Economia
Accordo tra Fincantieri e Carnival per la costruzione di cinque navi da crociera entro il 2022
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Venerdì, 27 Marzo 2015 21:50
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Monfalcone (Go) - La Fincantieri ha firmato il 26 marzo un importante accordo con il gruppo americano Carnival Corporation & Plc per cinque navi da crociera da costruire nel periodo 2019-2022. Lo rende noto un comunicato della stessa Fincantieri, in cui si legge anche che le intese tra le due società prevedono opzioni per ulteriori navi da realizzare nei prossimi anni.
Carnival Corporation ha investito in Italia oltre 25 miliardi di dollari nell'ambito del partenariato strategico con Fincantieri.
Dal 1990 a oggi Fincantieri ha costruito 59 navi per Carnival Corporation, e altre 7 unità per il gruppo sono attualmente nel portafoglio ordini della società. Fincantieri curerà lo sviluppo dei concept fino ai progetti finali, dai quali prenderanno vita navi di nuova generazione nei cantieri di Monfalcone (Go) e di Marghera (Ve) che opereranno anche in nuovi mercati, come la Cina.
"Siamo entusiasti di compiere un passo in avanti nel piano di potenziamento della nostra flotta grazie a questo accordo con Fincantieri , che conferma la nostra strategia a lungo termine di una costante capacità di crescita nel tempo", ha dichiarato Arnold Donald, presidente e amministratore delegato di Carnival Corporation.
"Il nostro obiettivo è quello di superare ogni giorno le aspettative dei nostri ospiti e queste nuove unità ci permetteranno di riuscirci come mai prima. Queste saranno le navi più efficienti della nostra flotta, capaci di suscitare nuovo entusiasmo attorno al mondo delle crociere, consentendo ai passeggeri di vivere una vacanza unica e di apprezzare il valore delle crociere rispetto all'esperienza sulla terraferma".
Secondo l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono "questo programma, che è in assoluto uno dei più importanti per l'industria italiana nel suo complesso, ci rende orgogliosi del lavoro svolto in tutti questi anni, che ha contribuito a fare di Fincantieri un'eccellenza mondiale".
"Queste cinque navi, che si aggiungono alle altre 16 che annoveriamo nel portafoglio ordini solo nel comparto crocieristico, potrebbero portare quindi a 21 il totale, assicurandoci il pieno sviluppo e una prospettiva strategica di lungo periodo".
"Per continuare a fronteggiare con successo i nostri competitor - ha concluso Bono - è però necessario che al nostro interno le competenze di processo e di prodotto si arricchiscano ulteriormente di contenuti. Ci aspettiamo quindi che tutti operino con il massimo impegno, perché questa è l'unica via per difendere le posizioni di leadership conquistate".
Stop a benzina agevolata, allarme dei gestori. Prezzo italiano troppo alto rispetto a Stati vicini
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Giovedì, 26 Marzo 2015 17:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Tra Iva e accise, la perdita fiscale che deriverebbe dall'approvvigionamento presso gli Stati vicini (Austria e Slovenia) sarebbe pari a 240 milioni di euro per l’erario statale, di cui 42 per la Regione Fvg. Lo fa sapere la Federazione italiana gestori impianti stradali carburante (Figisc), aderente a Confcommercio.
"Partendo dall'attuale differenza dei prezzi con i Paesi confinanti - afferma il presidente regionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi, nel commentare le stime - vale a dire 28 centesimi in più della Slovenia, di cui il 75% dovuto alle maggiori imposte italiane, e da 33 a 38 dell'Austria, di cui l'84% ancora a causa delle maggiori imposte italiane, l'area in cui diventerebbe conveniente approvvigionarsi fuori dai confini nazionali si estenderebbe fino a circa 50 chilometri dai valichi. Di fatto tenderebbero a zero i volumi delle vendite nelle aree territoriali prossime al confine, che già hanno avuto emorragie di erogati del 60-70% rispetto ai tempi della zona franca".
Sulla procedura d'infrazione comunitaria, per Bearzi "se l'Europa casserà la norma, sarebbe una scelta che urta col minimo buon senso: il provvedimento è in onorato servizio da vent'anni con risultati positivi per tutti, non lesivo di alcun principio, e verrebbe stoppato per l'ostinazione a fraintendere i termini del problema da un lato e, dall'altro, per la poca determinazione a difendere il territorio".
A monte del problema, il prezzo dei carburanti praticato a livello nazionale, che risulta troppo elevato per colpa del fisco.
Sempre la Figisc, infatti, nel report pubblicato annualmente sui prezzi dei carburanti, indica come le sole imposte aggiuntive - fattore esclusivamente nazionale - hanno pesato sugli aumenti di prezzo in misura assolutamente maggioritaria e progressivamente totalizzante: se nel 2013 il loro contributo all’aumento del prezzo variava dal 70,3 al 72,4 % a seconda dei prodotti, nel 2013 tale contributo è salito tra il 90,6 ed il 97,7, sempre a seconda dei prodotti.
Nel 2014 poi il peso del fisco equivale al 100% della variazione in aumento del prezzo al consumo, anzi lo eccede, dal momento che a calmierare il prezzo sono solo in parte marginale intervenuti fattori sia internazionali, come il miglioramento del cambio e l’abbassamento delle quotazioni dei prodotti finiti, sia prettamente nazionali, come la riduzione del margine industriale.
Giovani e impresa: al via i nuovi corsi targati garanzia giovani di Imprenderò 4.0
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- Pubblicato Giovedì, 26 Marzo 2015 09:49
- Scritto da Giada Marangone
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Udine - Orientare e formare le persone, creare lavoro e favorire l’occupazione, in special modo quella giovanile: sono questi gli obiettivi di Imprenderò 4.0. Attraverso corsi di formazione imprenditoriale, consulenze e accompagnamento per la definizione di un piano d'impresa o per la fase di passaggio o trasmissione, Imprenderò mira alla crescita e allo sviluppo socio-economico dell’intero sistema imprenditoriale regionale.
«I corsi di formazione imprenditoriale di 40 o 80 ore - commenta il direttore del progetto Andrea Giacomelli - sono volti a sviluppare le competenze manageriali necessarie a realizzare il proprio progetto imprenditoriale e definirne il piano di impresa, oltre che essere un’occasione di sviluppo di tutta una serie di abilità come leadership, problem solving, creatività e un’opportunità di networking e di confronto di esperienze reciproche tra i partecipanti».
Blocchi di partenza, quindi, per i corsi "Creare e gestire una nuova impresa", rivolti a giovani under 30, registrati a Garanzia Giovani e residenti in Italia (ovunque domiciliati), che desiderano dar vita a una propria idea di business. I corsi mirano ad offrire ai partecipanti un ricco bagaglio di competenze trasversali e forniregli skills necessari in risposta a quelle che sono le mutevoli esigenze dell'impresa: dal potenziamento delle capacità di innovazione a fornire gli strumenti di analisi e di pianificazione strategica più idonei all’identificazione di un modello d'impresa, dallo sviluppo di competenze relative al management degli aspetti gestionali, organizzativi, normativi e contabili dell’impresa alla pianificazione economico-finanziaria.
Al termine del percorso formativo in aula i giovani avranno la possibilità di fruire gratuitamente di una consulenza personalizzato con professionisti esperti in diversi settori e discipline che li supporteranno nell’implementazione del proprio business plan.
L'offerta completa, relativa ai corsi e ai seminari in partenza, è disponibile sul sito del progetto: http://www.imprendero.eu/.
Per maggiori informazioni:
Direzione e coordinamento del progetto: Consorzio Friuli Formazione
tel. 0432.482841 - fax 0432.502387
www.imprendero.eu- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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