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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Crisi della siderurgia a Trieste, la Regione elabora un programma di riconversione industriale

Crisi della siderurgia a Trieste, la Regione elabora un programma di riconversione industriale

Trieste - La Regione ha presentato il 16 aprile alle parti sociali un'ipotesi di percorso, condivisa con le istituzioni locali, per affrontare la crisi dell'impianto siderurgico della Lucchini Severstal, secondo gli impegni assunti nei mesi scorsi.

La proposta prevede la sottoscrizione di due Accordi di Programma fra loro collegati, rispettivamente a breve e a medio-lungo termine. Alla riunione del Tavolo sulla Ferriera, coordinata dall'assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, erano presenti i rappresentanti di Comune e Provincia, dei sindacati e degli industriali.

Secondo le indicazioni emerse nelle precedenti riunioni del Tavolo, i principi ispiratori della proposta prevedono la gestione unitaria dell'area nella prospettiva della reindustrializzazione, affrontando sia le questioni ambientali, sia quelle sociali con un piano per il reimpiego dei lavoratori dell'impianto siderurgico di Servola.

Con i due Accordi, in sostanza, si punta a definire una serie di regole certe sulla gestione dell'area, premessa per poter attirare nuovi investitori. La prima fase si concentra sul risanamento ambientale, sulla prosecuzione di attività industriali nel breve periodo e sulla valorizzazione della piattaforma logistica, in stretto coordinamento con le intese con il Ministero del Lavoro sulla cassa integrazione straordinaria.

Con il secondo Accordo di Programma, collegato alla dichiarazione di "crisi industriale complessa", si punta ad una soluzione di medio-lungo termine della crisi della Ferriera, con un piano di marketing per individuare imprenditori disposti ad investire in modo stabile nell'area.

Ossigeno per comuni ed imprese: allargata la possibilità di spesa per i pagamenti dei lavori

Ossigeno per comuni ed imprese: allargata la possibilità di spesa per i pagamenti di lavori e fornit

Udine - Il Consiglio delle Autonomie Locali, riunitosi lunedì 15 aprile a Udine, ha dato parere positivo (15 favorevoli, 5 astenuti, nessun contrario) alla delibera approvata in via preliminare dalla Giunta regionale con la quale, nell'ambito del Patto di stabilità con lo Stato, la Regione cede a Comuni e Province del Friuli Venezia Giulia un ulteriore "spazio finanziario" di 90 milioni di euro.

Lo "spazio finanziario" è un nuovo termine, introdotto per la prima volta proprio dal Patto di stabilità. Con questo si intende l'entità della spesa che viene consentita agli enti locali.

In base all'accordo dell'anno scorso tra Stato e Regioni, sono previste agevolazioni per quegli enti che rinunciano ad alcuni programmi di spesa. In particolare, il patto regionale “verticale” prevede che la regione possa riconoscere maggiori spazi di spesa ai propri enti locali compensandoli con un peggioramento del proprio obiettivo in termini di competenza o di cassa.

I maggiori spazi di spesa si concretizzano, per gli enti locali, in un aumento dei pagamenti in conto capitale; allo stesso tempo le regioni rideterminano il proprio obiettivo di cassa e di competenza attraverso una riduzione dei pagamenti finali in conto capitale e una riduzione degli impegni di parte corrente soggetti ai limiti del patto. A tal fine, le Regioni definiscono i criteri di virtuosità e le modalità operative previo confronto in sede di Consiglio delle autonomie locali.
 
Obiettivo primario del provvedimento, come hanno sottolineato nel corso della riunione i rappresentanti dell'Amministrazione regionale, è pagare le imprese che hanno già completato o hanno in fase di completamento lavori pubblici per conto degli Enti locali.

Con la delibera, 15 milioni di "spazio finanziario" - ovvero quindi di possibilità di spendere - vengono destinati alle Province, gli altri 75 milioni ai Comuni. Il 60% della quota riservata ai Comuni sarà assegnata "in proporzione al saldo obiettivo di ciascun Comune in base all'accordo Stato-Regione" e dovrà servire con priorità assoluta al pagamento di opere per le quali il contratto è stato stipulato entro lo scorso anno.

Il restante 40% sarà messo a disposizione dei Comuni che, dopo la prima assegnazione, non sono riusciti a pagare tutto il pregresso, con priorità a quelli più piccoli. Il Consiglio delle autonomie locali ha raccomandato un puntuale monitoraggio sull'applicazione di questa delibera, in modo che la spesa venga effettivamente destinata alle imprese.

Con una delibera successiva saranno ripartiti ulteriori 25 milioni di possibilità di spesa agli Enti locali. Anche in questo caso, il Consiglio delle autonomie locali ha sottolineato l'importanza che vengano destinati al pagamento di lavori pubblici già eseguiti dalle imprese appaltatrici.

In occasione della riunione di lunedì 15 aprile è stato anche approfondito il tema dell'applicabilità in Friuli Venezia Giulia, in quanto Regione a Statuto speciale con competenza primaria in materia di Enti locali, del recente decreto legge del Governo con il quale vengono stabilite "Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione".

Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere preventivo favorevole alla linea che la Regione intende seguire, e che sarà definita con una delibera nella seduta di Giunta in programma il 18 aprile prossimo. In sostanza, i Comuni presenteranno le istanze alla Regione, che provvederà poi a trasmetterle allo Stato.

L'ente turistico del Friuli Venezia Giulia si attrezza per affrontare la crisi e la revisione della spesa

L'ente turistico del Friuli Venezia Giulia si attrezza per affrontare la crisi e la revisione della

Trieste - L'ente regionale turistico del Friuli Venezia Giulia ha presentato sabato 13 aprile le strategie per la razionalizzazione delle risorse e le azioni per lo sviluppo del settore turistico regionale.

TurismoFVG - ha detto il direttore dell'ente Edi Sommariva - ha affrontato la revisione della spesa con alcune azioni indicate dalla Giunta: nessuna tassa di soggiorno; una razionale gestione dell'azienda, attraverso tre direzioni a supporto della direzione generale (marketing, “information&communation techonology” e amministrativa); attenzione al turismo di nicchia, senza dimenticare i turismi trainanti legati al mare e alla montagna; investimento sul turismo straniero; alleanze interregionali (Dolomiti, Grande Guerra, Italy Golf & More) e transnazionali (ad esempio Alpe Adria Trail con Carinzia e Slovenia).

L'azienda turistica ha saputo sfruttare l’utilizzo degli strumenti digitali e dei nuovi media: "stiamo sperimentando la nostra penetrazione di mercato su altri Paesi attraverso profili dedicati sia Facebook che Twitter". - Ha detto il direttore. "Inoltre dopo le prime application messe a disposizione gratuitamente dei turisti in varie lingue (una del FVG e l’altra per la Grande Guerra) ci avviamo a produrne ben altre 13 dedicate ad altrettanti turismi praticabili nella nostra Regione".

Le strategie e le azioni di promozione sono state avviate in maniera congiunta con tutti i consorzi turistici regionali, con Ersa e Promotur, con consorzi come Fiavet, Federalberghi, Agriturist, Confartigianto, Confindustria, con le associazioni di B&B e di guide turistiche, integrandosi con i processi di internazionalizzazione regionali avviati e costruendo rapporti di collaborazione con realtà regionali quali Informest, Finest e le CCIAA regionali.

Queste azioni comuni hanno permesso di superare il 2012, indicato come l'anno peggiore del turismo italiano, aumentando gli arrivi e contenendo la diminuzione delle presenze, al di sotto dei cali registrati da tutte le altre regioni bagnate dal mare, grazie ai turisti stranieri e ai flussi interessati al turismo di nicchia.

Razionalizzazioni nell'impiego del personale si sono rese necessarie per fronteggiare la diminuzione delle risorse. In particolare a partire da lunedì 6 maggio il personale attualmente in servizio nel quartier generale di TurismoFVG a Cervignano si sposterà ogni lunedì sul territorio andando a prestare temporaneamente servizio nei punti informativi più importanti dell’Agenzia stessa.

Un’azione diretta che ha l’obiettivo di tenere vivo e stimolare l’orientamento al turista dei dipendenti di TurismoFVG e farli incontrare con gli operatori regionali e le imprese e che, dopo una fase di sperimentazione, potrebbe consolidarsi ulteriormente.

Considerato l’alto livello di competitività del mercato turistico che è in continua evoluzione, lo sviluppo del contatto diretto con il turista diventa fondamentale per capire se i prodotti già esistenti che si propongono sono in linea con le richieste e, soprattutto, per orientare correttamente la strategia di marketing turistico.

Inoltre l'azienda, sempre in un'ottica di risparmio, ha decretato il contingentamento degli straordinari per tutti i dipendenti e dei contratti stagionali; il blocco delle assunzioni dei lavoratori interinali; la riduzione delle indennità integrative di funzione; nuove modalità di missione.

“Il piano operativo di TurismoFVG si trova in una fase in cui ci sono ancora diversi punti su cui lavorare per migliorare la strategia nell’ottica di un’offerta turistica più ricca di servizi e più disponibile a fare sistema e ad accettare utili logiche di coordinamento, non solo a livello promozionale" - ha concluso Edi Sommariva. -  "TurismoFVG ha interpretato i segnali chiave della Giunta regionale portando avanti la politica del fare di più con meno risorse, slegandosi all’immagine errata di un ente che è solo un mero erogatore di contributi ma ribadendo il concetto di una realtà che ha la funzione di sviluppare prodotti e attrattività turistica complessiva del Friuli Venezia Giulia. Questa è la strada giusta per aumentare il contributo del settore turistico al PIL regionale e l’occupazione complessivamente generata".
 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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