Economia
In regione dal 2001 le imprese sono aumentate solo dello 0,1% contro il 29% del no-profit
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- Pubblicato Martedì, 10 Settembre 2013 17:18
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Trieste - L'Istituto Centrale di Statistica (Istat) ha pubblicato nei giorni scorsi i dati del Friuli Venezia Giulia emersi dal 9° Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit.
Una cattiva notizia e una buona: le imprese a scopo di lucro sono rimaste praticamente invariate dal 2001; mentre il settore del no-profit è salito più della media nazionale.
Sono infatti 86.773, pari al 2% del totale nazionale (4.425.950), le imprese rilevate sul territorio regionale. La variazione percentuale rispetto al 2001, anno dell'ultimo Censimento, è pari a +0,1%, molto al di sotto della media nazionale (+8,4%).
Diversa la situazione nel mondo del Non Profit: in Friuli Venezia Giulia le Istituzioni rilevate sono 10.002, pari al 3,3% del totale nazionale (301.191) con un incremento del 29,1% rispetto al Censimento 2001, superiore alla media nazionale (+28%).
Questo settore impiega a livello regionale 185.400 persone di cui 15.347 addetti, 8.081 lavoratori esterni, 127 lavoratori temporanei e 161.845 volontari.
La regione presenta elevati rapporti di volontari e addetti rispetto alla popolazione residente: l'incidenza sulla popolazione è pari rispettivamente a 1.328 volontari e 126 addetti per 10 mila abitanti, valori al di sopra del dato nazionale che vedono 801 volontari e 115 addetti per 10 mila abitanti.
Anche considerando l'incidenza sulla popolazione della regione dei lavoratori esterni e dei lavoratori temporanei si riscontra un valore (67 lavoratori per 10 mila abitanti) al di sopra della media nazionale (46 lavoratori per 10 mila abitanti).
Cultura, sport e ricreazione con 7.145 istituzioni risulta essere il primo settore di attivita' del Non Profit, pari al 71,4% del dato complessivo, in linea con l'andamento generale del Paese. Il settore assorbe il 74,4% del totale dei volontari a livello regionale (120.498) e il 53,1% dei lavoratori esterni (4.292).
Secondo settore di attività prevalente è quello dell'Assistenza sociale e protezione civile con 645 istituzioni che rappresentano il 6,4% del totale e impiegano il 46% degli addetti (7.073). Seguono i settori delle Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi con 564 istituzioni (5,6%) e dell'Istruzione e ricerca con 411 istituzioni (4,1%).
In Friuli Venezia Giulia il settore Non Profit è costituito principalmente da 7.313 associazioni non riconosciute (73,1% del totale), 1.992 associazioni riconosciute (19,9%) e 211 cooperative sociali (2,1%).
Pordenone, settore immobiliare verso una ripresa
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- Pubblicato Martedì, 10 Settembre 2013 09:34
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Piccoli ma positivi segnali di ripresa per il settore immobiliare si sono registrati in provincia grazie ai recenti provvedimenti del Governo che finalmente hanno dato una boccata d’ossigeno al mercato della casa.
“L’eliminazione dell’Imu è un passo importante per il rilancio del settore immobiliare - ha commentato Maria Grazia Lozzer presidente Fimaa, federazione provinciale mediatori agenti d’affari della Confcommercio Imprese per l’Italia di Pordenone – e l’abbassamento della pressione fiscale faciliterà la ripresa del settore rimasto per troppo tempo fortemente penalizzato. Siamo particolarmente soddisfatti per la riduzione della tassazione sugli immobili, per questo siamo convinti che questo Governo sta lavorando per rilanciare il settore”.
C’è ancora cautela fra gli operatori ma le agenzie immobiliari hanno registrato, in questi mesi, una maggiore richiesta di informazioni dal consumatore-acquirente che hanno portato a chiudere diverse transazioni. Del resto la categoria è consapevole che a incentivare il mercato del mattone sia il calo dei prezzi che in termini reali sono scesi fino al 20 per cento se non di più. Certamente un momento favorevole che spinge il cliente a cercare buoni affari e occasioni nella prospettiva di una immediata ripresa economica.
Per la presidente Lozzer un’altra spinta per la fase di rilancio del settore, oltre alla cancellazione dell’Imu (dal 2014 sparirà definitivamente in quanto assorbita dalla service tax insieme ad altre imposta) per le prime case fatta eccezione per quelle signorili e della seconda rata dell’Imu a favore dei cosiddetti ‘beni merce’, ossia i fabbricati costruiti ma rimasti invenduti, è “l’intervento della cassa depositi e prestiti (Cdp) che favorirà una maggiore erogazione dei nuovi muti per l’acquisto di immobili.
Serracchiani e Bolzonello, verso un sistema fieristico unificato per tutto il Friuli Venezia Giulia
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- Pubblicato Mercoledì, 04 Settembre 2013 12:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha incontrato il 3 settembre i vertici di Pordenone Fiere Spa: il presidente Alvaro Cardin ed il neo amministratore delegato Pietro Piccinetti.
Nel corso dell'incontro, Debora Serracchiani, assieme al vicepresidente della Giunta regionale Sergio Bolzonello, ha indicato al Consiglio di Amministrazione di Pordenone Fiere la necessità, anche alla luce delle attività e dei programmi del comprensorio fieristico della Destra Tagliamento, di "orientare l'azione verso la costituzione di un sistema fieristico complessivo di tutto il Friuli Venezia Giulia".
Obiettivo strategico per il quale Cardin e Piccinetti hanno confermato la loro disponibilità, indicando i già avviati contatti con Udine e Gorizia Fiere.
In questa prospettiva, secondo Serracchiani e Bolzonello, "tale nuovo polo fieristico del Friuli Venezia Giulia potrà esprimere tutte le sue potenzialità di crescita solo se si legherà al sistema di infrastrutture viarie, logistiche e portuali dell'intera regione".
Nel 2012, è stato ricordato da Cardin e dal nuovo amministratore delegato, il quartiere fieristico pordenonese (recentemente ampliato e riqualificato con tre padiglioni ed un sistema voltaico in grado di generare un notevole risparmio energetico) ha ospitato 22 manifestazioni, con la partecipazione di 2.564 espositori ed un pubblico stimato in circa 300.000 persone, con una significativa parte di visitatori provenienti dal vicino Veneto.
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