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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Stato-Regioni, la presidente del Friuli Venezia Giulia: "nessun aumento di tasse locali"

Stato-Regioni, la presidente del Friuli Venezia Giulia:

Roma - "È stato un incontro costruttivo, il dialogo continua dopo che ci siamo chiariti su alcuni aspetti legati al tema della Sanità". Lo ha dichiarato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani mercoledì 4 novembre al termine dell'incontro, a Palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e le Regioni sulla legge di Stabilità.

"I bilanci delle Regioni - ha detto la presidente - saranno sostenibili anche nel 2016 e non aumenteranno né ticket né addizionali".

"Abbiamo fatto importanti passi in avanti - ha continuato Serracchiani - sia riguardo gli impegni che le Regioni sono in grado di assumere, come ad esempio i costi standard, sia riguardo alle necessità che abbiamo riportato al presidente del Consiglio, il quale ha ribadito l'aumento di 1 miliardo di euro del Fondo sanitario nazionale, ma ha anche fatto presente che ci sono altri temi, come i salvavita, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e i rinnovi contrattuali sui quali il confronto continua a prescindere dalla Stabilità".

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, "era preoccupato per i prossimi anni. Ma non esiste un problema di sostenibilità per il 2016. I bilanci delle Regioni - ha sottolineato Serracchiani- sono sostenibili. Per il futuro si vedrà".

Quanto a un possibile aumento dei ticket e delle addizionali, "le intenzioni dei presidenti delle Regioni sono di non aumentare le tasse locali. Io in Friuli Venezia Giulia di certo non lo farò".

"Si è fatta chiarezza su alcuni aspetti - ha precisato - ad esempio sul fatto che il costo dei rinnovi contrattuali, che ammonta a circa 300 milioni di euro, è fuori dal Fondo sanitario nazionale ed è invece nel Fondo per i rinnovi contrattuali, messo dal ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia".

Commentando le dichiarazioni dei governatori di Centrodestra, Serracchiani ha osservato che "hanno portato il tema della Sanità sul terreno dello scontro politico, mentre sono consapevoli dei passi avanti fatti anche su temi a loro molto cari, come ad esempio i costi standard".

Celebrazioni del 4 novembre: il presidente del Senato Grasso al Sacrario di Redipuglia

Celebrazioni del 4 novembre: il presidente del Senato Grasso al Sacrario di Redipuglia

FVG - Il presidente del Senato, Pietro Grasso, presenzia mercoledì 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, alla cerimonia in programma al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia).

Il presidente Grasso arriverà al monumento alle 11, assieme al sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti. La Regione Friuli Venezia Giulia sarà rappresentata dalla presidente Debora Serracchiani.

Lo schieramento del Reparto d'Onore e l'arrivo dei reparti è previsto a partire dalle ore 10.15.

Sempre mercoledì a Trieste in piazza dell’Unità d’Italia si svolgono una serie di eventi, con inizio alle 9, con l'alzabandiera.

Seguirà la consegna della Bandiera nazionale alla Scuola media capitano Guido Corsi, Medaglia d'oro al valor militare, comandante della 64a Compagnia del 7° Reggimento Alpini, nato a Trieste e caduto sul monte Grappa nel 1917.

Sempre a Trieste, sarà possibile visitare la nave Maestrale della Marina Militare (orari 09.30-12.00 e 14.30-19.00). A bordo è allestita una mostra fotografica sulla Grande Guerra.

Il 4 novembre si svolge infine in tutt'Italia la manifestazione "Caserme aperte". In Regione sarà possibile visitare 11 caserme e il Museo della caserma “Di Prampero” sede della Brigata Alpina “Julia” di Udine.

Più informazioni su www.difesa.it

La Cina racontata dall'economia e dalla diplomazia: ospite d'onore l'Ambasciatore Sessa

La Cina racontata dall'economia e dalla diplomazia: ospite d'onore l'ambasciatore Sessa

Gorizia – Parlare di Cina oggi non è come farlo venti o dieci anni fa: quella parte di mondo è totalmente cambiata, tanto da essere riuscita a sorpassare gli USA nel ruolo di superpotenza economica. Ma bisogna acora capire se tutto ciò sia più un bene o un male, e soprattutto per chi valgono questi punti di vista.

Proprio per guardare con interesse al Paese dell'estremo Est e capire cosa vi si celi dietro, la sezione MSOI (Movimento Studentesco per l'Organizzazione Internazionale) di Gorizia ha organizzato ieri pomeriggio una conferenza dal titolo “Cina: rischio od opportunità?” presso l'Aula Magna della sede del Polo dell'Università di Trieste in via Alviano, ossia la sede del corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche (SID).

E l'incontro, moderato dalla prof.ssa Giulia Caccamo, è andato proprio ad interpellare il punto di vista di un diplomatico che laggiù ha vissuto pareccio tempo: quello di Riccardo Sessa (nella foto, a sinistra), Ambasciatore dell'Italia in luoghi come Iran, Bosnia e Cina, appunto. Insieme a uno sguardo prettamente economico, com'è quello del Dr. Andrea Volpe (destra) della società Dezan Shira, che si occupa di accompagnare le imprese italiane nei loro investimenti in Asia.

Proprio quest'ultimo ha iniziato l'incontro, destinato a durare ben tre ore, concentrandosi sulle differenze che gli investitori nostrani riscontrano rispetto all'Italia: le truffe sono diffusissime, ha spiegato Volpe che da 10 anni accompagna imprenditori nei loro affari, e spesso le merci rimangono ferme alla dogana per lungho tempo perché sprovviste della documentazione necessaria.

Guardare alla Cina, quindi, come un paradiso in cui investire è difficile, quantomeno se prima non si è fatto un viaggio esplorativo. Cosa importante per gli imprenditori italiani, ha continuato il relatore, sarebbe fare “massa” per creare distretti ma la realtà nostrana difficilmente ragiona così. E infatti molti nostri prodotti non sono conosciuti laggiù, perdendo grosse opportunità.

Più ottimista è stato invece Sessa, che ha subito esordito dicendo: “Quando sono arrivato in Cina non ero nel paese del futuro, ma del presente. E io arrivavo dal passato remoto: la Cina non era e non doveva essere vista come una minaccia”. E infatti quel Paese avrebbe visto in breve un exploit immenso, passando da un'economia più piccola di quella olandese alla prima al mondo.

Tantissimi i temi toccati dai due relatori nel corso dell'incontro, arricchito dall'intervento via Skype del corrispondente da Pechino del Corriere della Sera, Guido Santevecchi, che ha raccontato in presa diretta la situazione locale: dalla censura all'ultima riunione del Partito Comunista, che avrà ripercussioni sulle borse mondiali, passando per la crescita economica cinese non più sostenibile e che passerà quindi alla ricerca di qualità anziché quantità.

Attraverso aneddoti, storie che ben disegnano la Cina e i cinesi, i tre ospiti hanno così fornito agli studenti (intervenuti con domande puntuali e mirate) un panorama vasto di questo Stato sempre più dominante nel mondo. Chissà che ciò non sarà utile ad alcuni, in un futuro non tanto lontano, per capire come muoversi in una carriera diplomatica in Asia: un'ipotesi che sicuramente da ieri affascina non pochi allievi del SID.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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