Economia
70 anni di Confcommercio Fvg. Il presidente nazionale Sangalli: fisco frena la ripresa
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 18 Maggio 2015 21:38
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - I primi 70 anni di Confcommercio Fvg sono stati celebrati a Udine il 18 maggio. “Questa è la festa di un’associazione unita, che sa fare squadra, ma in cui ogni giocatore ha una storia sua, una storia speciale, che merita di essere raccontata”. Queste le parole di Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i premi speciali che, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, Confcommercio Fvg, in occasione del suo settantesimo compleanno (la stessa età della confederazione nazionale, nata il 29 aprile 1945), ha consegnato a quattro aziende, una per provincia – l’orologeria Giampaolo Cella di Gorizia, la Garden G. Trentin & Figli di Pordenone, la Rigutti abbigliamento di Trieste, la Ferramenta F.lli Piccoli di Udine –, selezionate a rappresentare esperienze imprenditoriali di lunga data.
In apertura il presidente di Confcommercio Udine Giovanni Da Pozzo ha ricordato la storia deill’associazionismo commerciale locale (dell’“Associazione commercianti, industriali ed esercenti di Udine e provincia” ci sono attestazioni sin dal 1893). Mentre il sindaco Furio Honsell, nei saluti, è andato ancora più indietro, al XIII secolo e al patriarca Bertoldo che, in una città di poco più di mille abitanti, istituì il mercato.
Un passato, quello di Confcommercio, che anche Sangalli ha evidenziato con orgoglio ricordando i recenti festeggiamenti a livello nazionale e ribadendo il ruolo determinante del terziario nell’economia italiana: “Un mondo di imprese che chiede risposte di fronte ai cambiamenti impetuosi di questi anni. Negli ultimi sette, in particolare, ogni cittadino ha perso mediamente 2.100 euro di consumi”. E nel solo primo trimestre 2015 sono venuti meno 23mila esercizi al dettaglio nel paese, ricorda ancora il presidente di Confcommercio.
Il presidente Sangalli ha stigmatizzato “una pressione fiscale incompatibile con una ripresa economica” e si è pronunciato contro l’ipotesi di aumento dell’Iva per coprire la rivalutazione delle pensioni.
Il 2015 “può però essere proprio l’anno della ripresa, grazie anche a Expo e Giubileo2, rimarca Sangalli, rivolgendosi alla presidente della Regione e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, sostenendo, assieme a lei, che “il Friuli Venezia Giulia deve essere una regione ambiziosa”. La sfida? “Giocare in attacco anche i prossimi 70 anni, promuovendo il cambiamento e aiutando il terziario perché il terziario non è secondo a nessuno”.
Da parte del presidente regionale di Confcommercio Alberto Marchiori arriva poi una chiara presa di posizione sulla tassa di soggiorno: “Guai alla sua reintroduzione”. La confederazione dice un no secco a un altro balzello. “Sarebbe deleterio per un comparto, quello del turismo, che va invece al più presto rilanciato dopo annate di flessione”, rincara la dose Marchiori in un intervento, davanti alla presidente regionale Debora Serracchiani, che tocca tutte le questioni aperte per il terziario.
Il presidente di Confcommercio Fvg, ringraziato il suo predecessore Pio Traini per “il prezioso lavoro in tempi difficili”, rilancia la critica a burocrazia e fisco che “continuano a mortificare quotidianamente le piccole e medie imprese” e invita anche la politica “ad assecondare i presupposti per la crescita”.
Con Serracchiani, ma anche con gli assessori di riferimento Bolzonello e Santoro, Marchiori insiste sulla necessità di una riforma del commercio legata a una rivisitazione dell’urbanistica. “Vogliamo dare il nostro contributo e, in sintonia con i sindaci, lavorare per una sinergia tra commercio e centri storici, perché il terziario è una componente di sviluppo delle città. In un territorio che, purtroppo, ha avuto per troppi anni una disequilibrata politica di allargamento della grande distribuzione”.
Alla presidente della Regione Marchiori parla anche di logistica e infrastrutture, “elementi chiave per uscire dalla stagnazione”. Sollecitazione raccolta da Serracchiani, con una sottolineatura in particolare sulla portualità: “Abbiamo ottenuto un'importante apertura di credito dalla Baviera, una prospettiva su cui stiamo lavorando da tempo: la Baviera considera infatti quello di Trieste come il suo porto naturale”.
Molto attesa anche la presa di posizione della governatrice sulla grande distribuzione: “Le procedure di autorizzazione nel tempo già avviate raddoppierebbero, se portate a termine, la situazione attuale. Quello che abbiamo cercato di fare è stato dunque di fermare le rotative per fotografare l’esistente”.
Uno stop dovuto al fatto che “la crisi ha riguardato non solo piccole e piccolissime attività commerciali, ma anche quelle più grandi. L’idea di continuare a costruirne altri, di centri commerciali, non è il pensiero sul quale abbiamo continuato a ragionare perché, oggettivamente, non c’erano più spazi per farlo”.
Durante i lavori il presidente di Format Ricerche Pierluigi Ascani ha quindi presentato l’indagine congiunturale sul primo trimestre 2015.
“Timidi segnali di ripresa che rappresentano una prima controtendenza dal 2011 a oggi”, commenta il presidente udinese Da Pozzo di fronte a un miglioramento di fiducia, ricavi e rapporto con le banche. A margine un focus sul Jobs Act: le nuove regole sono state sin qui utilizzate dal 6% delle imprese del terziario Fvg.