In cerca di lontre nei nostri fiumi

In cerca di lontre nei nostri fiumi

La presenza della lontra in Friuli Venezia Giulia è stata accertata per l’ultima volta nel 1967, nel bacino dello Stella; nei decenni successivi lungo il Natisone sono state rinvenute alcune sue tracce isolate, attribuite però dagli studiosi ad alcuni individui erratici provenienti dalla Slovenia; poi l’anno scorso il rinvenimento di un esemplare morto nella zona di Treppo Grande: il segno che, dopo quasi mezzo secolo, la lontra sta timidamente cercando di tornare nella nostra regione.
Un evento di cui in effetti gli studiosi erano in trepida attesa, considerato che almeno dal 2003 questo simpatico mustelide ha ricominciato a popolare la Carinzia, a ridosso dal confine italo-austriaco, dove ormai è nuovamente abbastanza comune e diffuso. Ed è proprio da qui, come hanno confermato le analisi del dna, che è arrivato l’esemplare investito e ucciso da una macchina lo scorso 11 settembre.

Di questo e delle ispezioni che si stanno conducendo per individuare i segni della presenza della lontra sul territorio regionale, che risulta già in rapida evoluzione, parlerà Luca Lapini, zoologo del Museo friulano di storia naturale, nel corso del quarto degli incontri organizzati dal WWF e dedicati alla fauna selvatica che sta lentamente ripopolando la nostra regione, in compagnia degli esperti che quotidianamente ne seguono le tracce.
Laureato in Scienze Naturali, Luca Lapini studia da più di trent'anni i vertebrati terricoli dell'Italia nord-orientale, con particolare attenzione agli anfibi, rettili e mammiferi. Storicamente impegnato nella redazione di Atlanti distributivi, da decenni effettua studi tassonomici, ecologici e conservazionistici sulle specie più a rischio dell'Italia nord-orientale.

Durante la serata, che si tiene giovedì 10 maggio presso l'Aula Magna dell’Università della Terza Età “Paolo Naliato” a Udine, vicino alla chiesa del Seminario Arcivescovile, entrata da via Ellero 1, con inizio alle 18, verranno presentate anche le semplici tecniche di campagna che si usano per la ricerca delle tracce di lontra, e verrà avviato, per chi avesse interesse a partecipare alle uscite sul campo, aperte a tutti e per le quali il Museo friulano di storia naturale cerca collaboratori, un primo addestramento al riconoscimento visivo ed olfattivo dei suoi escrementi, l'unico suo segno di presenza davvero inconfondibile.
Già due infatti sono le uscite in programma, in date ancora da confermare: una in Carinzia alla ricerca delle tracce delle lontre che ormai popolano da alcuni anni questa regione; l’altra lungo un corso d’acqua regionale per rilevarne gli eventuali segni di presenza.
 













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