e in diretta streaming integrale sul portale AM www.aeronautica.difesa.it.
Lo scandalo del Mose, dimenticato a livello nazionale ma che fa tremare ancora
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Lunedì, 31 Agosto 2015 10:29
- Scritto da Timothy Dissegna
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Venezia – Dello scandalo Mose, scoppiato poco più di un anno fa ma emerso già a febbraio 2013, ormai non se ne parla più a livello nazionale.
A dominare su tv e giornali adesso, infatti, sono i fasti di Mafia Capitale, anche se “a farla grande si tratta si 100 milioni di euro, cifra che il Consorzio Venezia Nuova distribuiva in un solo anno”, scriveva ieri il Gazzettino nelle due pagine dedicate all’ex governatore veneto Galan.
Proprio sull’edizione di domenica, infatti, il quotidiano del Nordest ha pubblicato la seconda e ultima parte della lunga intervista a uno degli uomini chiave della politica locale e nazionale negli ultimi decenni, convinto di non aver nulla a che fare con la corruzione.
Dopo quattro ore di domande e risposte, i giornalisti Gianluca Amadori e Maurizio Dianese hanno pubblicato la “verità di Galan”, come riportava il giornale a titoli cubitali, su nuovi nomi e prove sul Mose.
Dalle sue parole, emerge uno scandalo di dimensioni enormi, passato in secondo piano nelle cronache nazionali. Si parla, infatti, di 1 miliardo e 200 milioni di euro pubblici, spariti tra tangenti, contributi, sponsorizzazioni in dieci anni.
Anche se, ha detto l’ex Presidente, “le mazzette ai politici sono al massimo 50 milioni. Sugli altri quattrini non indagate (riferito ai giornalisti, ndr) (…) e così non chiarite ai lettori che questo è il più grande scandalo che sia mai avvenuto in Italia”.
Galan ha parlato dalla sua villa sui Colli Euganei, dove sconta gli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, formulata dalla Procura di Venezia nel blitz della Guardia di Finanza del 4 giugno 2014.
Insieme a lui furono arrestati anche l’allora sindaco del capoluogo regionale, Giorgio Orsoni, accusato di finanziamento illecito di circa mezzo milione di euro per la sua campagna elettorale nel 2010, con il Partito Democratico, e altri nomi “eccellenti” di istituzioni e Consorzio Venezia Nuova, l’ente a cui è affidata la realizzazione dell’opera.
E di quest’ultimo ne era il vero e proprio “capo supremo” Giovanni Mazzacurati, come ha scritto La Nuova a un anno dallo scoppio dello scandalo. Il 12 luglio 2013, l’ex presidente del Consorzio andò ai domiciliari, accusato di turbativa d’asta per aver truccato una gara d’appalto del Porto di Venezia, insieme ad altri 13 imprenditori.
Poco tempo dopo, continua il giornale veneziano, "riferirà di aver sborsato un miliardo in mazzette e non solo ai politici, ma anche a tutto l’apparato che avrebbe dovuto controllarne i lavori”.
“Galan serve a non far saltare fuori il resto. Hanno voluto che patteggiassi senza parlare” ha continuato l’ancora deputato di Forza Italia, che alla domanda se si sente un capro espiatorio, risponde: “No, ma a tanti è convenuto che andasse a finire così. (…) Ho chiesto mille volte di parlare (ai giudici, ndr). Se mi chiamano, (vado, ndr) anche domani mattina”.
Sarà comunque difficile credere alla sua innocenza, glielo dicono gli stessi intervistatori, ma Galan non chiede “di credermi, ma di avanzare dei dubbi (…). Sul fatto che venivamo pagati tutti e questo si sa e gli unici che finiscono nei guai siamo io e Orsoni”.
Per tornare in aula ci sarà allora bisogno di nuove prove, e l’ex Governatore dice di avercele, ma non le svela ai giornalisti: “Posso citare cento imprenditori che mi hanno finanziato”, ma “non posso dire nulla perché questa è la parte delle nuove prove che spero possa far riaprire il processo”.
La bufera che ha ormai travolto la realizzazione infinita del Modulo Sperimentale Elettromeccanico (Mose), destinato a isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal mare Adriatico, durante gli eventi di alta marea e già costato oltre 5 miliardi di euro, sembra quindi non trovare soluzione.
Un’altra pessima storia all’italiana, fatta di corruzione e malaffare, che testimonia come la Penisola abbia urgente bisogno di soluzioni per eliminare il marcio che l’attanaglia.
Clicca qui per vedere la videointervista
Foto del Ilgazzetino.it
Dall’11 agosto le domande per il bonus bebé da 600 euro per i figli nati nel 2014
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- Pubblicato Mercoledì, 12 Agosto 2015 09:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Chi ha avuto un bambino o ha adottato un minore nell'anno 2014 ed ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, dall’11 agosto al 15 ottobre può richiedere al proprio Comune di residenza l’assegno da 600 euro “bonus bebé”.
Per ottenere l’erogazione occorre inoltre avere i requisiti di cui all'articolo 12 bis della legge regionale 11/2006, cioè essere: cittadini italiani o di Stati appartenenti all'Unione europea, titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria, soggetti di cui all'art. 41 del D.Lgs. 286/1998.
L'assegno sarà pari a 600 euro sia che si tratti di un primo che di un secondo figlio (nel caso di parto gemellare o di adozione di più bambini l'assegno viene moltiplicato per il numero di figli).
La domanda può essere presentata da uno dei genitori (se coniugati o conviventi), dal genitore con cui il figlio convive (se i genitori non sono coniugati e non convivono), oppure il genitore separato o divorziato cui il figlio è stato affidato o, nel caso di affido condiviso, il genitore con cui il figlio risiede.
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