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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Pordenone, sciopero del 15 novembre. Prevista grande partecipazione da tutto il Fvg

Pordenone -  Si prevede la folla delle grandi occasioni, con persone provenienti da tutta la regione allo sciopero nazionale di venerdì 15 novembre, a Pordenone.

La manifestazione, promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per cambiare la “legge di stabilità”, prevede un corteo, con possibili rallentamenti al traffico veicolare.

Quanto alle modalità, è in programma un 1° corteo alle 8, con concentramento a Porcia, nel piazzale antistante la portineria Nord dello stabilimento Electrolux, con transito lungo via Brentella, intersezione incrocio strada statale n. 13, viale Grigoletti fino a largo San Giovanni; un 2° corteo alle 8, con  concentramento in viale Treviso, nel parcheggio della Fiera di Pordenone. Partenza del corteo, con transito lungo viale Treviso, via delle Grazie, via della Santissima, Ponte Adamo ed Eva, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, piazza Cavour, Corso Garibaldi, largo San Giovanni; un 3° corteo alle 8.30, con concentramento a Pordenone, via Interna, nei pressi dell’Auditorium Concordia e transito lungo via Concordia Sagittaria, via Molinari, per unirsi al resto dei manifestanti in largo San Giovanni.

Alle 9:50, dopo il concentramento di tutti i cortei in largo San Giovanni, ci sarà la partenza con transito lungo viale Marconi, piazzale Duca D’Aosta, viale Dante, viale Martelli e arrivo in piazza XX Settembre dove la manifestazione si concluderà con l’intervento di rappresentanti sindacali. 

Per la manifestazione di protesta, l’Ascom-Confcommercio ha chiamato coralmente gli imprenditori del capoluogo alla mobilitazione. Solidarietà, quindi, dal mondo del commercio attraverso la serrata dei negozi e lo spegnimento delle luci durante la sfilata del corteo.

Alla giornata parteciperà anche la presidente Fvg, Debora Serracchiani, che ha dichiarato "a Pordenone lo sciopero ha valenza importante: un settore e una provincia fortemente provati dalla crisi. Stiamo facendo di tutto per superare la crisi e consolidare un sistema industriale e produttivo''.

Infine, "auspico chel'investigazione di Electrolux su 4 fabbriche italiane 'avvenga sotto la stretta vigilanza del governo".

Ideal Standard, azienda disponibile a ritirare la mobilità. Incontro decisivo al ministero il 18 novembre

Ideal Standard, azienda disponibile a ritirare la mobilità. Incontro al ministero il 18 novembre

Pordenone - Dopo il vertice sulla Electrolux, svoltosi martedì 12 novembre a Roma col sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, seguirà il 18 novembre, sempre presso il Ministero, quello sull'Ideal Standard. In vista dell'incontro si è svolto il 13 novembre presso l'Unindustria di Pordenone un tavolo di consultazione tra azienda e parti sociali.

Nel corso della trattativa è stato trovato un accordo: l'azienda si è detta disposta a interrompere le procedure di mobilità e ha accettato di attivare la richiesta di Cassa integrazione in deroga, in vista di una possibile cessione del sito produttivo ad un nuovo acquirente.

Le organizzazioni sindacali, in maniera ferma, hanno contestato tanto le motivazioni industriali della decisione di cessare l'attività ad Orcenico quanto gli effetti della stessa con il licenziamento del personale.

Nel prosieguo della trattativa la rappresentanza sindacale ha rinnovato all'Azienda la richiesta di valutare attentamente la possibilità di ricorso alla Cig in deroga alla luce tanto degli impegni informalmente confermati dal ministero del Lavoro nell'ultimo incontro del 30 ottobre, quanto delle iniziative collegate alle prospettate attività collegate alla cessione dello stabilimento.

L'azienda, nel confermare l'effettiva esistenza di contatti finalizzati all'alienazione del sito di Orcenico, ha manifestato la disponibilità ad attivare la Cassa in deroga in deroga per tutti gli stabilimenti, se sussisteranno i presupposti per il riconoscimento dell'ammortizzatore sociale e della garanzia di effettiva erogazione di tale trattamento ai lavoratori.

Ne consegue che, non appena il Governo (ministero dello Sviluppo economico e ministero del Lavoro), in considerazione della straordinaria situazione in cui versano i lavoratori interessati e in relazione agli sviluppi delle iniziative dichiarate dall'azienda, sottoscriva l'impegno a garantire per la durata di sei mesi a decorrere dal 1° gennaio 2014 l'impiego delle risorse occorrenti per la Cig in deroga, l'azienda ritirerà la procedura di mobilità attivata per i 409 dipendenti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola.

Le parti hanno sottoscritto un verbale di incontro che sottoporranno all'attenzione tanto del ministero dello Sviluppo economico quanto a quello del Lavoro per ottenere garanzie sul prospettato percorso di salvaguardia occupazionale.

Il governatore Serracchiani all'incontro sulla Electrolux al ministero dello Sviluppo economico

Il governatore Serracchiani all'incontro sulla Electrolux al ministero dello Sviluppo economico

Pordenone - Il governatore Debora Serracchiani ha partecipato martedì 12 novembre a Roma ad un incontro presso il ministero dello Sviluppo economico sulla situazione della Electrolux.

"È stato un incontro proficuo perché ci ha permesso di decidere una condotta comune che raccordi i livelli nazionale e regionali con le criticità territoriali oggi dettate dalla situazione Electrolux".

Il colloquio con la presidente del Friuli Venezia Giulia, con i presidenti di Emilia Romagna e Veneto, Vasco Errani e Luca Zaia, e con l'assessore al Lavoro della Lombardia, Valentina Aprea, si è svolto con il sottosegretario Claudio De Vincenti, che si è mostrato disponibile a valutare soluzioni condivise.

"Pur in un clima di grande preoccupazione espresso dalle quattro Regioni - ha precisato Serracchiani - il riconoscimento dell'esigenza di una strategia nazionale non può che essere valutato in modo positivo".

Secondo la presidente, "evitare che nel Pordenonese si inneschi un processo di deindustrializzazione è una priorità dell'Amministrazione regionale, e continueremo a essere concreti e propositivi in questo sforzo a tutela del comparto dell'elettrodomestico e più in generale - ha concluso - del sistema economico-produttivo della destra Tagliamento".

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